Squat: differenze tra le versioni

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Uno dei meccanismi di difesa e resistenza degli squatters fu la creazione di assemblee regionali di okupas, costituita da delegati dei vari centri sociali di una città. L'obiettivo era quello di confrontarsi e trovare soluzioni comuni ai vari problemi che via via si presentavano. Una delle assemblee più rappresentative fu l'«Asamblea del Movimiento Okupa de Barcelona». Proprio la città catalana viene oggi considerata la «capitale okupa» della Spagna a causa della gran quantità di centri sociali esistenti ed è per questo paragonata ad Amsterdam e Milano, due delle città europee più importanti del movimento squatters.
Uno dei meccanismi di difesa e resistenza degli squatters fu la creazione di assemblee regionali di okupas, costituita da delegati dei vari centri sociali di una città. L'obiettivo era quello di confrontarsi e trovare soluzioni comuni ai vari problemi che via via si presentavano. Una delle assemblee più rappresentative fu l'«Asamblea del Movimiento Okupa de Barcelona». Proprio la città catalana viene oggi considerata la «capitale okupa» della Spagna a causa della gran quantità di centri sociali esistenti ed è per questo paragonata ad Amsterdam e Milano, due delle città europee più importanti del movimento squatters.
L'esperienza spagnola si manifestò, similmente all'[[Inghilterra]], con la diffusione della subcultura [[punk]] e di molto materiale cartaceo (riviste, libri, fanzineecc.) <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>.
L'esperienza spagnola si manifestò, similmente all'[[Inghilterra]], con la diffusione della subcultura [[punk]] e di molto materiale cartaceo (riviste, libri, fanzine ecc.) <ref name="squat">[http://repositorio.uchile.cl/bitstream/handle/2250/130699/TESIS%20MAGISTER%20SOCIOLOGIA%20MOVIMIENTO%20OKUPA.%20PRAXIS,%20REDES%20SOCIALES%20Y%20FORMAS%20DE%20ACCIÓN%20COLECTIVA.pdf?sequence=1&isAllowed=y Movimiento okupa]</ref>.


Gli squatters non sono presenti solamente nei paesi appena citati, ma anche in numerosi altri, come per esempio in Danimarca, dove sono presenti due celebri squat: il primo è la comunità di [[Christiania]], un vero e proprio quartiere-occupato fondato nel [[1971]] sul sito di una zona militare abbandonata; il secondo è lo storico centro sociale [[Ungdomshuset]], che fu sfrattato nel [[2007]] dopo una lunga battaglia con le forze dell'ordine.  
Gli squatters non sono presenti solamente nei paesi appena citati, ma anche in numerosi altri, come per esempio in Danimarca, dove sono presenti due celebri squat: il primo è la comunità di [[Christiania]], un vero e proprio quartiere-occupato fondato nel [[1971]] sul sito di una zona militare abbandonata; il secondo è lo storico centro sociale [[Ungdomshuset]], che fu sfrattato nel [[2007]] dopo una lunga battaglia con le forze dell'ordine.  
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Gli squatter sono un movimento eterogeneo nel quale convivono uomini e donne di età, gruppi sociali e livelli di istruzione differenti.  Molti di loro sono giovani che hanno trovato nello squat non solo un posto dove vivere ma anche l'opportunità di costruire uno spazio sociale diverso, con proprie norme, costumi e colori. In caso di occupazione a scopo abitativo, si tenderà a dar vita ad un posto tranquillo, senza interazioni particolari con l'ambiente circostante. Al contrario, in caso di creazione di un [[Centro Sociale Occupato Autogestito]], l'occupazione diventerà uno spazio aperto per lo svolgimento di attività culturali, artistiche e politico-sociali, anche se potrà avere ugualmente una funzione abitativa.
Gli squatter sono un movimento eterogeneo nel quale convivono uomini e donne di età, gruppi sociali e livelli di istruzione differenti.  Molti di loro sono giovani che hanno trovato nello squat non solo un posto dove vivere ma anche l'opportunità di costruire uno spazio sociale diverso, con proprie norme, costumi e colori. In caso di occupazione a scopo abitativo, si tenderà a dar vita ad un posto tranquillo, senza interazioni particolari con l'ambiente circostante. Al contrario, in caso di creazione di un [[Centro Sociale Occupato Autogestito]], l'occupazione diventerà uno spazio aperto per lo svolgimento di attività culturali, artistiche e politico-sociali, anche se potrà avere ugualmente una funzione abitativa.
[[Image:Cache_1003080512.jpg|280 px|thumb|left|Storico simbolo dello squat [[Villa Panico]] e del [[M.A.F.]]]]
[[Image:Cache_1003080512.jpg|280 px|thumb|left|Storico simbolo dello squat [[Villa Panico]] e del [[M.A.F.]]]]
Alla sua nascita, il movimento squatter rivendicò il proprio [[controcultura|carattere controculturale]], dal momento che cercava negli edifici occupati non solo spazi dove vivere, ma anche un luogo da cui partire per sviluppare attività volte a combattere le norme culturali dominanti. L''''[[autogestione]]''' di questi spazi pubblici o privati  (stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, case sfitteecc.) è l'elemento cardine intorno a cui ruota la gestione dello squat, dal momento che proprio questo è il grimaldello per contestare e indebolire il sistema sociale dominante.  
Alla sua nascita, il movimento squatter rivendicò il proprio [[controcultura|carattere controculturale]], dal momento che cercava negli edifici occupati non solo spazi dove vivere, ma anche un luogo da cui partire per sviluppare attività volte a combattere le norme culturali dominanti. L''''[[autogestione]]''' di questi spazi pubblici o privati  (stabili abbandonati, ex fabbriche, ville, case sfitte ecc.) è l'elemento cardine intorno a cui ruota la gestione dello squat, dal momento che proprio questo è il grimaldello per contestare e indebolire il sistema sociale dominante.  


L'occupazione autogestita - senza scopo di lucro, senza fini commerciali, senza mire partitiche - è necessaria anche per liberare certi spazi dall'influenza delle istituzioni e dei partiti. Gli squatter così forniscono gli strumenti per invertire i principi fondanti la cultura dominante, dimostrando che al modello gerarchico che ci viene imposto esistono alternative fondate sull'orizzontalità delle relazioni. L'occupazione di un edificio è in verità una liberazione, dal momento che questa comporta l'apertura dello spazio al pubblico, ovvero lo squat diviene di fatto proprietà della comunità stessa. A tal proposito, spesso gli squatters sviluppano progetti legati anche alla diffusione di materiale di [[controinformazione]] o controculturale, sganciati ovviamente dalle logiche del profitto [[capitalismo|capitalistico]]. Gli [[infoshop]] sono un classico esempio di questi progetti.
L'occupazione autogestita - senza scopo di lucro, senza fini commerciali, senza mire partitiche - è necessaria anche per liberare certi spazi dall'influenza delle istituzioni e dei partiti. Gli squatter così forniscono gli strumenti per invertire i principi fondanti la cultura dominante, dimostrando che al modello gerarchico che ci viene imposto esistono alternative fondate sull'orizzontalità delle relazioni. L'occupazione di un edificio è in verità una liberazione, dal momento che questa comporta l'apertura dello spazio al pubblico, ovvero lo squat diviene di fatto proprietà della comunità stessa. A tal proposito, spesso gli squatters sviluppano progetti legati anche alla diffusione di materiale di [[controinformazione]] o controculturale, sganciati ovviamente dalle logiche del profitto [[capitalismo|capitalistico]]. Gli [[infoshop]] sono un classico esempio di questi progetti.
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