Pino Cacucci: differenze tra le versioni

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===Nel movimento anarchico===
===Nel movimento anarchico===
Cacucci cresce a Chiavari, dove ha i suoi primi contatti con il movimento anarchico. Nel [[1974]] partecipa alla fondazione del ''Gruppo Durruti'' del Tigullio e frequenta il Circolo Studi Sociali "''Pietro Gori''" di [[Genova]]. Distributore di "''A - rivista anarchica''", per la quale collabora ancora adesso come fotografo e occasionalmente autore, viene schedato per la sua attività di propaganda <ref name="arivista">P. Cacucci, [http://www.arivista.org/?nr=358&pag=27.htm#1 La mia anarchia], da ''A - rivista anarchica'', anno 40 n.358</ref>.
Cacucci cresce a Chiavari, dove ha i suoi primi contatti con il movimento anarchico. Nel [[1974]] partecipa alla fondazione del ''Gruppo Durruti'' del Tigullio e frequenta il Circolo Studi Sociali "''Pietro Gori''" di [[Genova]]. Distributore di "''A - rivista anarchica''", per la quale collabora ancora adesso come fotografo e occasionalmente autore, viene schedato per la sua attività di propaganda <ref>P. Cacucci, [http://www.arivista.org/?nr=358&pag=27.htm#1 La mia anarchia], da ''A - rivista anarchica'', anno 40 n.358</ref>.


Nel [[1975]] si trasferisce a [[Bologna]] per frequentare il DAMS. Nel capoluogo emiliano frequenta il Cassero di Porta S. Stefano (oggi Circolo anarchico "[[Camillo Berneri]]"), dove incontra [[Libero Fantazzini]], padre di [[Horst Fantazzini|Horst]].
Nel [[1975]] si trasferisce a [[Bologna]] per frequentare il DAMS. Nel capoluogo emiliano frequenta il Cassero di Porta S. Stefano (oggi Circolo anarchico "[[Camillo Berneri]]"), dove incontra [[Libero Fantazzini]], padre di [[Horst Fantazzini|Horst]].
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I compagni di "''Canenero''" hanno criticato lo stesso Cacucci, accusandolo di aver lucrato sulla storia del movimento anarchico, di cui egli stesso ha fatto parte:
I compagni di "''Canenero''" hanno criticato lo stesso Cacucci, accusandolo di aver lucrato sulla storia del movimento anarchico, di cui egli stesso ha fatto parte:


:«''Non possiamo esimerci dallo spendere alcune parole sul conto dello stesso Cacucci. Evidentemente la rivoluzione non paga, di certo non quanto avrà pagato la Longanesi per questo libro. Per chi un tempo è stato un “anarchico” – come Cacucci, per l'appunto – cosa c'è di meglio del capitalizzare quanto si è avuto modo di conoscere bene? Nulla di strano, dunque. Neanche ritrovarlo in mezzo ad altri prodotti in plastica sugli scaffali di un supermercato. Come tanti altri reduci, Cacucci ha compreso che in quest'epoca della depressione è molto più redditizio sbriciolare ogni idea e azione fino ad ottenerne un prodotto culturale, con una evidente predilezione per ciò che in partenza non lo era affatto, piuttosto che perdersi dietro alle utopie''. <ref name="canenero">"''In ogni caso nessun rimorso''", da ''Canenero'', n. 43, 20 dicembre 1996, [http://finimondo.org/node/427 consultabile su finimondo.org]</ref>»
:«''Non possiamo esimerci dallo spendere alcune parole sul conto dello stesso Cacucci. Evidentemente la rivoluzione non paga, di certo non quanto avrà pagato la Longanesi per questo libro. Per chi un tempo è stato un “anarchico” – come Cacucci, per l'appunto – cosa c'è di meglio del capitalizzare quanto si è avuto modo di conoscere bene? Nulla di strano, dunque. Neanche ritrovarlo in mezzo ad altri prodotti in plastica sugli scaffali di un supermercato. Come tanti altri reduci, Cacucci ha compreso che in quest'epoca della depressione è molto più redditizio sbriciolare ogni idea e azione fino ad ottenerne un prodotto culturale, con una evidente predilezione per ciò che in partenza non lo era affatto, piuttosto che perdersi dietro alle utopie''. <ref>"''In ogni caso nessun rimorso''", da ''Canenero'', n. 43, 20 dicembre 1996, [http://finimondo.org/node/427 consultabile su finimondo.org]</ref>»


==Note==
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