Gli anarchici e la resistenza antifascista: differenze tra le versioni

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== Il confino ==
== Il confino ==
Fin dal lontano novembre [[1926]] (ed anche prima), giorno in cui furono istituiti il "Tribunale speciale per la difesa dello [[Stato]]" e «le commissioni provinciali per l'assegnazione del confino di polizia», gli anarchici furono sempre ospiti graditi di quelle graziose isolette del Mediterraneo (Ustica, Ventotene, Tremiti) adibite a tale scopo. Al confino gli anarchici furono sempre il nucleo più compatto, sempre pronti a ribellarsi alle [[autorità ]] del confino, mai rassegnati e sempre pronti a polemizzare con gli altri confinati.
Fin dal lontano novembre [[1926]] (ed anche prima), giorno in cui furono istituiti il "Tribunale speciale per la difesa dello [[Stato]]" e «le commissioni provinciali per l'assegnazione del confino di polizia», gli anarchici furono sempre ospiti graditi di quelle graziose isolette del Mediterraneo (Ustica, Ventotene, Tremiti) adibite a tale scopo. Al confino gli anarchici furono sempre il nucleo più compatto, sempre pronti a ribellarsi alle [[autorità]] del confino, mai rassegnati e sempre pronti a polemizzare con gli altri confinati.


In particolare furono molto tesi i rapporti con i comunisti, specie quando giunsero notizie dalla [[Spagna]] degli scontri tra anarchici e comunisti.
In particolare furono molto tesi i rapporti con i comunisti, specie quando giunsero notizie dalla [[Spagna]] degli scontri tra anarchici e comunisti.
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Il caso di Ventotene è sintomatico delle [[discriminazione|discriminazioni]] di cui furono vittime gli anarchici. Alla caduta del [[Fascismo|fascismo]] i prigionieri furono così liberati: Giustizia e Libertà, cattolici, repubblicani e [[Testimoni di Geova]]; rimasero perciò reclusi [[comunismo|comunisti]], socialisti e [[anarchia|anarchici]].  
Il caso di Ventotene è sintomatico delle [[discriminazione|discriminazioni]] di cui furono vittime gli anarchici. Alla caduta del [[Fascismo|fascismo]] i prigionieri furono così liberati: Giustizia e Libertà, cattolici, repubblicani e [[Testimoni di Geova]]; rimasero perciò reclusi [[comunismo|comunisti]], socialisti e [[anarchia|anarchici]].  
[[File:Failla_e_messinese.jpg|thumb|275px|left|<center>[[Arturo Messinese]] e [[Alfonso Failla]]</center>]]
[[File:Failla_e_messinese.jpg|thumb|275px|left|<center>[[Arturo Messinese]] e [[Alfonso Failla]]</center>]]
[[Pietro Badoglio]] vuole portare al governo il comunista Roveda ed il socialista Buozzi, che immediatamente però impongono la liberazione dei loro compagni dal confino, lasciando al loro destino gli anarchici e gli [[antifascismo|antifascisti]] sloveni, presenti pure loro a Ventotene. E qui si incrina il vincolo di [[solidarietà ]] [[antifascismo|antifascista]] che aveva tenuto legate tra loro le varie frange politiche detenute, indipendentemente dalle diatribe politiche che si sviluppavano. È vero che alcuni militanti di sinistra rifiutarono di andarsene senza gli anarchici, ma altri invece, la maggioranza, abbandonarono il luogo di confino.  
[[Pietro Badoglio]] vuole portare al governo il comunista Roveda ed il socialista Buozzi, che immediatamente però impongono la liberazione dei loro compagni dal confino, lasciando al loro destino gli anarchici e gli [[antifascismo|antifascisti]] sloveni, presenti pure loro a Ventotene. E qui si incrina il vincolo di [[solidarietà]] [[antifascismo|antifascista]] che aveva tenuto legate tra loro le varie frange politiche detenute, indipendentemente dalle diatribe politiche che si sviluppavano. È vero che alcuni militanti di sinistra rifiutarono di andarsene senza gli anarchici, ma altri invece, la maggioranza, abbandonarono il luogo di confino.  


Poco tempo dopo la partenza degli altri [[antifascismo|antifascisti]], gli anarchici di Ventotene vengono indirizzati verso il [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |campo di concentramento di Renicci d'Anghiari]], vicino ad Arezzo. Durante il viaggio di trasferimento in molti tentano la fuga ma solo uno vi riesce poiché la scorta fatta loro dai poliziotti e carabinieri è feroce, d'altronde molti di questi si comportavano da aguzzini durante il [[Fascismo|regime fascista]] e tali restarono a fascismo caduto, a parte alcune eccezioni.  
Poco tempo dopo la partenza degli altri [[antifascismo|antifascisti]], gli anarchici di Ventotene vengono indirizzati verso il [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |campo di concentramento di Renicci d'Anghiari]], vicino ad Arezzo. Durante il viaggio di trasferimento in molti tentano la fuga ma solo uno vi riesce poiché la scorta fatta loro dai poliziotti e carabinieri è feroce, d'altronde molti di questi si comportavano da aguzzini durante il [[Fascismo|regime fascista]] e tali restarono a fascismo caduto, a parte alcune eccezioni.  


Arrivati al campo di concentramento di [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] inizia immediatamente lo scontro fra gli anarchici e le "guardie" del "campo", per cui, tanto per cominciare, due anarchici ([[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]]) vengono segregati, dando inizio ad una violenta protesta che vede tra gli organizzatori [[Alfonso Failla]]. Iniziati gli scontri, molti [[Personalità  anarchiche|anarchici]] riescono a fuggire e a ritirarsi in montagna, dove si aggregano alla lotta partigiana presente nell'aretino. In seguito, l'arrivo dei nazifascisti i guardiani del campo fuggono in quanto non si fidano più dei loro "alleati" o ex "alleati", visto il periodo, il campo rimane quindi incustodito e gli anarchici restanti possono raggiungere finalmente la agognata [[libertà ]]. <ref>Capitolo in parte estratto dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>
Arrivati al campo di concentramento di [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] inizia immediatamente lo scontro fra gli anarchici e le "guardie" del "campo", per cui, tanto per cominciare, due anarchici ([[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]]) vengono segregati, dando inizio ad una violenta protesta che vede tra gli organizzatori [[Alfonso Failla]]. Iniziati gli scontri, molti [[Personalità  anarchiche|anarchici]] riescono a fuggire e a ritirarsi in montagna, dove si aggregano alla lotta partigiana presente nell'aretino. In seguito, l'arrivo dei nazifascisti i guardiani del campo fuggono in quanto non si fidano più dei loro "alleati" o ex "alleati", visto il periodo, il campo rimane quindi incustodito e gli anarchici restanti possono raggiungere finalmente la agognata [[libertà]]. <ref>Capitolo in parte estratto dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>


== Dal confino alla resistenza: gli anarchici e le lotte operaie ==
== Dal confino alla resistenza: gli anarchici e le lotte operaie ==
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== Nella resistenza ==
== Nella resistenza ==
[[File:GL.jpg|thumb|270 px|left|Bandiera di [[Carlo_Rosselli#Anarchici_e_.22Giustizia_e_Libert.C3.A0.22|Giustizia e Libertà ]], movimento [[antifascismo|antifascista]] costituitosi a Parigi nel [[1930]] per merito di [[Carlo Rosselli]]]]
[[File:GL.jpg|thumb|270 px|left|Bandiera di [[Carlo_Rosselli#Anarchici_e_.22Giustizia_e_Libert.C3.A0.22|Giustizia e Libertà]], movimento [[antifascismo|antifascista]] costituitosi a Parigi nel [[1930]] per merito di [[Carlo Rosselli]]]]
Decisa è la partecipazione degli anarchici alla resistenza, soprattutto se consideriamo che in quegli anni gli anarchici erano divisi tra carcere, confino ed esilio. Nonostante questo, in tutto il nord Italia la presenza degli anarchici nella lotta partigiana fu un fatto qualificante ed innegabile, anche se si espresse in maggior parte come contributo individuale e solo in alcune zone come fatto organizzato.
Decisa è la partecipazione degli anarchici alla resistenza, soprattutto se consideriamo che in quegli anni gli anarchici erano divisi tra carcere, confino ed esilio. Nonostante questo, in tutto il nord Italia la presenza degli anarchici nella lotta partigiana fu un fatto qualificante ed innegabile, anche se si espresse in maggior parte come contributo individuale e solo in alcune zone come fatto organizzato.


Quindi è chiaro che questa partecipazione si espresse principalmente in quelle zone dove vi era una grossa tradizione libertaria e, dato non indifferente, anche attraverso altre formazioni partigiane, come le [[Brigate Garibaldi]] (comunisti), le [[Brigate Matteotti]] (socialisti) e quelle di [[Giustizia e Libertà ]] (GL).
Quindi è chiaro che questa partecipazione si espresse principalmente in quelle zone dove vi era una grossa tradizione libertaria e, dato non indifferente, anche attraverso altre formazioni partigiane, come le [[Brigate Garibaldi]] (comunisti), le [[Brigate Matteotti]] (socialisti) e quelle di [[Giustizia e Libertà]] (GL).


Di conseguenza è difficile stabilire con precisione il numero degli anarchici partigiani, anche se qualcuno ha tentato, valutando questa partecipazione nel numero di 18000-20000 unità.  
Di conseguenza è difficile stabilire con precisione il numero degli anarchici partigiani, anche se qualcuno ha tentato, valutando questa partecipazione nel numero di 18000-20000 unità.  
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È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità  anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermf.htm Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  
È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità  anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermf.htm Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  


Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermd.htm Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografierms.htm Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà ]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà  di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].
Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermd.htm Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografierms.htm Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà  di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].


=== Sud Italia ===
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