Maggio 1968: differenze tra le versioni

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In [[Italia]] preambolo della rivolta fu l'occupazione dell'università  di Roma ([[29 febbraio]]) e la Battaglia di Valle Giulia ([[1° marzo]]: gli studenti rispondono alla [[violenza]] della [[polizia]] con altrettanta [[violenza]]). Nel maggio del '68 tutte le università  italiane, tranne la Bocconi, erano occupate; nello stesso mese la contestazione esplose fuori dall'ambito universitario, coinvolgendo artisti (es. Giò Pomodoro, Arnaldo Pomodoro, Ernesto Treccani e Gianni Dova) e lavoratori. Durante il '68 si concretizzò l'unione di [[movimento operaio|lavoratori]] e studenti (a genova fu attiva una Lega degli operai degli studenti <ref>[http://www.nelvento.net/critica/lega1/index.htm Lega degli operai e degli studenti. Convocazione per l'approvazione dei 14 punti costitutivi]</ref>) su molte questioni del mondo del lavoro e della scuola, provocando nel Paese conflitti sempre più radicali e contribuendo a far assumere a tutta la protesta toni spiccatamente rivoluzionari. Gli studenti di Torino spiegarano con il seguente documento perchè fosse necessario unire studenti e operai contro [[capitalismo]] e [[autorità |autoritarismo]]:
In [[Italia]] preambolo della rivolta fu l'occupazione dell'università  di Roma ([[29 febbraio]]) e la Battaglia di Valle Giulia ([[1° marzo]]: gli studenti rispondono alla [[violenza]] della [[polizia]] con altrettanta [[violenza]]). Nel maggio del '68 tutte le università  italiane, tranne la Bocconi, erano occupate; nello stesso mese la contestazione esplose fuori dall'ambito universitario, coinvolgendo artisti (es. Giò Pomodoro, Arnaldo Pomodoro, Ernesto Treccani e Gianni Dova) e lavoratori. Durante il '68 si concretizzò l'unione di [[movimento operaio|lavoratori]] e studenti (a genova fu attiva una Lega degli operai degli studenti <ref>[http://www.nelvento.net/critica/lega1/index.htm Lega degli operai e degli studenti. Convocazione per l'approvazione dei 14 punti costitutivi]</ref>) su molte questioni del mondo del lavoro e della scuola, provocando nel Paese conflitti sempre più radicali e contribuendo a far assumere a tutta la protesta toni spiccatamente rivoluzionari. Gli studenti di Torino spiegarano con il seguente documento perchè fosse necessario unire studenti e operai contro [[capitalismo]] e [[autorità |autoritarismo]]:
: «Operai! L'autoritarismo e la discriminazione nelle scuole, lo sfruttamento nelle fabbriche, la divisione in classi della società  hanno una sola radice: il sistema capitalista. La polizia, quando caccia gli studenti dalle scuole e quando viene davanti alle fabbriche per danneggiare gli scioperi, fa sempre la stessa cosa: difende gli interessi dei padroni.
: «Operai! L'autoritarismo e la discriminazione nelle scuole, lo sfruttamento nelle fabbriche, la divisione in classi della società  hanno una sola radice: il sistema capitalista. La polizia, quando caccia gli studenti dalle scuole e quando viene davanti alle fabbriche per danneggiare gli scioperi, fa sempre la stessa cosa: difende gli interessi dei padroni.
:I padroni conservano il potere non solo comandando nelle fabbriche e sfruttando gli operai; conservano il potere anche attraverso una scuola in cui solo i ricchi possono andare avanti a prendersi i titoli di studio con cui diventeranno dirigenti. I figli di operai e dei contadini devono lavorare, non hanno soldi per i libri e per le ripetizioni, al massimo vengono inseriti negli istituti tecnici, e resteranno dei sottomessi. Inoltre la scuola è fatta in modo da insegnare la logica egoistica dello sfruttamento, dividendo gli studenti e mettendoli gli uni contro gli altri, così come il padrone fa con gli operai quando premia i crumiri. Questa scuola è una scuola di classe perché ci possono andare solo i ricchi e perché insegna una mentalità  di classe.
:I padroni conservano il potere non solo comandando nelle fabbriche e sfruttando gli operai; conservano il potere anche attraverso una scuola in cui solo i ricchi possono andare avanti a prendersi i titoli di studio con cui diventeranno dirigenti. I figli di operai e dei contadini devono lavorare, non hanno soldi per i libri e per le ripetizioni, al massimo vengono inseriti negli istituti tecnici, e resteranno dei sottomessi. Inoltre la scuola è fatta in modo da insegnare la logica egoistica dello sfruttamento, dividendo gli studenti e mettendoli gli uni contro gli altri, così come il padrone fa con gli operai quando premia i crumiri. Questa scuola è una scuola di classe perché ci possono andare solo i ricchi e perché insegna una mentalità  di classe.


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