Maria Luisa Berneri: differenze tra le versioni

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===La morte del padre e il trasferimento in Gran Bretagna===
===La morte del padre e il trasferimento in Gran Bretagna===
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|200px|left|[[Camillo Berneri]], padre di Maria Luisa]]
[[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb|310 px|Maria Luisa Berneri e [[Lilian Wolfe]]]]
[[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb|310 px|Maria Luisa Berneri e [[Lilian Wolfe]]]]
Quando il padre, [[Camillo Berneri|Camillo]], si trasferisce in [[Spagna]] a combattere a fianco dei [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziani antifascisti]], in qualità di delegato della [[Colonna Ascaso]] [[CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] (struttura militare fondata insieme a [[Carlo Rosselli|Rosselli]] e [[Mario Angeloni|Angeloni]]), Maria Luisa e la [[Giovanna Caleffi|madre]] lo vanno a trovare a Barcellona un paio di volte. Per questo le carte poliziesche la segnaleranno come una che «condivide le idee del padre».
Quando il padre, [[Camillo Berneri|Camillo]], si trasferisce in [[Spagna]] a combattere a fianco dei [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziani antifascisti]], in qualità di delegato della [[Colonna Ascaso]] [[CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] (struttura militare fondata insieme a [[Carlo Rosselli|Rosselli]] e [[Mario Angeloni|Angeloni]]), Maria Luisa e la [[Giovanna Caleffi|madre]] lo vanno a trovare a Barcellona un paio di volte. Per questo le carte poliziesche la segnaleranno come una che «condivide le idee del padre».
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Attivatasi in favore degli orfani spagnoli, è redattrice di «Spain and the World» ([[1936]]-[[1939]]), giornale fondato da [[Vernon Richards]] e di cui [[Lilian Wolfe]] ne è l'amministratrice, di «[[Freedom (rivista)|Freedom]]» <ref>A quel tempo collaborava alla [[stampa anarchica|rivista]] anche [[Colin Ward]] (dal [[1936]]-al [[1939]]), divenuto poi il direttore della stessa dal [[1947]] al [[1960]]</ref> (dal [[1939]] al [[1945]]), unico [[stampa libertaria|organo]] [[antimilitarismo|antimilitarista]] britannico di quel periodo, oltre ad essere attiva colaboratrice della casa editrice anarchicaa «[[Freedom Press]]».
Attivatasi in favore degli orfani spagnoli, è redattrice di «Spain and the World» ([[1936]]-[[1939]]), giornale fondato da [[Vernon Richards]] e di cui [[Lilian Wolfe]] ne è l'amministratrice, di «[[Freedom (rivista)|Freedom]]» <ref>A quel tempo collaborava alla [[stampa anarchica|rivista]] anche [[Colin Ward]] (dal [[1936]]-al [[1939]]), divenuto poi il direttore della stessa dal [[1947]] al [[1960]]</ref> (dal [[1939]] al [[1945]]), unico [[stampa libertaria|organo]] [[antimilitarismo|antimilitarista]] britannico di quel periodo, oltre ad essere attiva colaboratrice della casa editrice anarchicaa «[[Freedom Press]]».
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|thumb|200px|left|[[Camillo Berneri]], padre di Maria Luisa]]
 
Si interessa agli sviluppi sociali della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e pubblica nel [[1944]] ''Workers in Stalin'Russia'', alcuni tratti da «War Commentary» per ''Anarchism the Russian Myth''. Accusata nel [[1945]] di «attività sediziosa» per la sua attività propagandistica contro la guerra, riesce a non scontare nemmeno un giorno di [[carcere]] grazie ad un cavillo legale, contrariamente a [[Vero Recchioni|Vero]] e compagni condannati a 9 mesi di detenzione. Una volta che [[Vero Recchioni|Vero]] termina di scontare la pena, la coppia oltre a proseguire l'attività anarchica, anche intrattenendo rapporti con i compagni e le compagne delle americhe, si dedica alla fotografia e alla [[psicologia]]: Maria Luisa è fra i primi divulgatori dell'opera di [[Wilhelm Reich]] ''Sexuality and Freedom'' (recensito per «[[Now]]» nel [[1945]]).
Si interessa agli sviluppi sociali della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e pubblica nel [[1944]] ''Workers in Stalin'Russia'', alcuni tratti da «War Commentary» per ''Anarchism the Russian Myth''. Accusata nel [[1945]] di «attività sediziosa» per la sua attività propagandistica contro la guerra, riesce a non scontare nemmeno un giorno di [[carcere]] grazie ad un cavillo legale, contrariamente a [[Vero Recchioni|Vero]] e compagni condannati a 9 mesi di detenzione. Una volta che [[Vero Recchioni|Vero]] termina di scontare la pena, la coppia oltre a proseguire l'attività anarchica, anche intrattenendo rapporti con i compagni e le compagne delle americhe, si dedica alla fotografia e alla [[psicologia]]: Maria Luisa è fra i primi divulgatori dell'opera di [[Wilhelm Reich]] ''Sexuality and Freedom'' (recensito per «[[Now]]» nel [[1945]]).


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