Buenaventura Durruti: differenze tra le versioni

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Grazie alla mobilitazione e alla strenua difesa operata da [[Louis Lecoin]], [[Henri Torres]] e [[Sébastien Faure]], tutto il gruppo anarchico è liberato il [[14 luglio]] [[1927]] con l'obbligo di lasciare immediatamente il territorio della [[Francia]]. Ritornerà  in [[Spagna]] solamente nel [[1931]]. Lo stesso giorno fa la conoscenza di [[Emilienne Morin]] alla Libreria Internazionale anarchica di Parigi e diviene il suo compagno. Così, la stessa Morin, racconterà  il loro incontro:
Grazie alla mobilitazione e alla strenua difesa operata da [[Louis Lecoin]], [[Henri Torres]] e [[Sébastien Faure]], tutto il gruppo anarchico è liberato il [[14 luglio]] [[1927]] con l'obbligo di lasciare immediatamente il territorio della [[Francia]]. Ritornerà  in [[Spagna]] solamente nel [[1931]]. Lo stesso giorno fa la conoscenza di [[Emilienne Morin]] alla Libreria Internazionale anarchica di Parigi e diviene il suo compagno. Così, la stessa Morin, racconterà  il loro incontro:
:«Ci eravamo conosciuti a Parigi. Dev'essere stato il 1927. Lui usciva proprio allora di prigione. In tutta la Francia c'era stata un'enorme campagna, il governo aveva ceduto, i tre moschettieri   <ref>[[Durruti]], [[Francisco Ascaso|Ascaso]], [[Gregorio Jover|Jover]]</ref> - era un nomignolo che aveva trovato la stampa - erano stati rilasciati. Durruti uscì, la sera stessa fece visita a qualche amico, io ero presente, ci vedemmo, ci innammoramo a rotta di collo e le cose rimasero così. <ref>H.M. Enzensberger, ''La Breve estate dell'anarchia, pag. 73''</ref>»
:«Ci eravamo conosciuti a Parigi. Dev'essere stato il 1927. Lui usciva proprio allora di prigione. In tutta la Francia c'era stata un'enorme campagna, il governo aveva ceduto, i tre moschettieri <ref>[[Durruti]], [[Francisco Ascaso|Ascaso]], [[Gregorio Jover|Jover]]</ref> - era un nomignolo che aveva trovato la stampa - erano stati rilasciati. Durruti uscì, la sera stessa fece visita a qualche amico, io ero presente, ci vedemmo, ci innammoramo a rotta di collo e le cose rimasero così. <ref>H.M. Enzensberger, ''La Breve estate dell'anarchia, pag. 73''</ref>»


Nello stesso anno, Durruti entra a far parte della ''[[faistas|corrente faista]]'' (la faista era la corrente della [[CNT]] che propugnava un accordo con la [[Federazione Anarchica Iberica]]) della [[CNT]]. Ha un rapporto conflittuale con la cosiddetta II Repubblica (in cui la destra ha il controllo del governo), partecipando a numerose sollevazioni popolari, come quella dell'[[Insurrezione anarchica dell'Alto Llobregat|Alto Llobregat (gennaio 1932)]], che di fatto gli aprono la strada per un nuovo esilio forzato presso il [[carcere]] delle Canarie, in cui vi rimane fino al [[1935]].
Nello stesso anno, Durruti entra a far parte della ''[[faistas|corrente faista]]'' (la faista era la corrente della [[CNT]] che propugnava un accordo con la [[Federazione Anarchica Iberica]]) della [[CNT]]. Ha un rapporto conflittuale con la cosiddetta II Repubblica (in cui la destra ha il controllo del governo), partecipando a numerose sollevazioni popolari, come quella dell'[[Insurrezione anarchica dell'Alto Llobregat|Alto Llobregat (gennaio 1932)]], che di fatto gli aprono la strada per un nuovo esilio forzato presso il [[carcere]] delle Canarie, in cui vi rimane fino al [[1935]].
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