Federazione Anarchica Italiana: differenze tra le versioni

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*Nel febbraio del [[1951]] alcuni militanti della FAI di tendenza comunista libertaria fuoriescono per costituire i GAAP ([[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]]), poi divenuti Federazione Comunista Libertaria ed infine, dopo una fusione con un gruppo di fuorisciti dal Partito Comunista Italiano (Azione Comunista), darà  vita a Lotta Comunista.  
*Nel febbraio del [[1951]] alcuni militanti della FAI di tendenza comunista libertaria fuoriescono per costituire i GAAP ([[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]]), poi divenuti Federazione Comunista Libertaria ed infine, dopo una fusione con un gruppo di fuorisciti dal Partito Comunista Italiano (Azione Comunista), darà  vita a Lotta Comunista.  
*Nel [[1965]], durante il [[Congresso di Carrara (1945)|Congresso di Carrara]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]) <ref name="carrara">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Pio_Turroni#Il_congresso_di_Carrara_del_1965 Congresso di Carrara (1965)]</ref>, alcuni anarchici, tra cui [[Pio Turroni]] e [[Aurelio Chessa]], per contrasti con il nuovo Patto Associativo, che prevedeva una "Commissione di Corrispondenza", e che secondo loro era troppo accentratore, escono dalla FAI costituendo i [[Gruppi di Iniziativa Anarchica]] (GIA). Questa organizzazione si scioglierà  con la fine del loro giornale "L'internazionale".
*Nel [[1965]], durante il [[Congresso di Carrara (1945)|Congresso di Carrara]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]) <ref name="carrara">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Pio_Turroni#Il_congresso_di_Carrara_del_1965 Congresso di Carrara (1965)]</ref>, alcuni anarchici, tra cui [[Pio Turroni]] e [[Aurelio Chessa]], per contrasti con il nuovo Patto Associativo, che prevedeva una "Commissione di Corrispondenza", e che secondo loro era troppo accentratore, escono dalla FAI costituendo i [[Gruppi di Iniziativa Anarchica]] (GIA). Questa organizzazione si scioglierà  con la fine del loro giornale "L'internazionale".
*Nel [[1973]] fuoriescono dalla FAI i gruppi comunisti anarchici di tendenza [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici| piattaformista]]. Questi gruppi daranno vita alla Federazione Comunista Libertaria, che si scioglierà  due anni dopo, dando vita (insieme a gruppi provenienti dal Manifesto e da Potere Operaio) all'Autonomia Operaia. Diversi militanti della FCL, insoddisfatti della scelta "comunista", rientreranno nella FAI.
*Nel [[1973]] fuoriescono dalla FAI i gruppi comunisti anarchici di tendenza [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici| piattaformista]]. Questi gruppi daranno vita alla Federazione Comunista Libertaria, che si scioglierà  due anni dopo, dando vita (insieme a gruppi provenienti dal Manifesto e da Potere Operaio) all'Autonomia Operaia. Diversi militanti della FCL, insoddisfatti della scelta "comunista", rientreranno nella FAI.


*Nel [[1988]], alcuni degli anarchici del gruppo pisano della [[Federazione anarchica pisana|FAP]] (nel [[1983]] assunse il nome di  in '''Gruppo comunista anarchico [[Ugo Rindi]]''' e nel [[1985]] quello definitivo di [[Federazione comunista anarchica pisana]]), fanno rientro nella FAI.
*Nel [[1988]], alcuni degli anarchici del gruppo pisano della [[Federazione anarchica pisana|FAP]] (nel [[1983]] assunse il nome di  in '''Gruppo comunista anarchico [[Ugo Rindi]]''' e nel [[1985]] quello definitivo di [[Federazione comunista anarchica pisana]]), fanno rientro nella FAI.
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Attualmente gli aderenti si riconoscono nel "[http://www.federazioneanarchica.org/archivio/patto.html Patto Associativo] "che regola la vita della federazione e nel "[[Il programma anarchico (di Errico Malatesta)|Programma Anarchico]]" che ne sintetizza il progetto politico.
Attualmente gli aderenti si riconoscono nel "[http://www.federazioneanarchica.org/archivio/patto.html Patto Associativo] "che regola la vita della federazione e nel "[[Il programma anarchico (di Errico Malatesta)|Programma Anarchico]]" che ne sintetizza il progetto politico.


Il settimanale «[[Umanità  Nova]]», che nasce nel '20 come quotidiano ufficiale (in alcune zone la sua tiratura superava quella de «l'Avanti!») dell'[[Unione Anarchica Italiana]], fu fondato da [[Errico Malatesta]] e si avvalse dell'attivismo di [[Gigi Damiani]], [[Corrado Quaglino]], [[Carlo Frigerio]] e [[Nella Giacomelli]] (a lei si deve probabilmente l'idea del titolo del giornale). Durante il periodo fascista Umanità  Nova uscì saltuariamente in maniera clandestina. Dal dopoguerra il giornale esce regolarmente come settimanale. Tra i numerosissimi collaboratori di «Umanità  Nova» possono essere ricordati [[Errico Malatesta]] (fondatore), [[Luigi Fabbri]], [[Armando Borghi]] e [[Camillo Berneri]].
Il settimanale «[[Umanità  Nova]]», che nasce nel '20 come quotidiano ufficiale (in alcune zone la sua tiratura superava quella de «l'Avanti!») dell'[[Unione Anarchica Italiana]], fu fondato da [[Errico Malatesta]] e si avvalse dell'attivismo di [[Gigi Damiani]], [[Corrado Quaglino]], [[Carlo Frigerio]] e [[Nella Giacomelli]] (a lei si deve probabilmente l'idea del titolo del giornale). Durante il periodo fascista Umanità  Nova uscì saltuariamente in maniera clandestina. Dal dopoguerra il giornale esce regolarmente come settimanale. Tra i numerosissimi collaboratori di «Umanità  Nova» possono essere ricordati [[Errico Malatesta]] (fondatore), [[Luigi Fabbri]], [[Armando Borghi]] e [[Camillo Berneri]].


La FAI è dotata di un Archivio Storico, inizialmente collocato a Pisa presso la [[Biblioteca “Franco Serantini”]], poi nel [[1988]] trasferitosi ad Imola (via Fratelli Bandiera 19). Nel tempo l'Archivio si è arricchito di svariati documenti prodotti da organizzazioni locali, nazionali e da singoli militanti. L'Archivio Storico della FAI è dotato anche di un apposito [http://www.asfai.info/ sito web].
La FAI è dotata di un Archivio Storico, inizialmente collocato a Pisa presso la [[Biblioteca “Franco Serantini”]], poi nel [[1988]] trasferitosi ad Imola (via Fratelli Bandiera 19). Nel tempo l'Archivio si è arricchito di svariati documenti prodotti da organizzazioni locali, nazionali e da singoli militanti. L'Archivio Storico della FAI è dotato anche di un apposito [http://www.asfai.info/ sito web].
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