Fra contadini: dialogo sull'anarchia (di Errico Malatesta): differenze tra le versioni

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È vero che i signori non la capiscono e non la capiranno mai, perché vogliono comandare, e credono che i poveri siano fatti di un'altra pasta; ma che ci possiamo fare noi? Se non ci vogliono accomodare colle buone tanto peggio per loro: ci accomoderanno colle cattive.
È vero che i signori non la capiscono e non la capiranno mai, perché vogliono comandare, e credono che i poveri siano fatti di un'altra pasta; ma che ci possiamo fare noi? Se non ci vogliono accomodare colle buone tanto peggio per loro: ci accomoderanno colle cattive.


'''Beppe''' - Queste sono sante verità ; ma è una cosa difficile assai a farsi. Non si potrebbe cercare di fare le cose d'accordo, a poco a poco? Lasciamo la roba a quelli che l'hanno, a patto che aumentino le paglie e ci trattino come uomini. Così gradatamente potremmo mettere da parte qualche cosa, comprare anche noi un pezzo di terra al sole, e poi quando fossimo proprietari tutti, mettere ogni cosa in comune e far come dici tu. Ho inteso una volta, che si diceva qualche cosa di simile.
'''Beppe''' - Queste sono sante verità; ma è una cosa difficile assai a farsi. Non si potrebbe cercare di fare le cose d'accordo, a poco a poco? Lasciamo la roba a quelli che l'hanno, a patto che aumentino le paglie e ci trattino come uomini. Così gradatamente potremmo mettere da parte qualche cosa, comprare anche noi un pezzo di terra al sole, e poi quando fossimo proprietari tutti, mettere ogni cosa in comune e far come dici tu. Ho inteso una volta, che si diceva qualche cosa di simile.


'''Giorgio''' - Sentite: per fare le cose d'accordo non ci sarebbe che un solo mezzo, quello che i proprietari si persuadessero a rinunciare alle loro proprietà : perché è certo che quando uno dà  una cosa non si ha bisogno di levargliela per forza. Ma a questo non c'è da pensarci, voi lo sapete.
'''Giorgio''' - Sentite: per fare le cose d'accordo non ci sarebbe che un solo mezzo, quello che i proprietari si persuadessero a rinunciare alle loro proprietà : perché è certo che quando uno dà  una cosa non si ha bisogno di levargliela per forza. Ma a questo non c'è da pensarci, voi lo sapete.
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Dunque bisogna prima di tutto cambiare l'organizzazione sociale, mettere tutta la terra a coltura, organizzare la produzione e la consumazione nell'interesse di tutti, lasciare campo libero all'attuazione di tutti i processi conseguiti o da conseguirsi, occupare tutta la immensa parte del mondo ancora disabitata o quasi: e quando poi, malgrado tutte le previsioni ottimistiche, si vedesse che realmente la popolazione tende a diventare troppo numerosa, allora solo sarebbe il caso per gli uomini che vivranno in quell'epoca di pensare ad imporsi un limite nella procreazione. Ma questo limite dovrebbero imporsi tutti, senza eccezione per un piccolo numero di uomini, i quali, non contenti di vivere nell'abbondanza col lavoro degli altri, vorrebbero, soli, avere il diritto illimitato di far figli. Del resto, fino a che vi saranno poveri, questi il limite nella procreazione non se lo imporranno mai sia perché non hanno altra gioia che quella di generare sia perché non possono pensare alla scarsezza assoluta dei prodotti, quando hanno sotto gli occhi una causa più immediata di miseria, cioè il padrone si fa la parte del leone. Più uno è disgraziato, più uno è incerto del domani, e più è naturalmente imprevidente e non curante. Solo quando tutto sarà  di tutti, e tutti soffrissero egualmente se vi fosse scarsezza di alimenti, solo allora gli uomini potranno, ove sia necessario, imporsi volontariamente un limite, che nessun potere umano riuscirebbe ad imporre per forza.
Dunque bisogna prima di tutto cambiare l'organizzazione sociale, mettere tutta la terra a coltura, organizzare la produzione e la consumazione nell'interesse di tutti, lasciare campo libero all'attuazione di tutti i processi conseguiti o da conseguirsi, occupare tutta la immensa parte del mondo ancora disabitata o quasi: e quando poi, malgrado tutte le previsioni ottimistiche, si vedesse che realmente la popolazione tende a diventare troppo numerosa, allora solo sarebbe il caso per gli uomini che vivranno in quell'epoca di pensare ad imporsi un limite nella procreazione. Ma questo limite dovrebbero imporsi tutti, senza eccezione per un piccolo numero di uomini, i quali, non contenti di vivere nell'abbondanza col lavoro degli altri, vorrebbero, soli, avere il diritto illimitato di far figli. Del resto, fino a che vi saranno poveri, questi il limite nella procreazione non se lo imporranno mai sia perché non hanno altra gioia che quella di generare sia perché non possono pensare alla scarsezza assoluta dei prodotti, quando hanno sotto gli occhi una causa più immediata di miseria, cioè il padrone si fa la parte del leone. Più uno è disgraziato, più uno è incerto del domani, e più è naturalmente imprevidente e non curante. Solo quando tutto sarà  di tutti, e tutti soffrissero egualmente se vi fosse scarsezza di alimenti, solo allora gli uomini potranno, ove sia necessario, imporsi volontariamente un limite, che nessun potere umano riuscirebbe ad imporre per forza.
Ma torniamo alla questione della divisione del prodotto fra il proprietario ed il lavoratore. Che cosa dareste a, quelli che non hanno lavoro? I proprietari, fino a che sono proprietari, non possono essere obbligati ad impiegare la gente di cui non hanno bisogno!
Ma torniamo alla questione della divisione del prodotto fra il proprietario ed il lavoratore. Che cosa dareste a, quelli che non hanno lavoro? I proprietari, fino a che sono proprietari, non possono essere obbligati ad impiegare la gente di cui non hanno bisogno!
Questo sistema che è chiamato partecipazione o mezzadria, esisteva altra volta, per il lavoro dei campi in molte parti dell'Europa meridionale, e ancora oggi esiste in qualche parte d'Italia, come in Toscana. Ma a poco a poco è andato sparendo e sparirà  anche in Toscana perché i proprietari trovano più vantaggio a far lavorare a giornata. Oggi, poi, colle macchine, coll'agricoltura scientifica e colla roba che viene di fuori, adottare la grande coltura coi lavoranti a salario è diventato per i proprietari una vera necessità ; e quelli che non lo faranno a tempo saranno ridotti alla miseria dalla concorrenza.
Questo sistema che è chiamato partecipazione o mezzadria, esisteva altra volta, per il lavoro dei campi in molte parti dell'Europa meridionale, e ancora oggi esiste in qualche parte d'Italia, come in Toscana. Ma a poco a poco è andato sparendo e sparirà  anche in Toscana perché i proprietari trovano più vantaggio a far lavorare a giornata. Oggi, poi, colle macchine, coll'agricoltura scientifica e colla roba che viene di fuori, adottare la grande coltura coi lavoranti a salario è diventato per i proprietari una vera necessità; e quelli che non lo faranno a tempo saranno ridotti alla miseria dalla concorrenza.
In conclusione, per non farvela più lunga, se si continua con il sistema attuale, si arriverà  a questi risultati: la proprietà  si concentra sempre più in mano a pochi, e il lavorante è gradatamente gettato sul lastrico dalle macchine e dai metodi accelerati di produzione. Così avremo pochi grossi signori padroni del mondo, pochi lavoranti addetti al servizio delle macchine, e poi domestici e birri per servire a difendere i signori. La massa, o morirà  di fame, o vivrà  di elemosina. S'incomincia a vedere fin da ora: la piccola proprietà  sparisce, gli
In conclusione, per non farvela più lunga, se si continua con il sistema attuale, si arriverà  a questi risultati: la proprietà  si concentra sempre più in mano a pochi, e il lavorante è gradatamente gettato sul lastrico dalle macchine e dai metodi accelerati di produzione. Così avremo pochi grossi signori padroni del mondo, pochi lavoranti addetti al servizio delle macchine, e poi domestici e birri per servire a difendere i signori. La massa, o morirà  di fame, o vivrà  di elemosina. S'incomincia a vedere fin da ora: la piccola proprietà  sparisce, gli
operai senza lavoro aumentano, ed i signori, per paura o per pietà  di tutta questa gente che morrebbe di fame, organizzano le cucine economiche ed altre opere di beneficienza.
operai senza lavoro aumentano, ed i signori, per paura o per pietà  di tutta questa gente che morrebbe di fame, organizzano le cucine economiche ed altre opere di beneficienza.
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governo, che esce dal suo seno.
governo, che esce dal suo seno.
Voi supponete a quel che sembra, che il governo sia composto dai più intelligenti e dai più capaci, e ciò non è punto vero, perché in generale i governi sono composti direttamente e per delegazione, da coloro che hanno più quattrini. Ma anche se fosse, forse che la gente intelligente diventa tale perché va al governo? Quelli che hanno maggiori capacità  se lasciati in mezzo al popolo le eserciteranno a vantaggio del popolo; se messi al governo, non sentendo i bisogni del popolo, trascinati ad occuparsi più degl'interessi creati dalla politica, cioè dal
Voi supponete a quel che sembra, che il governo sia composto dai più intelligenti e dai più capaci, e ciò non è punto vero, perché in generale i governi sono composti direttamente e per delegazione, da coloro che hanno più quattrini. Ma anche se fosse, forse che la gente intelligente diventa tale perché va al governo? Quelli che hanno maggiori capacità  se lasciati in mezzo al popolo le eserciteranno a vantaggio del popolo; se messi al governo, non sentendo i bisogni del popolo, trascinati ad occuparsi più degl'interessi creati dalla politica, cioè dal
desiderio di reggersi al potere, che dei bisogni reali della società ; corrotti dalla mancanza di emulazione e di controllo; distratti spesso dal ramo di attività  in cui avevano una competenza reale per dettar leggi sopra cose in cui prima non avevano nemmeno inteso parlare, finiranno anche i più intelligenti ed i migliori, col credersi di natura superiore, col costituirsi in casta e coll'occuparsi del popolo solo quanto basta per sfruttarlo e tenerlo a freno.
desiderio di reggersi al potere, che dei bisogni reali della società; corrotti dalla mancanza di emulazione e di controllo; distratti spesso dal ramo di attività  in cui avevano una competenza reale per dettar leggi sopra cose in cui prima non avevano nemmeno inteso parlare, finiranno anche i più intelligenti ed i migliori, col credersi di natura superiore, col costituirsi in casta e coll'occuparsi del popolo solo quanto basta per sfruttarlo e tenerlo a freno.
Sarebbe dunque meglio e più sicuro che noi provvede,situo da noi stessi ai nostri interessi; cominciando dalle cose del nostro comune e del nostro mestiere che noi conosciamo di più, e poi mettendoci di mano in mano d'accordo con tutti gli altri mestieri e paesi, non solo d'Italia ma di tutto il mondo, perché gli uomini sono tutti fratelli, ed hanno interesse a volersi bene ed aiutarsi tutti. Non vi pare?
Sarebbe dunque meglio e più sicuro che noi provvede,situo da noi stessi ai nostri interessi; cominciando dalle cose del nostro comune e del nostro mestiere che noi conosciamo di più, e poi mettendoci di mano in mano d'accordo con tutti gli altri mestieri e paesi, non solo d'Italia ma di tutto il mondo, perché gli uomini sono tutti fratelli, ed hanno interesse a volersi bene ed aiutarsi tutti. Non vi pare?


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Ma v'è di più. Se ognuno potesse vivere con quello che produce egli stesso, il collettivismo sarebbe sempre inferiore al comunismo, perché tenderebbe a tener gli uomini isolati e quindi diminuirebbe le loro forze ed il loro affetto, ma, tanto quanto, potrebbe andare. Però siccome, per esempio, il calzolaio non può mangiare le scarpe, nè il fabbro può nutrirsi di ferro e l'agricoltore non può far da sè tutto quello che gli occorre e non può nemmeno coltivare la terra senza gli operai che scavano il ferro e quelli che fabbricano gli strumenti e via
Ma v'è di più. Se ognuno potesse vivere con quello che produce egli stesso, il collettivismo sarebbe sempre inferiore al comunismo, perché tenderebbe a tener gli uomini isolati e quindi diminuirebbe le loro forze ed il loro affetto, ma, tanto quanto, potrebbe andare. Però siccome, per esempio, il calzolaio non può mangiare le scarpe, nè il fabbro può nutrirsi di ferro e l'agricoltore non può far da sè tutto quello che gli occorre e non può nemmeno coltivare la terra senza gli operai che scavano il ferro e quelli che fabbricano gli strumenti e via
discorrendo, così sarebbe necessario organizzare lo scambio fra i diversi produttori, tenendo conto a ciascuno di quello che ha fatto. Allora avverrebbe nécessariamente che il calzolaio, per esempio, cercherebbe di dare gran valore alle sue scarpe, cioè pretenderebbe per un paio di scarpe aver quanta più roba potrebbe, ed il contadino, da parte sua, vorrebbe dargliene il meno possibile. Chi diavolo potrebbe raccapezzarcisi? Il collettivismo, mi pare, darebbe luogo ad una quantità  di questioni, e si presterebbe sempre a molti imbrogli che a lungo andare potrebbero farci tornare al punto di prima.
discorrendo, così sarebbe necessario organizzare lo scambio fra i diversi produttori, tenendo conto a ciascuno di quello che ha fatto. Allora avverrebbe nécessariamente che il calzolaio, per esempio, cercherebbe di dare gran valore alle sue scarpe, cioè pretenderebbe per un paio di scarpe aver quanta più roba potrebbe, ed il contadino, da parte sua, vorrebbe dargliene il meno possibile. Chi diavolo potrebbe raccapezzarcisi? Il collettivismo, mi pare, darebbe luogo ad una quantità  di questioni, e si presterebbe sempre a molti imbrogli che a lungo andare potrebbero farci tornare al punto di prima.
Il comunismo invece non dà  luogo a nessuna difficoltà ; tutti lavorano e tutti usufruiscono del lavoro di tutti. Bisogna soltanto vedere quali sono le cose che bisognano perché tutti siano soddisfatti, e fare in modo che tutte queste cose siano abbondantemente prodotte.
Il comunismo invece non dà  luogo a nessuna difficoltà; tutti lavorano e tutti usufruiscono del lavoro di tutti. Bisogna soltanto vedere quali sono le cose che bisognano perché tutti siano soddisfatti, e fare in modo che tutte queste cose siano abbondantemente prodotte.


'''Beppe''' - Sicché in comunismo non ci sarebbe bisogno di moneta?
'''Beppe''' - Sicché in comunismo non ci sarebbe bisogno di moneta?
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