Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

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===Tolstoj, la rivoluzione e il marxismo: la questione della terra e della proprietà privata ===
===Tolstoj, la rivoluzione e il marxismo: la questione della terra e della proprietà privata ===
Il pensiero tolstojano è indubbiamente [[radicale]], quantunque si discosti notevolmente dai rivoluzionari e dal [[marxismo]] - all'epoca aprticolarmente in voga in [[Russia]] - soprattutto riguardo all'uso della [[violenza]] (Tolstoj era un [[pacifista]] intransigente) e all'importanza data ai contadini rispetto a [[Marx]] che privilegiava invece la classe operaia (saranno gli operai, secondo il [[marxismo]], ad instaurare la "[[dittatura del proletariato]]"). Tolstoj, citando anche alcune opere di [[Kropotkin]] (''Campi, fabbriche e officine'' e ''La conquista del pane''), attribuiva importanza decisiva all'abolizione della [[proprietà privata]] terriera (latifondo) e alla distribuzione della stessa ai contadini, perfettamente in linea con la tradizione [[populismo russo|populista russa]] ([[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Aleksandr Herzen]], [[Pëtr Lavrovič Lavrov]]ecc.), che comunque si distinse in modo notevole ed originale rispetto al filone occidentale populista, ovvero senza scadere in particolarismi provinciali o in aberrazioni [[nazionalismo|nazionalistiche]] (Tolstoj rifiutava comunque l'uso della forza, che era invece accettata da parte dei populisti).  
Il pensiero tolstojano è indubbiamente [[radicale]], quantunque si discosti notevolmente dai rivoluzionari e dal [[marxismo]] - all'epoca aprticolarmente in voga in [[Russia]] - soprattutto riguardo all'uso della [[violenza]] (Tolstoj era un [[pacifista]] intransigente) e all'importanza data ai contadini rispetto a [[Marx]] che privilegiava invece la classe operaia (saranno gli operai, secondo il [[marxismo]], ad instaurare la "[[dittatura del proletariato]]"). Tolstoj, citando anche alcune opere di [[Kropotkin]] (''Campi, fabbriche e officine'' e ''La conquista del pane''), attribuiva importanza decisiva all'abolizione della [[proprietà privata]] terriera (latifondo) e alla distribuzione della stessa ai contadini, perfettamente in linea con la tradizione [[populismo russo|populista russa]] ([[Nikolaj Gavrilovič Černyševskij]], [[Aleksandr Herzen]], [[Pëtr Lavrovič Lavrov]] ecc.), che comunque si distinse in modo notevole ed originale rispetto al filone occidentale populista, ovvero senza scadere in particolarismi provinciali o in aberrazioni [[nazionalismo|nazionalistiche]] (Tolstoj rifiutava comunque l'uso della forza, che era invece accettata da parte dei populisti).  


Esplicita il suo pensiero in molti scritti, tra cui ''Al popolo lavoratore'' (1902), probabilmente uno dei testi dove maggiormente affronta la questione della terra. Scrive Tolstoj:
Esplicita il suo pensiero in molti scritti, tra cui ''Al popolo lavoratore'' (1902), probabilmente uno dei testi dove maggiormente affronta la questione della terra. Scrive Tolstoj:
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