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[[Stampa libertaria|periodico]] [[Anarcopacifismo|anarco-pacifsta]] «Liberation», al contrario, pubblicò alcuni articoli in favore di [[Fidel Castro|Castro]], il [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] e la [[Libertarian League]] reagirono con aspre critiche e denunce delle malefatte del castrismo. | [[Stampa libertaria|periodico]] [[Anarcopacifismo|anarco-pacifsta]] «Liberation», al contrario, pubblicò alcuni articoli in favore di [[Fidel Castro|Castro]], il [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] e la [[Libertarian League]] reagirono con aspre critiche e denunce delle malefatte del castrismo. | ||
Il [[28 ottobre]] [[1962]], con l'articolo ''Giù le mani da Cuba'', scritto da [[Armando Borghi]] per «[[Umanità Nova]]» immediatamente dopo il tentativo di golpe filoamericano appoggiato dalla CIA e conosciuto come lo "Sbarco alla Baia dei Porci" <ref>[ | Il [[28 ottobre]] [[1962]], con l'articolo ''Giù le mani da Cuba'', scritto da [[Armando Borghi]] per «[[Umanità Nova]]» immediatamente dopo il tentativo di golpe filoamericano appoggiato dalla CIA e conosciuto come lo "Sbarco alla Baia dei Porci" <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_della_baia_dei_Porci Lo sbarco alla Baia dei Porci]</ref>, i libertari cubani accusarono Borghi di filocomunismo. Nel congresso della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] dello stesso anno, tenutosi a Senigallia, Borghi rispose alle | ||
critiche ottenendo il consenso dei congressisti: fu condannata l'involuzione della [[rivoluzione castrista]] ma si volle difendere l'isola dagli attacchi reazionari provenienti dall'esterno. Anche «[[L'Adunata dei Refrattari]]», storico giornale libertario statunitense, accusò gli anarchici cubani esuli in Florida di essere al servizio degli [[USA]], in quanto, pur riconoscendo gli eccessi di [[Fidel Castro]], bisognava difendere le posizioni [[anticapitalismo|anticapitaliste]] e [[antimperialismo|antimperialiste]] del governo castrista. | critiche ottenendo il consenso dei congressisti: fu condannata l'involuzione della [[rivoluzione castrista]] ma si volle difendere l'isola dagli attacchi reazionari provenienti dall'esterno. Anche «[[L'Adunata dei Refrattari]]», storico giornale libertario statunitense, accusò gli anarchici cubani esuli in Florida di essere al servizio degli [[USA]], in quanto, pur riconoscendo gli eccessi di [[Fidel Castro]], bisognava difendere le posizioni [[anticapitalismo|anticapitaliste]] e [[antimperialismo|antimperialiste]] del governo castrista. | ||