Mary Wollstonecraft: differenze tra le versioni

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'''Mary Wollstonecraft''' nasce a Londra il [[27 aprile]] [[1759]] da Elisabeth ed Edward John Wollstonecraft. Seconda di sette figli, a diciannove anni, a causa della rovina economica del padre (ossessionato dalla passione per il gioco), Mary entra nel mondo del lavoro, dapprima aprendo una scuola insieme alle sue sorelle, poi come istitutrice. La brutalità  e la violenza del padre le fa prendere consapevolezza delle ingiustizie subite dalle donne dell'epoca. Si ribella così all'[[autoritarismo]] paterno e parallelamente comincia la sua attività  di scrittrice, riversando nei suoi libri la presa di coscienza rispetto alle [[discriminazione|discriminazioni]] subite dalle donne.
'''Mary Wollstonecraft''' nasce a Londra il [[27 aprile]] [[1759]] da Elisabeth ed Edward John Wollstonecraft. Seconda di sette figli, a diciannove anni, a causa della rovina economica del padre (ossessionato dalla passione per il gioco), Mary entra nel mondo del lavoro, dapprima aprendo una scuola insieme alle sue sorelle, poi come istitutrice. La brutalità  e la violenza del padre le fa prendere consapevolezza delle ingiustizie subite dalle donne dell'epoca. Si ribella così all'[[autoritarismo]] paterno e parallelamente comincia la sua attività  di scrittrice, riversando nei suoi libri la presa di coscienza rispetto alle [[discriminazione|discriminazioni]] subite dalle donne.


Nel ''1787'' pubblica ''Riflessioni sull'educazione delle figlie'', collabora con la rivista «Analitical Review» e frequenta il circolo culturale Johnson. Qui conosce molti intellettuali dal pensiero radicale, come [[Thomas Paine]], sostenitore del diritto di voto alle donne, la [[femminista]] [[Anna Barbauld]], l'anarchico [[William Godwin]], i pittori [[William Blake]] e [[Heinrich Füssli]]. Di quest'ultimo si innamorerà , nascerà  una travagliata relazione destinata però ad interrompersi dopo poco a causa del fatto che lui era già  sposato.
Nel ''1787'' pubblica ''Riflessioni sull'educazione delle figlie'', collabora con la rivista «Analitical Review» e frequenta il circolo culturale Johnson. Qui conosce molti intellettuali dal pensiero radicale, come [[Thomas Paine]], sostenitore del diritto di voto alle donne, la [[femminista]] [[Anna Barbauld]], l'anarchico [[William Godwin]], i pittori [[William Blake]] e [[Heinrich Füssli]]. Di quest'ultimo si innamorerà, nascerà  una travagliata relazione destinata però ad interrompersi dopo poco a causa del fatto che lui era già  sposato.
[[File:Godwin.jpg|left|thumb|[[William Godwin]], anarchico britannico e marito di Mary Wollstonecraft]]
[[File:Godwin.jpg|left|thumb|[[William Godwin]], anarchico britannico e marito di Mary Wollstonecraft]]
Nel [[1792]] pubblica il celeberrimo ''Rivendicazione dei diritti della donna'' (A Vindication of the Rights of Woman), considerato da molti il primo manifesto del [[femminismo]], in cui la scrittrice inglese difende coraggiosamente le donne. Si schiera in favore del miglioramento dell'educazione dei cittadini, di modo che si potesse così giungere ad un maggior rispetto delle donne e alla formazione di figure femminili meno civettuole ma più consapevoli. Allontanatasi da Londra, anche per stare lontano da Fussli, si reca nella Parigi rivoluzionaria; qui entra in contatto con i girondini, intellettuali a favore dei diritti delle donne, con i quali predispone un progetto per l'istruzione popolare. Conosce Gilbert Imlay, un ufficiale dell'esercito americano, del quale si innamora e al quale darà  una figlia, Fanny. La relazione tra i due però è tempestosa, alla fine Imlay decide di lasciarla. Mary non prende bene l'abbandono e in preda ad una crisi depressiva tenta il suicidio.
Nel [[1792]] pubblica il celeberrimo ''Rivendicazione dei diritti della donna'' (A Vindication of the Rights of Woman), considerato da molti il primo manifesto del [[femminismo]], in cui la scrittrice inglese difende coraggiosamente le donne. Si schiera in favore del miglioramento dell'educazione dei cittadini, di modo che si potesse così giungere ad un maggior rispetto delle donne e alla formazione di figure femminili meno civettuole ma più consapevoli. Allontanatasi da Londra, anche per stare lontano da Fussli, si reca nella Parigi rivoluzionaria; qui entra in contatto con i girondini, intellettuali a favore dei diritti delle donne, con i quali predispone un progetto per l'istruzione popolare. Conosce Gilbert Imlay, un ufficiale dell'esercito americano, del quale si innamora e al quale darà  una figlia, Fanny. La relazione tra i due però è tempestosa, alla fine Imlay decide di lasciarla. Mary non prende bene l'abbandono e in preda ad una crisi depressiva tenta il suicidio.
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Mary Wollstonecraft fa ritorno in Inghilterra dove, nel gennaio del [[1796]], ritrova il filosofo e saggista anarchico [[William Godwin]], figura di spicco tra i letterati radicali, che aveva già  conosciuto nel [[1791]] e con il quale allora non s'era trovata in sintonia; nell'agosto dello stesso anno Mary comincia la stesura del romanzo ''L'oppressione della donna''.
Mary Wollstonecraft fa ritorno in Inghilterra dove, nel gennaio del [[1796]], ritrova il filosofo e saggista anarchico [[William Godwin]], figura di spicco tra i letterati radicali, che aveva già  conosciuto nel [[1791]] e con il quale allora non s'era trovata in sintonia; nell'agosto dello stesso anno Mary comincia la stesura del romanzo ''L'oppressione della donna''.


Tra i due inizia una relazione, Mary rimane incinta e solo allora decidono di sposarsi per mettere a tacere ai pettegolezzi che si levavano soprattutto contro Mary. Il fatto che i due si sposassero quando lei aspettava un bambino, scandalizzava certamente la società , ma non certo [[William Godwin| Godwin]], che nel suo ''Political Justice'' si era dichiarato favorevole all'abolizione dell'istituto matrimoniale.
Tra i due inizia una relazione, Mary rimane incinta e solo allora decidono di sposarsi per mettere a tacere ai pettegolezzi che si levavano soprattutto contro Mary. Il fatto che i due si sposassero quando lei aspettava un bambino, scandalizzava certamente la società, ma non certo [[William Godwin| Godwin]], che nel suo ''Political Justice'' si era dichiarato favorevole all'abolizione dell'istituto matrimoniale.


Dopo il matrimonio, celebrato il [[29 marzo]] [[1797]], i due vanno ad abitare in due case adiacenti, in modo da conservare ciascuno la propria indipendenza. Ma la loro unione dura pochi mesi: il [[30 agosto]] [[1797]] Mary Wollstonecraft dà  alla luce la sua seconda figlia: la futura scrittrice [[Mary Shelely]] (autrice del romanzo ''Frankenstein''). Le conseguenze del parto saranno però fatali alla madre, che muore il [[10 settembre]] seguente di setticemia.  
Dopo il matrimonio, celebrato il [[29 marzo]] [[1797]], i due vanno ad abitare in due case adiacenti, in modo da conservare ciascuno la propria indipendenza. Ma la loro unione dura pochi mesi: il [[30 agosto]] [[1797]] Mary Wollstonecraft dà  alla luce la sua seconda figlia: la futura scrittrice [[Mary Shelely]] (autrice del romanzo ''Frankenstein''). Le conseguenze del parto saranno però fatali alla madre, che muore il [[10 settembre]] seguente di setticemia.  
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