Luigi Lucheni: differenze tra le versioni

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==Biografia ==
==Biografia ==
[[File:LLucheni.jpg|miniatura|left|150px|Luigi Lucheni ritratto, dopo l'assassinio, in una rivista dell'epoca.]]
===L'infanzia===
===L'infanzia===
'''Luigi Lucheni''' nacque a Parigi (in [[Francia]]) il [[22 aprile]] [[1873]], dove la madre, Luigia Lucchini, di professione bracciante nel parmense, si era recata per nascondere il parto (il padre di Luigi era il figlio di un grosso proprietario terriero). Luigi fu quindi abbandonato in un orfanotrofio; all'anagrafe, per errore (voluto dalla madre?), il cognome fu trasformato in Lucheni (o Luccheni).
'''Luigi Lucheni''' nacque a Parigi (in [[Francia]]) il [[22 aprile]] [[1873]], dove la madre, Luigia Lucchini, di professione bracciante nel parmense, si era recata per nascondere il parto (il padre di Luigi era il figlio di un grosso proprietario terriero). Luigi fu quindi abbandonato in un orfanotrofio; all'anagrafe, per errore (voluto dalla madre?), il cognome fu trasformato in Lucheni (o Luccheni).
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Alla fine si ferma in [[Svizzera]], dove entra contatto con gli ambienti anarchici, in cui abbondano gli italiani. Lucheni si definisce "anarchico solitario", poiché ritiene che ogni  «associazione, anche la più semplice, richiede burocrazia e la burocrazia non è altro che l'elemento essenziale dell'odiata [[autorità]] statale». È in questi ambienti che matura l'idea di compiere un regicidio, o comunque di uccidere elementi dell'alta nobiltà, e per questo si arma di una lima triangolare (le sue finanze non gli permettevano di acquistare armi più efficienti).
Alla fine si ferma in [[Svizzera]], dove entra contatto con gli ambienti anarchici, in cui abbondano gli italiani. Lucheni si definisce "anarchico solitario", poiché ritiene che ogni  «associazione, anche la più semplice, richiede burocrazia e la burocrazia non è altro che l'elemento essenziale dell'odiata [[autorità]] statale». È in questi ambienti che matura l'idea di compiere un regicidio, o comunque di uccidere elementi dell'alta nobiltà, e per questo si arma di una lima triangolare (le sue finanze non gli permettevano di acquistare armi più efficienti).
 
===Il fatto===
===Il fatto===
Inizialmente il suo obiettivo è pretendente al trono di [[Francia]], il principe d'Orléans, ma decide di abbandonare il progetto poiché questi era già ripartito per Parigi. Girovagando per Ginevra, il [[9 settembre]] [[1898]], incontra il vecchio commilitone Giuseppe Abis della Clara, il quale gli rivela dell'arrivo, proprio per quel pomeriggio, dell'Imperatrice Elisabetta (detta Sissi) d'Austria. Il [[10 settembre]] l'imperatrice è in giro per la città; Lucheni, informato dei movimenti dell'imperatrice, si apposta dietro un albero e quando la vede arrivare, la riconosce (Lucheni era stato informato da Abis della Clara che l'imperatrice si nascondeva il viso con una veletta) e la colpisce con un'unica pugnalata al petto. Viene fermato immediatamente da quattro passanti e consegnato alle forze dell'ordine.
Inizialmente il suo obiettivo è pretendente al trono di [[Francia]], il principe d'Orléans, ma decide di abbandonare il progetto poiché questi era già ripartito per Parigi. Girovagando per Ginevra, il [[9 settembre]] [[1898]], incontra il vecchio commilitone Giuseppe Abis della Clara, il quale gli rivela dell'arrivo, proprio per quel pomeriggio, dell'Imperatrice Elisabetta (detta Sissi) d'Austria. Il [[10 settembre]] l'imperatrice è in giro per la città; Lucheni, informato dei movimenti dell'imperatrice, si apposta dietro un albero e quando la vede arrivare, la riconosce (Lucheni era stato informato da Abis della Clara che l'imperatrice si nascondeva il viso con una veletta) e la colpisce con un'unica pugnalata al petto. Viene fermato immediatamente da quattro passanti e consegnato alle forze dell'ordine.
[[File:Luigi_Lucheni.jpg|thumb|Lucheni in arresto]]


===L'arresto e la morte===
===L'arresto e la morte===
[[File:Luigi_Lucheni.jpg|thumb|200px|Lucheni in arresto]]
Al primo interrogatorio, al perché del suo gesto, Luigi risponde:  
Al primo interrogatorio, al perché del suo gesto, Luigi risponde:  
: «Perché sono anarchico. Perché sono povero. Perché amo gli operai e voglio la morte dei ricchi».  
: «Perché sono anarchico. Perché sono povero. Perché amo gli operai e voglio la morte dei ricchi».  
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