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| == Sovranità  dell'individuo == | == Sovranità  dell'individuo == | ||
| La '''[[sovranità |Sovranità ]] dell'individuo''' è un concetto che esprime la [[libertà ]] di pensare, agire e di esprimersi di ciascun individuo. Per gli anarco-individualisti l'individuo è il cardine intorno a cui deve ruotare la società . Fu proprio l'anarchico [[Josiah Warren]] a coniare il concetto di «sovranità  dell'individuo», poi rilanciato da [[John Stuart Mill]].   | La '''[[sovranità |Sovranità ]] dell'individuo''' è un concetto che esprime la [[libertà ]] di pensare, agire e di esprimersi di ciascun individuo. Per gli anarco-individualisti l'individuo è il cardine intorno a cui deve ruotare la società. Fu proprio l'anarchico [[Josiah Warren]] a coniare il concetto di «sovranità  dell'individuo», poi rilanciato da [[John Stuart Mill]].   | ||
| : «La costituzione di una società, o qualsiasi altra combinazione artificiale, è il primo, il più grande, e l'errore più evitabile mai commesso dai legislatori e dai riformisti. Tutte queste combinazioni richiedono la riduzione della sovranità  naturale dell'individuo sulla sua persona, il suo tempo, la sua proprietà  e le sue responsabilità, a favore del governo derivato da questa combinazione. Ciò ha tendenza ad abbattere l'individuo, a ridurlo ad una semplice parte di una macchina; coinvolgendo gli altri nella responsabilità  di quest'atti, ed essendo coinvolto nelle responsabilità  per gli atti e le sensazioni dei suoi soci; vive ed agisce, senza controllo proprio sui suoi affari, senza certezza quanto ai risultati delle sue azioni, e quasi senza cervello, che non osa utilizzare per proprio conto; e non realizza quindi mai i grandi oggetti per i quali la società  è dal suo consenso formata» (''Manifesto di [[Josiah Warren]]''). | : «La costituzione di una società, o qualsiasi altra combinazione artificiale, è il primo, il più grande, e l'errore più evitabile mai commesso dai legislatori e dai riformisti. Tutte queste combinazioni richiedono la riduzione della sovranità  naturale dell'individuo sulla sua persona, il suo tempo, la sua proprietà  e le sue responsabilità, a favore del governo derivato da questa combinazione. Ciò ha tendenza ad abbattere l'individuo, a ridurlo ad una semplice parte di una macchina; coinvolgendo gli altri nella responsabilità  di quest'atti, ed essendo coinvolto nelle responsabilità  per gli atti e le sensazioni dei suoi soci; vive ed agisce, senza controllo proprio sui suoi affari, senza certezza quanto ai risultati delle sue azioni, e quasi senza cervello, che non osa utilizzare per proprio conto; e non realizza quindi mai i grandi oggetti per i quali la società  è dal suo consenso formata» (''Manifesto di [[Josiah Warren]]''). | ||