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{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''«Max Stirner» (Seminario di Sociologia, 1929-1930)''</span></big><br>di Emil Cioran|autore=Emil Cioran|altro=da orizzonticulturali.it}}
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''«Anarchia sociale nell'arte»''</span></big><br>di [[Antonin Artaud]]|autore=Antonin Artaud|altro=da beneinst.it}}
[[File:Stirner.jpg|miniatura|250px|[[Max Stirner]]]]
[[File:Artaud Ray.jpg|miniatura|250px|[[Antonin Artaud]] ritratto da Man Ray.]]
La reazione [[individualista]] della seconda metà del secolo scorso, reazione diretta contro il realismo sociale di sorgente hegeliana e contro il sociologismo, che negavano qualsiasi valore all'[[individuo]], contestando le possibilità di un'autonomia morale personale al di là del rigido determinismo del meccanismo sociale – ha finito per porre in ombra il suo precursore più eminente, ovvero [[Max Stirner]]. Sarà [[John Henry Mackay]], con un certo ritardo, a occuparsi di [[Stirner]] e, nella sua opera, ''Stirner, sein Leben, sein Werk'' (Berlino, [[1898]]), a cimentarsi nella ricostruzione dei dati biografici di [[Stirner]], raccogliendo i suoi scritti minori, saggi pubblicati su varie riviste. Il movimento [[individualista]] avrebbe riconosciuto proprio in lui il suo precursore più illustre. [[Stirner]] può stare accanto ai grandi [[individualisti]] come Carlyle, Emerson, Kierkegaard, [[Nietzsche]], Ibsen ecc. Eduard von Hartmann pensa che [[Stirner]] sia superiore a [[Nietzsche]], in quanto che, come filosofo, possedeva qualità molto più eminenti di quest'ultimo; oltre a ciò, egli ha tentato anche una fondazione filosofica dell'[[individualismo]], che la verve poetica e lo slancio lirico di [[Nietzsche]] non realizzarono.
[...] «L'[[arte]] ha il dovere sociale di dare sfogo alle angosce della propria epoca. Un'artista che non ha accolto nel fondo del suo cuore il cuore della propria epoca, l'artista che ignora d'essere un capro espiatorio, e che il suo dovere è di calamitare, di attirare, di far ricadere su di sé le collere erranti dell'epoca per scaricarla dei suo malessere psicologico, non è un artista. Lo sprezzo dei valori intellettuali è alla radice dei mondo moderno. In realtà, questo disprezzo dissimula una profonda ignoranza della natura di questi valori. Ma non possiamo perdere le forze nel tentativo di farlo capire ad un'epoca che, tra gli intellettuali e gli artisti, ha prodotto traditori in gran numero, e, nel popolo, ha generato una collettività, una massa che non vuole capire che lo spirito, cioè l’intelligenza, deve guidare il corso dei tempo». [...]


Affinché [[Stirner]] possa essere compreso, sarà anzitutto necessario stabilire il momento storico nel quale egli si colloca, l'atteggiamento nei confronti delle correnti dell'epoca e, successivamente, passare al vaglio le sue idee generali sull'[[individuo]], così come sono esposte nella sua opera principale, ''L'Unico e la sua proprietà'' ([[1845]]).
[...] «Lo sprezzo dei valori intellettuali è alla radice dei mondo moderno. In realtà, questo disprezzo dissimula una profonda ignoranza della natura di questi valori. Ma non possiamo perdere le forze nel tentativo di farlo capire ad un'epoca che, tra gli intellettuali e gli artisti, ha prodotto traditori in gran numero, e, nel popolo, ha generato una collettività, una massa che non vuole capire che lo spirito, cioè l'intelligenza, deve guidare il corso dei tempo. Il [[liberalismo]] [[capitalista]] dei tempi moderni ha relegato all'ultimo posto i valori dell'intelligenza, e l'uomo moderno, di fronte a queste poche verità elementari che ho elencato, si muove come una bestia o come l'uomo spaventato dei tempi primitivi. Per preoccuparsene, aspetta che queste verità diventino atti, e che si manifestino attraverso terremoti, epidemie, carestie, guerre, ossia col tuono dei cannone». [...]
Questo inquadramento è reso necessario a maggior ragione dato che l'importanza di [[Stirner]] nella riflessione moderna è collegata a un preciso momento storico. Questo momento storico è caratterizzato da una [[rivoluzione]] totale dei costumi, da un eroico tentativo di rompere i pregiudizi esistenti, attaccando in primo luogo il concetto logoro dell'etica consolidata su basi teologiche, opposte allo spirito moderno incentrato più sui fatti concreti della vita che sulle speculazioni arbitrarie e convenzionali. Di conseguenza, l'epoca nella quale [[Stirner]] iniziò a sviluppare la sua attività, si stava incanalando verso una valorizzazione più comprensiva del fatto della vita, della dinamica vitale concreta e, al tempo stesso, verso un nominalismo sociale che assomigliava di più all'[[individualismo]] solipsistico dei romantici che all'[[individualismo]] atomista del XVIII secolo, poggiato sul pluralismo monadistico.
Il nominalismo di [[Stirner]] sarà diretto contro [[Hegel]], il rappresentante più brillante del realismo, sia metafisico sia socio-politico.


'''[http://www.orizzonticulturali.it/it_studi_Biblioteca-Cioran-su-Stirner.html Vai all'articolo completo]'''
'''[https://www.beneinst.it/media/media/Ebook/pdf/Antonin%20Artaud%20-%20Per%20gli%20analfabeti.pdf Vai all'articolo completo]'''
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