La Comune di Parigi (1871): differenze tra le versioni

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Il [[25 marzo]] [[1871]] la Comune decide di riaprire i musei, rimasti chiusi durante l'assedio, incaricandone il pittore [[Gustave Courbet]], eletto in un'assemblea presidente della Federazione degli artisti di Parigi. La Comune s'impegna a favorire la libera espansione dell'arte, senza porre tutele, e a garantirne l'insegnamento.
Il [[25 marzo]] [[1871]] la Comune decide di riaprire i musei, rimasti chiusi durante l'assedio, incaricandone il pittore [[Gustave Courbet]], eletto in un'assemblea presidente della Federazione degli artisti di Parigi. La Comune s'impegna a favorire la libera espansione dell'arte, senza porre tutele, e a garantirne l'insegnamento.


Il nome di Courbet è rimasto legato all'episodio dell'abbattimento della colonna Vendôme. Di questa colonna, imitazione della colonna Traiana, fatta erigere da Napoleone I a celebrazione di se stesso e della ''Grande Armée'', si era già chiesto da molti l'abbattimento fin dal settembre del 1870, alla caduta dell'Impero e alla conseguente proclamazione della Repubblica e Courbet era solo uno dei tanti che la considerava un odioso simbolo di un passato deprecato e da cancellare. Nel ''Bulletin officiel'' della municipalità di Parigi aveva scritto: « Considerato che la colonna Vendôme è un monumento privo di qualsiasi valore artistico e tendente a perpetuare attraverso la sua espressione le idee di guerra e di conquista esistenti nella dinastia imperiale, riprovate dal sentimento di una nazione repubblicana, [il cittadino Courbet] fa voto che il governo di Difesa nazionale voglia autorizzarlo ad abbattere questa colonna ».  
Il nome di Courbet è rimasto legato all'episodio dell'abbattimento della colonna Vendôme. Di questa colonna, imitazione della colonna Traiana, fatta erigere da Napoleone I a celebrazione di stesso e della ''Grande Armée'', si era già chiesto da molti l'abbattimento fin dal settembre del 1870, alla caduta dell'Impero e alla conseguente proclamazione della Repubblica e Courbet era solo uno dei tanti che la considerava un odioso simbolo di un passato deprecato e da cancellare. Nel ''Bulletin officiel'' della municipalità di Parigi aveva scritto: « Considerato che la colonna Vendôme è un monumento privo di qualsiasi valore artistico e tendente a perpetuare attraverso la sua espressione le idee di guerra e di conquista esistenti nella dinastia imperiale, riprovate dal sentimento di una nazione repubblicana, [il cittadino Courbet] fa voto che il governo di Difesa nazionale voglia autorizzarlo ad abbattere questa colonna ».  


[[File:Colonna Vendôme rovesciata.jpg|thumb|right|190px|La colonna Vendôme abbattuta]]
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