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L'azione individuale diviene, dunque, inevitabilmente azione comune, ma la [[rivoluzione]] non si ferma a questa formula evoluzionistica, necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso» <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>: «nessun anarchico può lottare isolato contro il sistema in modo efficace» <ref name="QS4">''Idee e tattica'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 6, 4 novembre 1899</ref> e l'[[individualismo anarchico]] confluisce naturalmente - nella prospettiva di Ciancabilla - in un [[socialismo]] di tipo [[comunista anarchico]], prodromo di una società in cui «il benessere privato, confondendosi nel benessere generale, farà sì che tutti concorreranno al miglioramento reciproco» <ref name="QS3">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. Tuttavia questa visione dell'anarchia resta pur sempre aperta «a qualunque altra innovazione che il progresso ed il suo sviluppo potranno render necessaria; giacché le teorie anarchiche sono sempre in discussione per riuscirne continuamente migliorate» <ref name="QS3">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. | L'azione individuale diviene, dunque, inevitabilmente azione comune, ma la [[rivoluzione]] non si ferma a questa formula evoluzionistica, necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso» <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>: «nessun anarchico può lottare isolato contro il sistema in modo efficace» <ref name="QS4">''Idee e tattica'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 6, 4 novembre 1899</ref> e l'[[individualismo anarchico]] confluisce naturalmente - nella prospettiva di Ciancabilla - in un [[socialismo]] di tipo [[comunista anarchico]], prodromo di una società in cui «il benessere privato, confondendosi nel benessere generale, farà sì che tutti concorreranno al miglioramento reciproco» <ref name="QS3">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. Tuttavia questa visione dell'anarchia resta pur sempre aperta «a qualunque altra innovazione che il progresso ed il suo sviluppo potranno render necessaria; giacché le teorie anarchiche sono sempre in discussione per riuscirne continuamente migliorate» <ref name="QS3">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. | ||
L'aspetto del pensiero di Ciancabilla che più ha lasciato il segno è quello che è | L'aspetto del pensiero di Ciancabilla che più ha lasciato il segno è quello che è stato definito - a torto, secondo Ciancabilla <ref name="QS5">«Lo stesso appellativo di ''anti-organizzatori'' con cui si benignarono battezzarci e qualificarci erroneamente, contribuì ai loro fini di mutar le carte in tavola per impressionar coloro, e son tanti, che si soffermano alla superficie delle parole piuttosto che approfondir la sostanza vera delle cose» (''Il fallimento dell'organizzazione'' da ''La Proesta Umana'', Anno II, n. 28 - 24 settembre, n. 29 - 1 ottobre, n. 30 - 8 ottobre, n. 31 - 15 ottobre, n. 32 - 22 ottobre e n. 33 - 31 ottobre 1903).</ref> - [[antiorganizzatore]]: | ||
== La polemica con Malatesta == | == La polemica con Malatesta == |