Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri: differenze tra le versioni

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A Palermo il centro è presidiato fin dalle prime ore del mattino dalla celere per disturbare lo [[sciopero generale]] proclamato dalla CGIL. Alle violente cariche i dimostranti rispondono. Vengono uccisi, non si sa se da [[poliziotti]] o mercenari, Francesco Vella (mentre soccorre un ragazzo colpito da un lacrimogeno), organizzatore delle leghe edili, Giuseppe Malleo, Rosa La Barbera e Andrea Cangitano di 18 anni. Una manifestazione indetta alle 18 davanti a municipio, questura e prefettura viene respinta con l'impiego di armi da fuoco. Gli scontri continuano fino a notte, seguiti da rastrellamenti e pestaggi dei fermati. Bilancio: 300 fermi, centinaia di feriti e contusi, 40 persone medicate per ferite da armi da fuoco.
A Palermo il centro è presidiato fin dalle prime ore del mattino dalla celere per disturbare lo [[sciopero generale]] proclamato dalla CGIL. Alle violente cariche i dimostranti rispondono. Vengono uccisi, non si sa se da [[poliziotti]] o mercenari, Francesco Vella (mentre soccorre un ragazzo colpito da un lacrimogeno), organizzatore delle leghe edili, Giuseppe Malleo, Rosa La Barbera e Andrea Cangitano di 18 anni. Una manifestazione indetta alle 18 davanti a municipio, questura e prefettura viene respinta con l'impiego di armi da fuoco. Gli scontri continuano fino a notte, seguiti da rastrellamenti e pestaggi dei fermati. Bilancio: 300 fermi, centinaia di feriti e contusi, 40 persone medicate per ferite da armi da fuoco.


A Catania, nel corso dello [[sciopero]] contro il governo Tambroni, le forze di [[polizia]] caricano i manifestanti con lancio di candelotti lacrimogeni. Un edile disoccupato, Salvatore Novembre, rimasto isolato, viene massacrato a manganellate e finito a colpi di [[pistola]]. Altri 7 manifestanti rimangono feriti.
A Catania, nel corso dello [[sciopero]] contro il governo Tambroni, le forze di [[polizia]] caricano i manifestanti con lancio di candelotti lacrimogeni. Un edile disoccupato, Salvatore Novembre, rimasto isolato, viene massacrato a manganellate e finito a colpi di pistola. Altri 7 manifestanti rimangono feriti.


===I precedenti di Genova===
===I precedenti di Genova===
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