Traffico di droga: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - " d" con " d"
m (Sostituzione testo - " e" con " e")
m (Sostituzione testo - " d" con " d")
Riga 51: Riga 51:


:«La guerra alla droga è diventata il principale veicolo di militarizzazione dell'America Latina. Un veicolo finanziato e promosso dal governo degli Stati Uniti e alimentato da una combinazione di falsa morale, ipocrisia e molto timore profondo. La cosiddetta "guerra alla droga" è in realtà  una guerra contro le persone, soprattutto contro i giovani, le donne, i popoli indigeni e i dissidenti. La guerra alla droga è diventata la strada principale del Pentagono per occupare e controllare i paesi a spese di intere società  e molte, molte vite» (
:«La guerra alla droga è diventata il principale veicolo di militarizzazione dell'America Latina. Un veicolo finanziato e promosso dal governo degli Stati Uniti e alimentato da una combinazione di falsa morale, ipocrisia e molto timore profondo. La cosiddetta "guerra alla droga" è in realtà  una guerra contro le persone, soprattutto contro i giovani, le donne, i popoli indigeni e i dissidenti. La guerra alla droga è diventata la strada principale del Pentagono per occupare e controllare i paesi a spese di intere società  e molte, molte vite» (
Inutile sottolineare che dopo la guerra molti di questi paesi furono socialmente distrutti, Grenada, per esempio, divenne uno dei principali centri di riciclaggio dei narcodollari. «Anche il Nicaragua, dopo la vittoria di Washington nelle elezioni del 1990, è diventato un crocevia per la droga diretta verso il mercato americano». Stesso schema è stato utilizzato anche in Somalia, che ha subito diverse e violente ingerenze militari occidentali (guidate dagli USA), tra cui la fallimentare missione militare pseudo-umanitaria denominata ''Operazione Restore Hope'' ([[3 dicembre]] [[1992]]-[[4 maggio]] [[1993]]), «dove le milizie filo-statunitensi, in questi giorni, hanno sostenuto una battaglia contro le milizie "islamiche" per disputarsi il controllo dell'aeroporto di Dainile a Mogadiscio, e quindi del traffico di droga che passa per quell'aeroporto». <ref>[http://www.comidad.org/commentario2006/031commentario.html Articolo del Comidad]</ref>
Inutile sottolineare che dopo la guerra molti di questi paesi furono socialmente distrutti, Grenada, per esempio, divenne uno dei principali centri di riciclaggio dei narcodollari. «Anche il Nicaragua, dopo la vittoria di Washington nelle elezioni del 1990, è diventato un crocevia per la droga diretta verso il mercato americano». Stesso schema è stato utilizzato anche in Somalia, che ha subito diverse e violente ingerenze militari occidentali (guidate dagli USA), tra cui la fallimentare missione militare pseudo-umanitaria denominata ''Operazione Restore Hope'' ([[3 dicembre]] [[1992]]-[[4 maggio]] [[1993]]), «dove le milizie filo-statunitensi, in questi giorni, hanno sostenuto una battaglia contro le milizie "islamiche" per disputarsi il controllo dell'aeroporto di Dainile a Mogadiscio, e quindi del traffico di droga che passa per quell'aeroporto». <ref>[http://www.comidad.org/commentario2006/031commentario.html Articolo del Comidad]</ref>


Molto interessanti furono anche le dichiarazioni del pentito di mafia Francesco Marino Mannoia, il quale dichiarò ai giudici americani che Cosa Nostra utilizzava la base Nato di Sigonella per spedire ingenti quantitativi di eroina dalla Sicilia verso gli Stati Uniti. Secondo il pentito, «tra il [[1979]] ed il [[1980]] furono spedite diverse "partite" di eroina, raffinata dallo stesso Marino Mannoia per conto della "famiglia" di Santa Maria di Gesù, che faceva capo ai fratelli Stefano e Giovanni Bontade, e di altri boss, come Antonino Grado e Francesco Mafara.»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/18/dalla-base-nato-di-sigonella-la-mafia.html Dalla Base Nato di Sigonella la mafia spediva droga in USA]</ref>
Molto interessanti furono anche le dichiarazioni del pentito di mafia Francesco Marino Mannoia, il quale dichiarò ai giudici americani che Cosa Nostra utilizzava la base Nato di Sigonella per spedire ingenti quantitativi di eroina dalla Sicilia verso gli Stati Uniti. Secondo il pentito, «tra il [[1979]] ed il [[1980]] furono spedite diverse "partite" di eroina, raffinata dallo stesso Marino Mannoia per conto della "famiglia" di Santa Maria di Gesù, che faceva capo ai fratelli Stefano e Giovanni Bontade, e di altri boss, come Antonino Grado e Francesco Mafara.»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/18/dalla-base-nato-di-sigonella-la-mafia.html Dalla Base Nato di Sigonella la mafia spediva droga in USA]</ref>
66 506

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione