66 506
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "perchè" con "perché") |
||
Riga 36: | Riga 36: | ||
== Socialismo scientifico == | == Socialismo scientifico == | ||
{{vedi|Socialismo scientifico}} | {{vedi|Socialismo scientifico}} | ||
Il [[socialismo scientifico]] è una forma di elaborazione teorica ideata da [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]], definita tale | Il [[socialismo scientifico]] è una forma di elaborazione teorica ideata da [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]], definita tale perché intende distinguersi dal [[socialismo utopistico]], basato secondo [[Marx]] su astrazioni e congetture, attraverso l'analisi e la comprensione scientifica (vera o presunta) delle leggi della storia e della società. | ||
[[File:Engels.jpg|thumb|Friedrich Engels]] | [[File:Engels.jpg|thumb|Friedrich Engels]] | ||
[[Marx]] fondò il proprio pensiero sul [[materialismo storico]], cioè sulla «concezione materialista della storia», che è un metodo di analisi reale delle condizioni materiali (cioè economiche) dello sviluppo sociale e quindi uno strumento pratico atto a modificarle rivoluzionariamente. Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] abbracciò in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la dialettica hegeliana, considerando l'evoluzione della materia e non dell'Idea (come faceva [[Hegel]]). Il materialismo dialettico non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e deterministica degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]]. | [[Marx]] fondò il proprio pensiero sul [[materialismo storico]], cioè sulla «concezione materialista della storia», che è un metodo di analisi reale delle condizioni materiali (cioè economiche) dello sviluppo sociale e quindi uno strumento pratico atto a modificarle rivoluzionariamente. Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] abbracciò in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la dialettica hegeliana, considerando l'evoluzione della materia e non dell'Idea (come faceva [[Hegel]]). Il materialismo dialettico non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e deterministica degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]]. | ||
Riga 47: | Riga 47: | ||
[[Image:Pisacane.jpg|thumb|left|160 px|[[Carlo Pisacane]], primo socialista libertario italiano]] | [[Image:Pisacane.jpg|thumb|left|160 px|[[Carlo Pisacane]], primo socialista libertario italiano]] | ||
[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|160 px|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]] | [[Image:Proudhon.gif|right|thumb|160 px|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]] | ||
Tutte le [[correnti anarchiche]] sono socialiste | Tutte le [[correnti anarchiche]] sono socialiste perché tutte si oppongono al [[capitalismo]]. [[anarco-individualismo|Individualisti]] come [[Benjamin Tucker]], o anarchici sociali come [[Proudhon]] e [[Bakunin]], si autodefinivano '''«socialisti»''' in quanto, come scrive [[Kropotkin]], «quando il Socialismo era inteso nel suo senso esteso, generico e vero – come sforzo per '''abolire''' lo sfruttamento dei lavoratori da parte del Capitale – gli anarchici marciavano mano nella mano con i socialisti di quel tempo». | ||
Tucker scrive invece che «l'obiettivo di fondo del Socialismo [è] che i lavoratori dovrebbero arrivare alla gestione delle proprie cose», sostenendo inoltre che il [[capitalismo]] non è un vero libero mercato, essendo basato sulle varie leggi e monopolii che i capitalisti creano per mettersi in una posizione di vantaggio sui lavoratori, che essi sfruttano per mezzo del profitto, dell'interesse e dell'affitto. [[Max Stirner]], l'egotista, non dice nulla al proposito ma disprezza la società capitalista ed i suoi vari “spettri”, che per lui sono le idee trattate come sacre quale la [[proprietà privata]], la concorrenza, la divisione del lavoro, e così via. [[Proudhon]], pur non essendo [[collettivismo|collettivista]], fa riferimento ad un [[individualismo sociale]], in cui i singoli hanno in mano il possesso dei beni (usufrutto) ma non la [[proprietà privata]]. | Tucker scrive invece che «l'obiettivo di fondo del Socialismo [è] che i lavoratori dovrebbero arrivare alla gestione delle proprie cose», sostenendo inoltre che il [[capitalismo]] non è un vero libero mercato, essendo basato sulle varie leggi e monopolii che i capitalisti creano per mettersi in una posizione di vantaggio sui lavoratori, che essi sfruttano per mezzo del profitto, dell'interesse e dell'affitto. [[Max Stirner]], l'egotista, non dice nulla al proposito ma disprezza la società capitalista ed i suoi vari “spettri”, che per lui sono le idee trattate come sacre quale la [[proprietà privata]], la concorrenza, la divisione del lavoro, e così via. [[Proudhon]], pur non essendo [[collettivismo|collettivista]], fa riferimento ad un [[individualismo sociale]], in cui i singoli hanno in mano il possesso dei beni (usufrutto) ma non la [[proprietà privata]]. |