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[[File:Wet_market_in_Singapore_2.jpg|thumb|240 px|Mercato di verdura]]L''''Economia''' - dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" - è la scienza sociale che si occupa delle modalità | [[File:Wet_market_in_Singapore_2.jpg|thumb|240 px|Mercato di verdura]]L''''Economia''' - dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" - è la scienza sociale che si occupa delle modalità per gestire risorse limitate allo scopo di soddisfare bisogni umani. | ||
Molto spesso essa viene intesa in un'accezione più limitata come la scienza che studia la produzione, la distribuzione, il commercio ed il consumo di beni e servizi. | Molto spesso essa viene intesa in un'accezione più limitata come la scienza che studia la produzione, la distribuzione, il commercio ed il consumo di beni e servizi. | ||
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Il [[mercantilismo]] sosteneva l'intervento dello [[Stato]] per proteggere con barriere doganali il commercio nazionale dalle insidie dei mercati esteri. La [[Scuola fisiocratica|scuola fisiocratica]] dava invece importanza alle leggi naturali, considerando quelle economiche alla stessa stregua. I fautori di questa scuola respingevano l'intervento dello [[Stato]] e sostenevano una politica liberista, allo scopo di favorire l'iniziativa privata. | Il [[mercantilismo]] sosteneva l'intervento dello [[Stato]] per proteggere con barriere doganali il commercio nazionale dalle insidie dei mercati esteri. La [[Scuola fisiocratica|scuola fisiocratica]] dava invece importanza alle leggi naturali, considerando quelle economiche alla stessa stregua. I fautori di questa scuola respingevano l'intervento dello [[Stato]] e sostenevano una politica liberista, allo scopo di favorire l'iniziativa privata. | ||
===Generalità | ===Generalità sulle teorie economiche=== | ||
Attualmente esistono tre modi per rapportarsi ai problemi economici. Il primo è quello neoclassico, di cui [[Adam Smith]] e [[David Ricardo]] furono i primi esponenti, fondato sul «'''''laissez faire'''''» (“lasciar fare”) e sulla fiducia nella capacità | Attualmente esistono tre modi per rapportarsi ai problemi economici. Il primo è quello neoclassico, di cui [[Adam Smith]] e [[David Ricardo]] furono i primi esponenti, fondato sul «'''''laissez faire'''''» (“lasciar fare”) e sulla fiducia nella capacità di autoregolazione del mercato. Le leggi del mercato vengono da questi economisti considerate come leggi naturali. Il secondo è quello della scuola keynesiana (da [[John Maynard Keynes]]) che invece ammette l'intervento regolatore dello [[Stato]], soprattutto a livello della domanda, attraverso l'aumento della spesa pubblica. | ||
Queste due teorie sono comunque ugualmente sostenitrici del mercato e del [[capitalismo|sistema capitalista]]. Al contrario l'analisi marxiana individua una serie di contraddizioni insite nel [[capitalismo]] (rapporti di produzione economica, rapporto proletario-capitalista, teoria del plusvalore e della caduta tendenziale del saggio di profitto...) che inevitabilmente porteranno alla crisi e al suo crollo e all'instaurazione di un sistema collettivista sotto la dittatura del proletariato <ref>Vedi [[Karl Marx]] e [[marxismo]]</ref>. | Queste due teorie sono comunque ugualmente sostenitrici del mercato e del [[capitalismo|sistema capitalista]]. Al contrario l'analisi marxiana individua una serie di contraddizioni insite nel [[capitalismo]] (rapporti di produzione economica, rapporto proletario-capitalista, teoria del plusvalore e della caduta tendenziale del saggio di profitto...) che inevitabilmente porteranno alla crisi e al suo crollo e all'instaurazione di un sistema collettivista sotto la dittatura del proletariato <ref>Vedi [[Karl Marx]] e [[marxismo]]</ref>. | ||
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Per gli '''economisti soggettivisti''' è capitale «il valore attribuito al risparmio immobilizzato in un fatto produttivo» (non è capitale la macchina ma lo è il risparmio). | Per gli '''economisti soggettivisti''' è capitale «il valore attribuito al risparmio immobilizzato in un fatto produttivo» (non è capitale la macchina ma lo è il risparmio). | ||
Il sistema economico fondato sulla proprietà | Il sistema economico fondato sulla proprietà privata del capitale, dal cui utilizzo i capitalisti ricavano un profitto, e dall'offerta di forza-lavoro, è chiamato [[capitalismo]]. Una delle fazioni più estreme del capitalismo è definito [[anarco-capitalismo]]. | ||
== Gli anarchici contro l'economia capitalistica == | == Gli anarchici contro l'economia capitalistica == | ||
[[Image:Camillo Berneri_2.jpg|140 px|thumb|Camillo Berneri]] | [[Image:Camillo Berneri_2.jpg|140 px|thumb|Camillo Berneri]] | ||
: «Sul terreno economico gli anarchici sono possibilisti (...) sul terreno politico (...) sono intransigenti al 100%».([[Camillo Berneri]]) | : «Sul terreno economico gli anarchici sono possibilisti (...) sul terreno politico (...) sono intransigenti al 100%».([[Camillo Berneri]]) | ||
I fondamenti dell'[[capitalismo|economia capitalistica]] si basano essenzialmente sulla [[La proprietà |proprietà | I fondamenti dell'[[capitalismo|economia capitalistica]] si basano essenzialmente sulla [[La proprietà |proprietà privata]] dei mezzi di produzione inseriti in un "libero mercato", da cui scaturiscono tutta una serie di disvalori che si ripercuotono nelle strutture sociali: [[autorità]], [[gerarchia]], sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura ecc. Le correnti più radicali (ultraliberismo) auspicano addirittura il disinteresse totale dello [[Stato]] dallo sviluppo dei rapporti di produzione, salvo poi chiederne l'intervento nei momenti di crisi economica <ref>[http://www.finanzalive.com/flash-news/il-governo-britannico-stanzia-50-miliardi-di-sterline-per-salvare-le-banche/ Il governo britannico stanzia 50 miliardi di sterline per slavare le banche], [http://www.finanzalive.com/flash-news/il-governo-usa-salva-detroit-approvato-il-piano-di-salvataggio-dellauto/Il Governo Usa salva Detroit: approvato il piano di salvataggio dell'auto]</ref>. (Lo [[Stato]] si configura quindi come un istituzione al servizio delle classi privilegiate). | ||
Gli anarchici, opponendosi alla [[La proprietà |proprietà | Gli anarchici, opponendosi alla [[La proprietà |proprietà privata]] (ma non necessariamente al possesso), auspicano invece che i rapporti economici siano regolati da latri fattori che non siano legati esclusviamente al mero profitto: benessere degli individui, [[autogestione]], sviluppo di un'[[economia partecipativa]], rispetto dell'ambiente, ecc. Per questo si pensa all'utilizzo di mezzi alternativi a quelli proposti dall'economia capitalistica: [[moneta alternativa]] e\o [[Baratto|baratto]], riciclo dei rifiuti, collettivizzazione e\o costituzione di libere associazioni di produttori e consumatori, [[agorismo]], [[mutualismo]], ecc. | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
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*Stanley Maron, ''Mercato e comunità '', Elèuthera, Milano, 1994 | *Stanley Maron, ''Mercato e comunità '', Elèuthera, Milano, 1994 | ||
*Juan Martinez Alier, ''Economia ecologica'', Garzanti, Milano, 1991 | *Juan Martinez Alier, ''Economia ecologica'', Garzanti, Milano, 1991 | ||
*Volontà, Al di là | *Volontà, Al di là dell'economia, Milano, n.1-2, 1990 | ||
*Ernst Schumacher, ''Piccolo è bello'', Mondadori, Milano, 1980 | *Ernst Schumacher, ''Piccolo è bello'', Mondadori, Milano, 1980 | ||
*[[Pierre-Joseph Proudhon]], ''Che cos'è la proprietà '', Laterza, Bari, 1967 | *[[Pierre-Joseph Proudhon]], ''Che cos'è la proprietà '', Laterza, Bari, 1967 |