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Il [[10 novembre]] [[1938]], a Parigi, esce il primo numero del settimanale "SIA". Dal novembre [[1937]], le sue pagine (al servizio dei rifugiati politici, scritti in francese, spagnolo e italiano) furono ospitati su «[[Le Libertaire]]». | Il [[10 novembre]] [[1938]], a Parigi, esce il primo numero del settimanale "SIA". Dal novembre [[1937]], le sue pagine (al servizio dei rifugiati politici, scritti in francese, spagnolo e italiano) furono ospitati su «[[Le Libertaire]]». | ||
La responsabilità principale del [[stampa libertaria|giornale]] fu di [[Louis Lecoin]], [[Nicolas Faucier]] e [[Fernand Vintrigner]]. Conterà tra i suoi membri molte personalità relazionate con la difesa della [[libertà]] e della [[giustizia sociale]], mobilitatesi in particolare in favore della lotta del popolo spagnolo contro i [[franchismo|franchisti]] (es. [[Emilienne Morin]], [[Emma Goldman]], [[Paul Reclus]]...). | La responsabilità principale del [[stampa libertaria|giornale]] fu di [[Louis Lecoin]], [[Nicolas Faucier]] e [[Fernand Vintrigner]]. Conterà tra i suoi membri molte personalità relazionate con la difesa della [[libertà]] e della [[giustizia sociale]], mobilitatesi in particolare in favore della lotta del popolo spagnolo contro i [[franchismo|franchisti]] (es. [[Emilienne Morin]], [[Emma Goldman]], [[Paul Reclus]]... ). | ||
Circoleranno sino a 50 000 copie, duffuse soprattutto dopo i convegni in favore dei rivoluzionari e dei rifugiati. Alla fine del luglio 1939, la [[repressione]] del [[governo]] colpirà spietatamente diversi membri della redazione; [[Robert Louzon]] ed [[Henri Jeanson]], autori di articoli in difesa del popolo tunisino saranno condannati a 18 mesi di [[carcere|prigione]]; [[Fernand Vintrigner]], [[Nicolas Lecoin]] e [[Nicolas Faucier]] nel frattempo furono condannati a due anni per istigazione alla disobbedienza militare a scopo di propaganda anarchica». | Circoleranno sino a 50 000 copie, duffuse soprattutto dopo i convegni in favore dei rivoluzionari e dei rifugiati. Alla fine del luglio 1939, la [[repressione]] del [[governo]] colpirà spietatamente diversi membri della redazione; [[Robert Louzon]] ed [[Henri Jeanson]], autori di articoli in difesa del popolo tunisino saranno condannati a 18 mesi di [[carcere|prigione]]; [[Fernand Vintrigner]], [[Nicolas Lecoin]] e [[Nicolas Faucier]] nel frattempo furono condannati a due anni per istigazione alla disobbedienza militare a scopo di propaganda anarchica». |