Michel Foucault: differenze tra le versioni

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===Uomo e umanesimo===
===Uomo e umanesimo===
Grazie al metodo genealogico, Foucault scopre che l'uomo, a partire dal XVIII secolo, è divenuto soggetto e contemporaneamente oggetto delle cosiddette scienze umane. «Come può l'uomo» - si domanda Foucault - «identificarsi con la vita, la cui forza oltrepassa l'esistenza che egli ne fa? Come può identificarsi con il lavoro, le cui leggi si impongono a lui come forze estranee? Come può, infine, identificarsi con il linguaggio, la cui genesi non è in grado di dominare?». Il concetto stesso di "uomo", inteso come soggetto attivo e consapevole della storia, appare quindi solamente con l'[[epistemologia|episteme]] moderna (XVIII secolo), ma è con essa egli ritiene sia anche destinato a scomparire.  
Grazie al metodo genealogico, Foucault scopre che l'uomo, a partire dal XVIII secolo, è divenuto soggetto e contemporaneamente oggetto delle cosiddette scienze umane. «Come può l'uomo» - si domanda Foucault - «identificarsi con la vita, la cui forza oltrepassa l'esistenza che egli ne fa? Come può identificarsi con il lavoro, le cui leggi si impongono a lui come forze estranee? Come può, infine, identificarsi con il linguaggio, la cui genesi non è in grado di dominare?». '''Il concetto''' stesso '''di "uomo", inteso come soggetto attivo e consapevole della storia, appare''' quindi '''solamente con l'[[epistemologia|episteme]] moderna (XVIII secolo)''', ma è con essa egli ritiene sia anche destinato a scomparire.  


Le possibilità che aprono queste "scienze umane" non portano infatti all'apoteosi dell'uomo, bensì al suo dissolvimento. Ciò è evidente se si considera la psicoanalisi, l'etnologia e la linguistica, che sono delle "contro-scienze" rispetto alle scienze umane (poiché permettono di sapere o provare a sapere quello che sfugge alla coscienza umana), che come tali decretano la morte dell'uomo.
Le possibilità che aprono queste "scienze umane" non portano infatti all'apoteosi dell'uomo, bensì al suo dissolvimento. Ciò è evidente se si considera la psicoanalisi, l'etnologia e la linguistica, che sono delle "contro-scienze" rispetto alle scienze umane (poiché permettono di sapere o provare a sapere quello che sfugge alla coscienza umana), che come tali decretano la morte dell'uomo.
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