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Dai 6 ai 10 anni, il piccolo Teddy frequenta la Sherman Elementary School a Chicago. Dai 10 ai 14 invece frequente la Evergreen Park Central, dove un test di intelligenza fattogli rivela un quoziente intellettivo di 167. <ref name="brother">[http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-unabomber-story,0,7970571.story A brother lost, a brotherhood found], 3 luglio 2008</ref> Proprio a causa di questa sua intelligenza "superiore" alla media, gli viene concesso di saltare una classe. Si ritrova quindi in una classe con bambini più grandi, del cui [[bullismo]] diviene spesso vittima. Il giovane Kaczynski cresce quindi con un carattere chiuso e riservato. | Dai 6 ai 10 anni, il piccolo Teddy frequenta la Sherman Elementary School a Chicago. Dai 10 ai 14 invece frequente la Evergreen Park Central, dove un test di intelligenza fattogli rivela un quoziente intellettivo di 167. <ref name="brother">[http://www.chicagotribune.com/news/nationworld/chi-unabomber-story,0,7970571.story A brother lost, a brotherhood found], 3 luglio 2008</ref> Proprio a causa di questa sua intelligenza "superiore" alla media, gli viene concesso di saltare una classe. Si ritrova quindi in una classe con bambini più grandi, del cui [[bullismo]] diviene spesso vittima. Il giovane Kaczynski cresce quindi con un carattere chiuso e riservato. | ||
=== La carriera universitaria=== | === La carriera universitaria=== | ||
A 16 anni, dopo il diploma, Kaczynski è già ad Harvard. A 20 ottiene la laurea di primo livello. A questo punto si iscrive all'''University of Michigan'', dove ottiene master e dottorato in una branca matematica dell'analisi complessa conosciuta come [http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_della_mappa_di_Riemann Teoria della funzione geometrica]. La sua tesi di dottorato viene giudicata dal professor Maxwell Reade con le seguenti parole: «Credo che forse 10 o 12 persone nel paese la capissero e la potessero apprezzare» <ref> «[http://www.nytimes.com/1996/05/26/us/prisoner-of-rage-a-special-report-from-a-child-of-promise-to-the-unabom-suspect.html Prisoner of Rage – A special report.; From a Child of Promise to the Unabom Suspect». The New York Times, 26 5 1996].</ref>. Il professor [[George Piranian]] dirà , riferendosi alle capacità del futuro UnaBomber: «Non è abbastanza dire che fosse intelligente.» <ref>[http://community.seattletimes.nwsource.com/archive/?date=19960404&slug=2322396 Ostrom, Carol M.. «Unabomber Suspect Is Charged -- Montana Townsfolk Showed Tolerance For 'The Hermit'». The Seattle Times, 6 - 04 - 1996.]</ref> | A 16 anni, dopo il diploma, Kaczynski è già ad Harvard. A 20 ottiene la laurea di primo livello. A questo punto si iscrive all'''University of Michigan'', dove ottiene master e dottorato in una branca matematica dell'analisi complessa conosciuta come [http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_della_mappa_di_Riemann Teoria della funzione geometrica]. La sua tesi di dottorato viene giudicata dal professor Maxwell Reade con le seguenti parole: «Credo che forse 10 o 12 persone nel paese la capissero e la potessero apprezzare» <ref> «[http://www.nytimes.com/1996/05/26/us/prisoner-of-rage-a-special-report-from-a-child-of-promise-to-the-unabom-suspect.html Prisoner of Rage – A special report.; From a Child of Promise to the Unabom Suspect». The New York Times, 26 5 1996].</ref>. Il professor [[George Piranian]] dirà, riferendosi alle capacità del futuro UnaBomber: «Non è abbastanza dire che fosse intelligente.» <ref>[http://community.seattletimes.nwsource.com/archive/?date=19960404&slug=2322396 Ostrom, Carol M.. «Unabomber Suspect Is Charged -- Montana Townsfolk Showed Tolerance For 'The Hermit'». The Seattle Times, 6 - 04 - 1996.]</ref> | ||
La sua tesi di dottorato viene premiata con un riconoscimento nazionale e, nello [[1967|stesso anno]], ottiene una prestigiosissima posizione alla University of California a Berkeley, nel dipartimento di Scienze matematiche, considerato in quel periodo il miglior istituto dello [[Stato]]. | La sua tesi di dottorato viene premiata con un riconoscimento nazionale e, nello [[1967|stesso anno]], ottiene una prestigiosissima posizione alla University of California a Berkeley, nel dipartimento di Scienze matematiche, considerato in quel periodo il miglior istituto dello [[Stato]]. | ||
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Kaczynski giustifica apertamente la [[violenza]] dei suoi atti: «A mio modesto parere, l'uso della violenza (ad esempio contro la realizzazione di una società tecnologica disumana) è auto-difesa. Alcuni possono obiettare, naturalmente. Se pensate che sia immorale e scorretto, allora si dovrebbe evitare qualsiasi uso della violenza. Ma ho una domanda per voi in questo contesto: che tipo di | Kaczynski giustifica apertamente la [[violenza]] dei suoi atti: «A mio modesto parere, l'uso della violenza (ad esempio contro la realizzazione di una società tecnologica disumana) è auto-difesa. Alcuni possono obiettare, naturalmente. Se pensate che sia immorale e scorretto, allora si dovrebbe evitare qualsiasi uso della violenza. Ma ho una domanda per voi in questo contesto: che tipo di | ||
violenza ha causato i danni maggiori nella storia del genere umano? La violenza che fu sancita dagli [[Stato|Stati]] (società , cultura, ideologia). O la violenza che fu usata senza sanzioni, da parte di individui?» | violenza ha causato i danni maggiori nella storia del genere umano? La violenza che fu sancita dagli [[Stato|Stati]] (società, cultura, ideologia). O la violenza che fu usata senza sanzioni, da parte di individui?» | ||
Egli ritiene che la rivoluzione industriale abbia portato ad un ordine economico e politico che si pone in antitesi all'ordine naturale; che riduce la [[libertà ]] individuale, trasforma l'uomo in un semplice ingranaggio del sistema tecnologico e in breve tempo distruggerà la razza umana stesso. La conseguenza è che non ci siano margini per riformare la società perché «questo sistema non esiste per soddisfare i bisogni umani, non ne è capace. I desideri e i comportamenti degli uomini devono essere modificati per soddisfare le esigenze di questo sistema». | Egli ritiene che la rivoluzione industriale abbia portato ad un ordine economico e politico che si pone in antitesi all'ordine naturale; che riduce la [[libertà ]] individuale, trasforma l'uomo in un semplice ingranaggio del sistema tecnologico e in breve tempo distruggerà la razza umana stesso. La conseguenza è che non ci siano margini per riformare la società perché «questo sistema non esiste per soddisfare i bisogni umani, non ne è capace. I desideri e i comportamenti degli uomini devono essere modificati per soddisfare le esigenze di questo sistema». | ||
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Il suo pensiero è per molti tratti affine alle correnti maggiormente radicali dell'[[eco-anarchismo]]. Il movimento anarchico è però diviso riguardo alle azioni di Kaczynski: una parte, formata principalmente da [[anarco-individualismo|individualisti]] e [[anarco-primitivismo|primitivisti]] (es. [[John Moore]] <ref>Moore, John. ''Beyond the Fragments – A reaction to Industrial Society and Its Future'', [[Green Anarchist]] #51 (Spring 1998)</ref> e [[John Zerzan]]), lo ritiene un anarchico a tutti gli effetti, seppur non condivida al 100% il suo pensiero; un'altra parte invece non lo considera per nulla anarchico quanto piuttosto un ecologista radicale. | Il suo pensiero è per molti tratti affine alle correnti maggiormente radicali dell'[[eco-anarchismo]]. Il movimento anarchico è però diviso riguardo alle azioni di Kaczynski: una parte, formata principalmente da [[anarco-individualismo|individualisti]] e [[anarco-primitivismo|primitivisti]] (es. [[John Moore]] <ref>Moore, John. ''Beyond the Fragments – A reaction to Industrial Society and Its Future'', [[Green Anarchist]] #51 (Spring 1998)</ref> e [[John Zerzan]]), lo ritiene un anarchico a tutti gli effetti, seppur non condivida al 100% il suo pensiero; un'altra parte invece non lo considera per nulla anarchico quanto piuttosto un ecologista radicale. | ||
=== Confronto con altre teorie critiche dell'industrializzazione=== | === Confronto con altre teorie critiche dell'industrializzazione=== | ||
Il suo Manifesto possiede alcuni tratti più o meno affini con le critiche alla tecnologia e all'industrializzazione avanzate da personaggi come [[John Zerzan]], [[Herbert Marcuse]], [[Fredy Perlman]] e [[Jacques Ellul]] (nel Manifesto ci sono riferimenti al libro di Ellul ''La Società Tecnologica''). Seppur ''La Società Industriale e il Suo Futuro'' si distingua per la sua radicalità , esso contiene anche punti di contatto con le critiche portate avanti all'industrializzazione da [[Lewis Mumford]], [[Paul Goodman]], [[Eric Hoffer]] (al quale Kaczynski si riferisce esplicitamente) e [[Aldous Huxley]] (riferimento al romanzo distopico ''Il Nuovo Mondo''), nonchè riferimenti si possono trovare anche in ''Il disagio della civiltà '' di Freud. | Il suo Manifesto possiede alcuni tratti più o meno affini con le critiche alla tecnologia e all'industrializzazione avanzate da personaggi come [[John Zerzan]], [[Herbert Marcuse]], [[Fredy Perlman]] e [[Jacques Ellul]] (nel Manifesto ci sono riferimenti al libro di Ellul ''La Società Tecnologica''). Seppur ''La Società Industriale e il Suo Futuro'' si distingua per la sua radicalità, esso contiene anche punti di contatto con le critiche portate avanti all'industrializzazione da [[Lewis Mumford]], [[Paul Goodman]], [[Eric Hoffer]] (al quale Kaczynski si riferisce esplicitamente) e [[Aldous Huxley]] (riferimento al romanzo distopico ''Il Nuovo Mondo''), nonchè riferimenti si possono trovare anche in ''Il disagio della civiltà '' di Freud. | ||
[[Image:Zerzan.jpeg|right|thumb|[[John Zerzan]], [[anarco-primitivismo|anarco-primitivista]] statunitense]] | [[Image:Zerzan.jpeg|right|thumb|[[John Zerzan]], [[anarco-primitivismo|anarco-primitivista]] statunitense]] | ||
Nell'articolo intitolato ''La verità sulla vita primitiva'', pubblicato subito dopo il suo arresto, Kaczynski analizza gli scritti e le teorie dell'[[anarco-primitivismo|anarcoprimitivista]] [[John Zerzan]]: | Nell'articolo intitolato ''La verità sulla vita primitiva'', pubblicato subito dopo il suo arresto, Kaczynski analizza gli scritti e le teorie dell'[[anarco-primitivismo|anarcoprimitivista]] [[John Zerzan]]: | ||
: «Il mito del progresso forse non è ancora morto... Un altro mito sta gradualmente prendendo il suo posto, un mito diffuso prevalentemente da anarco-primitivisti ma che si sta diffondendo in altri movimenti. Se dobbiamo credere a questo mito, prima della civiltà , nessuno aveva bisogno di lavorare, era sufficiente raccogliere il cibo sugli alberi, metterlo in bocca e passar e il tempo a divertirsi. Non c'era alcuna differenza tra uomini e donne, non c'era nessuna malattia, nessuna competizione, nessuna forma di razzismo o sessismo e omofobia, la gente viveva in armonia con gli animali ed era tutto amore, condivisione e cooperazione [...] L'opinione generale, riportata qua sopra è una caricatura della visione di anarco-primitivista. La maggior parte di loro - almeno spero - non sono poi così scollegati dalla realtà . Tuttavia, sono molto lontano dalla nostra visione ed è giunto il momento che qualcuno critichi il loro mito.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, édizioni Xenia, p.123.) | : «Il mito del progresso forse non è ancora morto... Un altro mito sta gradualmente prendendo il suo posto, un mito diffuso prevalentemente da anarco-primitivisti ma che si sta diffondendo in altri movimenti. Se dobbiamo credere a questo mito, prima della civiltà, nessuno aveva bisogno di lavorare, era sufficiente raccogliere il cibo sugli alberi, metterlo in bocca e passar e il tempo a divertirsi. Non c'era alcuna differenza tra uomini e donne, non c'era nessuna malattia, nessuna competizione, nessuna forma di razzismo o sessismo e omofobia, la gente viveva in armonia con gli animali ed era tutto amore, condivisione e cooperazione [...] L'opinione generale, riportata qua sopra è una caricatura della visione di anarco-primitivista. La maggior parte di loro - almeno spero - non sono poi così scollegati dalla realtà . Tuttavia, sono molto lontano dalla nostra visione ed è giunto il momento che qualcuno critichi il loro mito.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, édizioni Xenia, p.123.) | ||
Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [http://insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf FuturePrimitive], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti: | Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [http://insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf FuturePrimitive], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti: | ||
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'''Introduzione:''' | '''Introduzione:''' | ||
: « La rivoluzione industriale e le sue conseguenze sono state un disastro per la razza umana. Esse hanno incrementato a dismisura l'aspettativa di vita di coloro che vivono in paesi "sviluppati" ma hanno destabilizzato la società , reso la vita insignificante, assoggettato gli esseri umani a trattamenti indegni, diffuso sofferenze psicologiche (nel Terzo mondo anche fisiche), inflitto danni notevoli al mondo naturale. Il continuo sviluppo della tecnologia peggiorerà la situazione. Essa sicuramente sottometterà gli esseri umani a trattamenti sempre più abietti, infliggerà al mondo naturale danni sempre maggiori, porterà probabilmente a una maggiore disgregazione sociale e sofferenza psicologica e a incrementare la sofferenza fisica in paesi "sviluppati". Il sistema tecnologico industriale può sopravvivere o crollare. [...] se il sistema sopravviverà , le conseguenze saranno inevitabili: non vi e possibilità di riformare o modificare il sistema così da impedire che esso privi la gente di dignità e autonomia. Se il sistema crolla le conseguenze saranno ancora molto dolorose. Ma più il sistema si ingrandisce più disastroso sarà il risultato del suo collasso, così che se deve crollare e meglio che sia prima che dopo. Per questo noi peroriamo una rivoluzione contro il sistema industriale. Questa rivoluzione può o no fare uso di violenza: potrebbe essere un processo rapido o relativamente graduale del- la durata di alcuni decenni. Non possiamo saperlo ». | : « La rivoluzione industriale e le sue conseguenze sono state un disastro per la razza umana. Esse hanno incrementato a dismisura l'aspettativa di vita di coloro che vivono in paesi "sviluppati" ma hanno destabilizzato la società, reso la vita insignificante, assoggettato gli esseri umani a trattamenti indegni, diffuso sofferenze psicologiche (nel Terzo mondo anche fisiche), inflitto danni notevoli al mondo naturale. Il continuo sviluppo della tecnologia peggiorerà la situazione. Essa sicuramente sottometterà gli esseri umani a trattamenti sempre più abietti, infliggerà al mondo naturale danni sempre maggiori, porterà probabilmente a una maggiore disgregazione sociale e sofferenza psicologica e a incrementare la sofferenza fisica in paesi "sviluppati". Il sistema tecnologico industriale può sopravvivere o crollare. [...] se il sistema sopravviverà, le conseguenze saranno inevitabili: non vi e possibilità di riformare o modificare il sistema così da impedire che esso privi la gente di dignità e autonomia. Se il sistema crolla le conseguenze saranno ancora molto dolorose. Ma più il sistema si ingrandisce più disastroso sarà il risultato del suo collasso, così che se deve crollare e meglio che sia prima che dopo. Per questo noi peroriamo una rivoluzione contro il sistema industriale. Questa rivoluzione può o no fare uso di violenza: potrebbe essere un processo rapido o relativamente graduale del- la durata di alcuni decenni. Non possiamo saperlo ». | ||
'''Sulla sovrasocializzazione:''' | '''Sulla sovrasocializzazione:''' |