Guy Debord: differenze tra le versioni

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In modo più ampio si può considerare che la società spettacolare è «l'ultima tappa del [[capitalismo]] sulla vita». Ultima tappa dopo aver alienato gli uomini, trasformando il loro “essere” in “avere”, lo spettacolo trasforma l'”avere” in “apparenza”. Questo libro è considerato come uno dei motori del [[Maggio 1968]] e nel [[1973]] darà origine al suo quarto film.
In modo più ampio si può considerare che la società spettacolare è «l'ultima tappa del [[capitalismo]] sulla vita». Ultima tappa dopo aver alienato gli uomini, trasformando il loro “essere” in “avere”, lo spettacolo trasforma l'”avere” in “apparenza”. Questo libro è considerato come uno dei motori del [[Maggio 1968]] e nel [[1973]] darà origine al suo quarto film.


Nel [[1957]], 10 anni prima, Guy Debord aveva fondato con altri autori ([[Michèle Bernstein]], [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]) l'[[Internazionale Situazionista]] (IS), nata dalla fusione di diversi [[arte|movimenti artistici]]: l'[[Internazionale Lettrista]], [[CO.BR.A.]], il [[Comitato Psicogeografico]] di Londra e il [[Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista]]. L''''IS''' è l'incontri di diversi intellettuali che hanno per scopo quello di sviluppare una critica della società capitalista in opposizione ai dogmi ideologici, ma attenzione per Debord si tratta di mettere «'''La rivoluzione al servizio della creazione e non l'inverso...'''». L'IS nasce il [[27 luglio]] [[1957]] nella piccola cittadina di Cosio D'Arroscia (Italia) con il programma ambizioso di divenire «il movimento d'avanguardia più attivo nel superamento dell'[[arte]] con una creatività generalizzata». Ben che impieghino una retorica [[marxismo|marxista]], i situazionisti rifiutano tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]. È situazionista quello che non si rivendica come tale perché non ci sono dottrine d'interpretazione dei fatti esistenti, non ci sono ideologie. Ci sono delle situazioni, situazioni che possono essere costruite. [[Raoul Vaneigem]] parlerà della [[rivoluzione]] della vita quotidiana, agire e costruire dei momenti di vita piuttosto che annullarsi nella passività. Piuttosto che interpretare le situazioni che coinvolgono l'uomo, come hanno sempre fatto [[Filosofia|filosofi]] e [[arte|artisti]], i situazionisti propendono per la costruzione di situazioni. Ben che si allontanino da qualsiasi ideologia, queste idee possono essere assimilate all'esistenzialismo di [[Jean-Paul Sartre]], che redigerà più opere a questo proposito a partire dal [[1947]]. I [[situazionismo|situazionisti]], malgrado il loro nome, non sono partigiani della situazione presente. Hanno un'importante coscienza del posto che ha un'idea nella storia delle idee e semplicemente nella storia. Così, dopo essere stati considerati degli estremisti, sia in campo politico che in quello artistico, nel [[1972]] decidono di sciogliere il movimento.
Nel [[1957]], 10 anni prima, Guy Debord aveva fondato con altri autori ([[Michèle Bernstein]], [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]) l'[[Internazionale Situazionista]] (IS), nata dalla fusione di diversi [[arte|movimenti artistici]]: l'[[Internazionale Lettrista]], [[CO.BR.A.]], il [[Comitato Psicogeografico]] di Londra e il [[Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista]]. L''''IS''' è l'incontro di diversi intellettuali che si prefiggono di sviluppare una critica della società capitalista in opposizione ai dogmi ideologici, ma per Debord si tratta di mettere «'''la rivoluzione al servizio della creazione e non l'inverso'''». L''''IS''' nasce il [[27 luglio]] [[1957]] nella piccola cittadina di Cosio D'Arroscia (Italia) con il programma ambizioso di divenire «il movimento d'avanguardia più attivo nel superamento dell'[[arte]] con una creatività generalizzata». Ben che impieghino una retorica [[marxismo|marxista]], i situazionisti rifiutano tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]. È situazionista quello che non si rivendica come tale perché non ci sono dottrine d'interpretazione dei fatti esistenti, non ci sono ideologie. Ci sono delle situazioni, situazioni che possono essere costruite. [[Raoul Vaneigem]] parlerà della [[rivoluzione]] della vita quotidiana, agire e costruire dei momenti di vita piuttosto che annullarsi nella passività. Piuttosto che interpretare le situazioni che coinvolgono l'uomo, come hanno sempre fatto [[Filosofia|filosofi]] e [[arte|artisti]], i situazionisti propendono per la costruzione di situazioni. Ben che si allontanino da qualsiasi ideologia, queste idee possono essere assimilate all'esistenzialismo di [[Jean-Paul Sartre]], che redigerà più opere a questo proposito a partire dal [[1947]]. I [[situazionismo|situazionisti]], malgrado il loro nome, non sono partigiani della situazione presente. Hanno un'importante coscienza del posto che ha un'idea nella storia delle idee e semplicemente nella storia. Così, dopo essere stati considerati degli estremisti, sia in campo politico che in quello artistico, nel [[1972]] decidono di sciogliere il movimento.


Debord continuerà a scrivere e a realizzare film fino al suo suicidio avvenuto nel [[1994]].
Debord continuerà a scrivere e a realizzare film fino al suo suicidio avvenuto nel [[1994]].
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