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L'anno seguente, ''Lo sciopero di massa'' di [[Rosa Luxemburg]], analizzò le vicende russe a partire dalle sommosse ingenerate dallo sciopero generale, da lei chiamato sciopero di massa e definito «un fenomeno storico che in un certo momento emerge dalle condizioni sociali con la forza della necessità storica».<ref>[http://it.internationalism.org/node/630 Note sullo sciopero di massa]</ref> | L'anno seguente, ''Lo sciopero di massa'' di [[Rosa Luxemburg]], analizzò le vicende russe a partire dalle sommosse ingenerate dallo sciopero generale, da lei chiamato sciopero di massa e definito «un fenomeno storico che in un certo momento emerge dalle condizioni sociali con la forza della necessità storica».<ref>[http://it.internationalism.org/node/630 Note sullo sciopero di massa]</ref> | ||
Sempre nel [[1906]], durante il [[Congresso di Amiens]], organizzato dalla [[CGT]] francese, la questione “sciopero generale” fu nuovamente affrontata con grande vigore dagli ambienti sindacalisti rivoluzionari. Stessa situazione si ripetè durante il [[Congresso di Amsterdam (1907)]], in cui si sviluppò una interessante dibattito tra l'italiano [[Malatesta]] | Sempre nel [[1906]], durante il [[Congresso di Amiens]], organizzato dalla [[CGT]] francese, la questione “sciopero generale” fu nuovamente affrontata con grande vigore dagli ambienti sindacalisti rivoluzionari. Stessa situazione si ripetè durante il [[Congresso di Amsterdam (1907)]], in cui si sviluppò una interessante dibattito tra l'italiano [[Malatesta]] e il francese [[Pierre Monatte]] <ref name="Malatesta">''Il sindacalismo al congresso anarchico di Amsterdam'' articolo di [[Errico Malatesta]] [http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/rivoluzione_e_lotta_quotidiana/pdf/rivolu_p.pdf] (paragrafo 3.1.a)</ref>. | ||
Nel [[1908]], il saggio di [[Georges Sorel]] ''Considerazioni sulla violenza'', ebbe una vasta eco in tutto il [[movimento operaio]]. Secondo Sorel, il [[proletariato]] non ha bisogno di guide, anzi esso è capacissimo attraverso l'auto-organizzazione e l'[[azione diretta]] di prendersi in mano il proprio destino rivoluzionario. | Nel [[1908]], il saggio di [[Georges Sorel]] ''Considerazioni sulla violenza'', ebbe una vasta eco in tutto il [[movimento operaio]]. Secondo Sorel, il [[proletariato]] non ha bisogno di guide, anzi esso è capacissimo attraverso l'auto-organizzazione e l'[[azione diretta]] di prendersi in mano il proprio destino rivoluzionario. |