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[[Image:No fur.jpg|270px|thumb|Protesta contro l'industria delle pellicce in Italia]] | [[Image:No fur.jpg|270px|thumb|Protesta contro l'industria delle pellicce in Italia]] | ||
L'antispecismo si oppone allo [[specismo]] inteso come pensiero unico dominante nell'attuale società umana, concepita come verticale, [[repressione|repressiva]] e [[gerarchica]], fondata sul “diritto del più forte”, orientata alla difesa del privilegio e del patrimonio, a discapito della [[libertà]], dell'[[uguaglianza]] e della solidarietà nei confronti degli Animali. | L'antispecismo si oppone allo [[specismo]] inteso come pensiero unico dominante nell'attuale società umana, concepita come verticale, [[repressione|repressiva]] e [[gerarchica]], fondata sul “diritto del più forte”, orientata alla difesa del privilegio e del patrimonio, a discapito della [[libertà]], dell'[[uguaglianza]] e della [[solidarietà]] nei confronti degli Animali. | ||
L'antispecismo, dunque, non intende semplicemente riformare la società umana, ma si prefigge come obiettivo quello di cambiarla radicalmente, eliminandone le spinte [[antropocentrismo|antropocentriche]], discriminatorie, liberticide, [[violenza|violente]] e [[autorità|autoritarie]], rivoluzionandola attraverso l’abbattimento dell’ideologia del dominio che la connota. L’antispecismo, pertanto, può essere inteso come pensiero oppositivo con un compito destrutturante, destinato a dissolversi con la scomparsa dello [[specismo]] e la nascita di una nuova società umana aspecista. | L'antispecismo, dunque, non intende semplicemente riformare la società umana, ma si prefigge come obiettivo quello di cambiarla radicalmente, eliminandone le spinte [[antropocentrismo|antropocentriche]], discriminatorie, liberticide, [[violenza|violente]] e [[autorità|autoritarie]], rivoluzionandola attraverso l’abbattimento dell’ideologia del dominio che la connota. L’antispecismo, pertanto, può essere inteso come pensiero oppositivo con un compito destrutturante, destinato a dissolversi con la scomparsa dello [[specismo]] e la nascita di una nuova società umana aspecista. | ||
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Ciò perché l’antispecismo può essere considerato storicamente come una naturale evoluzione delle lotte per i diritti civili e per la liberazione umana (ma non una loro derivazione, in quanto esse sono da ritenersi antropocentriche) e in assoluta antitesi con visioni xenofobe, discriminatorie e più in generale con [[fascismo|fascismi]], [[autorità|autoritarismi]] e totalitarismi di qualunque orientamento politico o natura, perché veicoli dell’ideologia del dominio, dell’oppressione e della [[repressione]]. | Ciò perché l’antispecismo può essere considerato storicamente come una naturale evoluzione delle lotte per i diritti civili e per la liberazione umana (ma non una loro derivazione, in quanto esse sono da ritenersi antropocentriche) e in assoluta antitesi con visioni xenofobe, discriminatorie e più in generale con [[fascismo|fascismi]], [[autorità|autoritarismi]] e totalitarismi di qualunque orientamento politico o natura, perché veicoli dell’ideologia del dominio, dell’oppressione e della [[repressione]]. | ||
L’ottica antispecista presenta caratteristiche peculiari, che la distinguono da qualsiasi altra lotta per la [[giustizia sociale]] e per la liberazione umana: essa, infatti, non prevede concessioni (allargamento della sfera dei diritti, della ''polis''), ma richiama a un fondamentale e indispensabile autocontrollo delle attività umane, sulla base di principi di responsabilità, equità, giustizia, nonviolenza e solidarietà nei riguardi degli altri Animali. | L’ottica antispecista presenta caratteristiche peculiari, che la distinguono da qualsiasi altra lotta per la [[giustizia sociale]] e per la liberazione umana: essa, infatti, non prevede concessioni (allargamento della sfera dei diritti, della ''polis''), ma richiama a un fondamentale e indispensabile autocontrollo delle attività umane, sulla base di principi di responsabilità, equità, giustizia, nonviolenza e [[solidarietà]] nei riguardi degli altri Animali. | ||
L’antispecismo propone un ripensamento dei rapporti interspecifici umani considerando i doveri morali nei confronti delle altre specie senzienti e viventi in generale, non più ritenute inferiori, ma semplicemente altre: persone non umane, nel caso dei viventi senzienti e popolazioni di persone non umane. L’apertura all’alterità e il suo riconoscimento, comportano che l’azione antispecista si ponga come obiettivo primario il rispetto e la tutela degli interessi degli Animali (perché soggetti privi dei diritti più elementari come quelli naturali e di status privilegiati) e di conseguenza, anche il riconoscimento dei diritti individuali degli Umani, per motivi storici già accennati e perché appartenenti al mondo animale. L’attivista antispecista ha l’obbligo morale di impegnarsi nel quotidiano contro ogni tipo d’ingiustizia e di prevaricazione nei confronti degli Animali. Le attenzioni verso gli Umani, verso l’ambiente e la Terra sono da considerarsi parte integrante della lotta per la liberazione animale. | L’antispecismo propone un ripensamento dei rapporti interspecifici umani considerando i doveri morali nei confronti delle altre specie senzienti e viventi in generale, non più ritenute inferiori, ma semplicemente altre: persone non umane, nel caso dei viventi senzienti e popolazioni di persone non umane. L’apertura all’alterità e il suo riconoscimento, comportano che l’azione antispecista si ponga come obiettivo primario il rispetto e la tutela degli interessi degli Animali (perché soggetti privi dei diritti più elementari come quelli naturali e di status privilegiati) e di conseguenza, anche il riconoscimento dei diritti individuali degli Umani, per motivi storici già accennati e perché appartenenti al mondo animale. L’attivista antispecista ha l’obbligo morale di impegnarsi nel quotidiano contro ogni tipo d’ingiustizia e di prevaricazione nei confronti degli Animali. Le attenzioni verso gli Umani, verso l’ambiente e la Terra sono da considerarsi parte integrante della lotta per la liberazione animale. | ||
L’antispecismo per quanto affermato in precedenza, non può essere considerato abolizionista (non si avanzano alle istituzioni richieste di modifiche di leggi, norme e regolamenti), bensì liberazionista, ossia si aspira alla liberazione degli individui animali nella sua accezione più ampia, considerando come referenti per il cambiamento il singolo individuo umano e la società civile. | L’antispecismo per quanto affermato in precedenza, non può essere considerato abolizionista (non si avanzano alle istituzioni richieste di modifiche di leggi, norme e regolamenti), bensì liberazionista, ossia si aspira alla liberazione degli individui animali nella sua accezione più ampia, considerando come referenti per il cambiamento il singolo individuo umano e la società civile. |