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===Dal socialismo all'anarchismo=== | ===Dal socialismo all'anarchismo=== | ||
Nell'ottobre del [[1897]], in veste di redattore dell'«Avanti!», Ciancabilla incontra [[Errico Malatesta]] per intervistarlo sullo stato di salute del [[Storia del movimento libertario in Italia|movimento anarchico italiano]] dopo la diserzione di [[Francesco Saverio Merlino]].<br /> | Nell'ottobre del [[1897]], in veste di redattore dell'«Avanti!», Ciancabilla incontra [[Errico Malatesta]] per intervistarlo sullo stato di salute del [[Storia del movimento libertario in Italia|movimento anarchico italiano]] dopo la diserzione di [[Francesco Saverio Merlino]].<br /> | ||
Propria la discussione che si svilupperò in seguito fu uno dei motivi che convincono Ciancabilla a lasciare il partito e ad abbracciare l'[[anarchismo]]. In questa periodo conosce anche l'allora socialista [[Nella Giacomelli]], incontro che sarà probabilmente determinante per la "conversione" della stessa all'[[anarchismo]]. | Propria la discussione che si svilupperò in seguito fu uno dei motivi che convincono Ciancabilla a lasciare il partito e ad abbracciare l'[[anarchismo]]. In questa periodo conosce anche l'allora [[socialista]] [[Nella Giacomelli]], incontro che sarà probabilmente determinante per la "conversione" della stessa all'[[anarchismo]]. | ||
Il [[4 novembre]] del [[1897]], «[[L'Agitazione]]» ([[stampa anarchica|giornale]] fondato da [[Malatesta]]) pubblicava la ''Dichiarazione'' di adesione al movimento socialista-anarchico di Ciancabilla, che oramai era riparato a Zurigo. Infatti la sua definitiva adesione al movimento anarchico lo costringe a fuggire dall'[[Italia]] per non incorrere nelle "grinfie" della [[giustizia]] italiana (l'appartenenza all'[[anarchismo]] costava la galera o i domiciliari).<br /> Ciancabilla, insieme alla fidanzata [[Ersilia Cavedagni]], si trasferisce in [[Svizzera]], poi a Bruxelles ed infine in [[Francia]], dove collabora con il giornale di [[Jean Grave]] ''[[Les Temps Noveaux]]''. Alcuni suoi articoli circa la situazione del movimento anarchico italiano, in particolare dopo i [[moti di Milano (1898)| moti di Milano del 1898]], determinano l'espulsione dalla [[Francia]] e il suo ritorno in [[Svizzera]], dove insieme a [[Ersilia Grandi]] e [[Felice Vezzani]] collabora a ''L'Agitatore'' di Neuchatel. | Il [[4 novembre]] del [[1897]], «[[L'Agitazione]]» ([[stampa anarchica|giornale]] fondato da [[Malatesta]]) pubblicava la ''Dichiarazione'' di adesione al movimento socialista-anarchico di Ciancabilla, che oramai era riparato a Zurigo. Infatti la sua definitiva adesione al movimento anarchico lo costringe a fuggire dall'[[Italia]] per non incorrere nelle "grinfie" della [[giustizia]] italiana (l'appartenenza all'[[anarchismo]] costava la galera o i domiciliari).<br /> Ciancabilla, insieme alla fidanzata [[Ersilia Cavedagni]], si trasferisce in [[Svizzera]], poi a Bruxelles ed infine in [[Francia]], dove collabora con il giornale di [[Jean Grave]] ''[[Les Temps Noveaux]]''. Alcuni suoi articoli circa la situazione del movimento anarchico italiano, in particolare dopo i [[moti di Milano (1898)| moti di Milano del 1898]], determinano l'espulsione dalla [[Francia]] e il suo ritorno in [[Svizzera]], dove insieme a [[Ersilia Grandi]] e [[Felice Vezzani]] collabora a ''L'Agitatore'' di Neuchatel. |