Libertà: differenze tra le versioni

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* La libertà come manifestazione non repressa della vitalità. Definita come l'assenza di costrizione, la libertà ha come sua condizione primaria la salute dell'organismo; a uno stadio più elevato, caratterizzato dalla ulteriore dimensione della '''coscienza''', la libertà si identifica con la spontaneità delle tendenze. L'[[uomo]] è libero quando può realizzare i suoi desideri, che secondo le teorie edonistiche sono incarnati nel piacere.
* La libertà come manifestazione non repressa della vitalità. Definita come l'assenza di costrizione, la libertà ha come sua condizione primaria la salute dell'organismo; a uno stadio più elevato, caratterizzato dalla ulteriore dimensione della '''coscienza''', la libertà si identifica con la spontaneità delle tendenze. L'[[uomo]] è libero quando può realizzare i suoi desideri, che secondo le teorie edonistiche sono incarnati nel piacere.
* Il libero arbitrio o la libertà di scelta. La libertà indica una scelta consapevole. Perchè ci sia scelta, devono coesistere molteplici motivazioni ad agire e molteplici possibilità di azione. La scelta razionale diventa impossibile quando i motivi si equivalgono: ogni decisione, in un caso del genere, non può essere che contingente. L'asino di Buridano, posto tra due fasci di fieno identici, muore di fame perché non ha nessuno stimolo che lo spinga a muoversi da una parte piùttosto che da un'altra. Bisogna dunque concludere che la libertà consiste propio nell'indifferenza alle motivazioni, nella possibilità di sottrarsi sempre alla spinta dei determinanti (libertà di indifferenza). Al posto dell'asino, l'uomo non morirebbe, perché la sua volontà sceglierebbe immotivatamente un sacco o l'altro. Tuttavia questa riduzione della libertà all'arbitrio gratuito, caratteristica di alcuni filosofi della tarda scolastica, finisce per identificare paradossalmente la libertà con la pura, bruta casualità. Come osservava [[Cartesio]], la libertà di indifferenza è il più basso gradino della libertà.
* Il libero arbitrio o la libertà di scelta. La libertà indica una scelta consapevole. Perché ci sia scelta, devono coesistere molteplici motivazioni ad agire e molteplici possibilità di azione. La scelta razionale diventa impossibile quando i motivi si equivalgono: ogni decisione, in un caso del genere, non può essere che contingente. L'asino di Buridano, posto tra due fasci di fieno identici, muore di fame perché non ha nessuno stimolo che lo spinga a muoversi da una parte piùttosto che da un'altra. Bisogna dunque concludere che la libertà consiste propio nell'indifferenza alle motivazioni, nella possibilità di sottrarsi sempre alla spinta dei determinanti (libertà di indifferenza). Al posto dell'asino, l'uomo non morirebbe, perché la sua volontà sceglierebbe immotivatamente un sacco o l'altro. Tuttavia questa riduzione della libertà all'arbitrio gratuito, caratteristica di alcuni filosofi della tarda scolastica, finisce per identificare paradossalmente la libertà con la pura, bruta casualità. Come osservava [[Cartesio]], la libertà di indifferenza è il più basso gradino della libertà.
* La libertà come realizzazione dela razionalità. La scelta positiva muove da una motivazione razionale e mette capo necessariamente alla realizzazione di un fine razionale e diventa, con [[Kant]], postulato della Ragion Pratica ed è riferibile alla volontà morale in quanto questa è ragione che impone la [[legge]] a se stessa.
* La libertà come realizzazione dela razionalità. La scelta positiva muove da una motivazione razionale e mette capo necessariamente alla realizzazione di un fine razionale e diventa, con [[Kant]], postulato della Ragion Pratica ed è riferibile alla volontà morale in quanto questa è ragione che impone la [[legge]] a se stessa.
* L'interpretazione spiritualistica di [[Fichte]]. Fichte diede un significato diverso a questa autonomia, definendola come '''realizzazione della vocazione individuale''', non si tratta di realizzare la ragione universale, ma la legge singola e irripetibile del proprio [[individualismo]], costruita con uno sforzo creativo personale, testimonianza della libertà interiore.
* L'interpretazione spiritualistica di [[Fichte]]. Fichte diede un significato diverso a questa autonomia, definendola come '''realizzazione della vocazione individuale''', non si tratta di realizzare la ragione universale, ma la legge singola e irripetibile del proprio [[individualismo]], costruita con uno sforzo creativo personale, testimonianza della libertà interiore.
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