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Il socialismo libertario auspica l'[[autogestione]], la [[democrazia diretta]], l'autonomia dei movimenti sociali, la decentralizzazione, la rivoluzione in tutti gli aspetti della vita umana, le relazioni sociali ecc. | Il socialismo libertario auspica l'[[autogestione]], la [[democrazia diretta]], l'autonomia dei movimenti sociali, la decentralizzazione, la rivoluzione in tutti gli aspetti della vita umana, le relazioni sociali ecc. | ||
Gli elementi che lo caratterizzano, hanno diverse affinità | Gli elementi che lo caratterizzano, hanno diverse affinità con vari movimenti politici e sociali, e possono essere così riassunti sinteticamente: | ||
*L'[[anarchismo]] (con le sue varie correnti come il [[mutualismo]], il [[collettivismo]], il [[anarco-comunismo | comunismo libertario]] e l'[[anarco-sindacalismo]]) | *L'[[anarchismo]] (con le sue varie correnti come il [[mutualismo]], il [[collettivismo]], il [[anarco-comunismo | comunismo libertario]] e l'[[anarco-sindacalismo]]) | ||
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La parola "socialista" fu originariamente definita per includere «'''''tutti quelli che credono nel diritto individuale del possesso di colui o colei che produce'''''». Il termine socialismo, accostato a quello di libertario, assume un significato ben diverso dal [[socialismo di Stato]], considerato da molti come una forma particolare di [[capitalismo]], e in questo contesto prende carattere [[anti-capitalismo | anticapitalistico]]. | La parola "socialista" fu originariamente definita per includere «'''''tutti quelli che credono nel diritto individuale del possesso di colui o colei che produce'''''». Il termine socialismo, accostato a quello di libertario, assume un significato ben diverso dal [[socialismo di Stato]], considerato da molti come una forma particolare di [[capitalismo]], e in questo contesto prende carattere [[anti-capitalismo | anticapitalistico]]. | ||
La definizione di socialismo di questa scuola di pensiero, dal punto di vista economico è: «'''''i mezzi di produzione in mano o di proprietà | La definizione di socialismo di questa scuola di pensiero, dal punto di vista economico è: «'''''i mezzi di produzione in mano o di proprietà dei produttori'''''», invece dal punto di vista amministrativo è la seguente: «'''''le decisioni che riguardano tutti devono essere decise da tutti'''''». | ||
Comunemente si considera il socialismo libertario come un sinonimo di [[anarchismo]] o meglio come una corrente di pensiero legata al pensiero anarchico e spesso si tende a confonderlo con il [[anarco-comunismo | comunismo libertario]], che è invece una ramificazione particolare del socialismo libertario. | Comunemente si considera il socialismo libertario come un sinonimo di [[anarchismo]] o meglio come una corrente di pensiero legata al pensiero anarchico e spesso si tende a confonderlo con il [[anarco-comunismo | comunismo libertario]], che è invece una ramificazione particolare del socialismo libertario. | ||
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[[File:Pier Carlo Masini.jpg|thumb| 150 px|[[Pier Carlo Masini]] (foto Archivio famiglia Masini, | [[File:Pier Carlo Masini.jpg|thumb| 150 px|[[Pier Carlo Masini]] (foto Archivio famiglia Masini, | ||
Cerbaia Val di Pesa)]] | Cerbaia Val di Pesa)]] | ||
In [[Italia]] i principi del socialismo libertario si possono riscontrare già | In [[Italia]] i principi del socialismo libertario si possono riscontrare già in [[Carlo Pisacane]], seppur mai utilizzò questo termine, che poneva la [[libertà]] e la "libera associazione" al centro della sua visione socialista. Il termine "Socialismo libertario" compare per la prima volta in [[Italia]] nel [[1897]], in seguito al dibattito (svoltosi prevalentemente sui giornali) sviluppatosi tra [[Francesco Saverio Merlino]] e [[Errico Malatesta]] (nel [[1949]] i documenti furono raccolti integralmente nel volume ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/anarchismo_e_democrazia_soluzione_anarchica_e_soluzione__etc/pdf/anarch_p.pdf Anarchismo e democrazia]'', in particolar modo sul nodo democrazia-socialismo-[[anarchismo]]. | ||
Nel gennaio [[1897]] Merlino pubblicò sul quotidiano «Il Messaggero» una lettera in cui invitava gli anarchici a prendere parte alle elezioni e a votare per i candidati dei partiti popolari, abbandonando quindi il tradizionale astensionismo. Merlino sosteneva che le forme politiche e democratiche avessero un valore, sia pure relativo e assai limitato, e che quindi il loro rifiuto fosse un grave errore. Malatesta, al contrario, ribadì le tradizionali ragioni dell'astensionismo anarchico. | Nel gennaio [[1897]] Merlino pubblicò sul quotidiano «Il Messaggero» una lettera in cui invitava gli anarchici a prendere parte alle elezioni e a votare per i candidati dei partiti popolari, abbandonando quindi il tradizionale astensionismo. Merlino sosteneva che le forme politiche e democratiche avessero un valore, sia pure relativo e assai limitato, e che quindi il loro rifiuto fosse un grave errore. Malatesta, al contrario, ribadì le tradizionali ragioni dell'astensionismo anarchico. | ||
Nei mesi successivi la polemica tra i due, che comunque rimasero sempre amici e compagni, si allargò alla questione della strategia rivoluzionaria e alle problematiche della costruzione di una società | Nei mesi successivi la polemica tra i due, che comunque rimasero sempre amici e compagni, si allargò alla questione della strategia rivoluzionaria e alle problematiche della costruzione di una società libertaria. Alla fine [[Malatesta]] chiese a Merlino se si riteneva ancora anarchico e questi gli rispose che preferiva per sé la qualifica di “socialista libertario". | ||
Merlino quindi auspicava uno [[Stato]] e un governo ridotto all'essenziale (radicalmente democratizzato e decentralizzato), la salvaguardia del mercato come mezzo per garantire una certa giustizia sociale e il mantenimento di forme di iniziativa privata (singoli [[Individuo|individui]] o di cooperative) accompagnate dalla più ampia [[libertà]] politica e individuale (singola e associazionistica). | Merlino quindi auspicava uno [[Stato]] e un governo ridotto all'essenziale (radicalmente democratizzato e decentralizzato), la salvaguardia del mercato come mezzo per garantire una certa giustizia sociale e il mantenimento di forme di iniziativa privata (singoli [[Individuo|individui]] o di cooperative) accompagnate dalla più ampia [[libertà]] politica e individuale (singola e associazionistica). | ||
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Successivamente questo pensiero si consolidò anche grazie a [[Camillo Berneri]], il quale polemizzò duramente con le concezioni [[anarco-individualismo|ultra-individualistiche]] e antiorganizzatrici che avevano spaccato il movimento anarchico impedendone il radicamento sociale. Ugualmente Berneri criticava le teorie economiche rigidamente [[comunismo|comuniste]] e [[collettivismo|collettiviste]] optando per una posizione di eclettismo e di distinzione tra dimensione economica e dimensione politica: la dimensione politica si basa comunque su un giudizio di valore, la dimensione economica su un giudizio di fatto. Tale approccio porta [[Camillo Berneri|Berneri]] a scrivere «'''''Sul terreno economico gli anarchici sono possibilisti (...) sul terreno politico (...) sono intransigenti al 100%'''''». | Successivamente questo pensiero si consolidò anche grazie a [[Camillo Berneri]], il quale polemizzò duramente con le concezioni [[anarco-individualismo|ultra-individualistiche]] e antiorganizzatrici che avevano spaccato il movimento anarchico impedendone il radicamento sociale. Ugualmente Berneri criticava le teorie economiche rigidamente [[comunismo|comuniste]] e [[collettivismo|collettiviste]] optando per una posizione di eclettismo e di distinzione tra dimensione economica e dimensione politica: la dimensione politica si basa comunque su un giudizio di valore, la dimensione economica su un giudizio di fatto. Tale approccio porta [[Camillo Berneri|Berneri]] a scrivere «'''''Sul terreno economico gli anarchici sono possibilisti (...) sul terreno politico (...) sono intransigenti al 100%'''''». | ||
Sul filone delle idee di [[Camillo Berneri|Berneri]] e [[Francesco Saverio Merlino]], a partire dalla metà | Sul filone delle idee di [[Camillo Berneri|Berneri]] e [[Francesco Saverio Merlino]], a partire dalla metà del XX secolo lo storico anarchico e socialista [[Pier Carlo Masini]] si fa portatore di un'idea socialista anticlericale, [[federalismo|federalista]] e libertaria, che per lui significava riportare il [[socialismo]] alle sue origini: la [[Prima Internazionale]]. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |