Insurrezione anarchica del gennaio 1933 (Spagna): differenze tra le versioni

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Nel gennaio del [[1933]], proprio con l'intento di denunciare il fallimento della Seconda Repubblica e la povertà  di buona parte della società  spagnola, alcuni spezzoni della [[CNT spagnola|CNT]] diedero vita all'insurrezione con l'intento di produrre un contagio rivoluzionario che potesse poi sfociare nella [[rivoluzione spagnola|rivoluzione sociale in Spagna]].  
Nel gennaio del [[1933]], proprio con l'intento di denunciare il fallimento della Seconda Repubblica e la povertà  di buona parte della società  spagnola, alcuni spezzoni della [[CNT spagnola|CNT]] diedero vita all'insurrezione con l'intento di produrre un contagio rivoluzionario che potesse poi sfociare nella [[rivoluzione spagnola|rivoluzione sociale in Spagna]].  


Durante la sessione di un convegno regionale della [[CNT spagnola|CNT]] tenutosi il [[1° dicembre]] [[1932]] a Madrid, il sindacato ferrovieri chiese supporto per uno [[sciopero generale]] con lo scopo di rivendicare aumenti salariali. Molti membri ritenevano che lo sciopero sarebbe stato un fallimento, ma il Comitato Regionale di Difesa della Catalogna accettò l'idea proposta da [[Juan García Oliver]] che vedeva nello sciopero una palestra rivoluzionaria consistente in un'azione insurrezionale volta ad impedire il consolidamento della repubblica borghese. La data scelta fu quella dell'[[8 gennaio]] [[1933]].<ref name="cedema">Casanova, Julián (1997). ''De la calle al frente. El anarcosindicalismo en España (1931-1936)''. Barcelona: Crítica. pp. 108-114</ref>
Durante la sessione di un convegno regionale della [[CNT spagnola|CNT]] tenutosi il [[1° dicembre]] [[1932]] a Madrid, il sindacato ferrovieri chiese supporto per uno [[sciopero generale]] con lo scopo di rivendicare aumenti salariali. Molti membri ritenevano che lo sciopero sarebbe stato un fallimento, ma il Comitato Regionale di Difesa della Catalogna accettò l'idea proposta da [[Juan García Oliver]] che vedeva nello sciopero una palestra rivoluzionaria consistente in un'azione insurrezionale volta ad impedire il consolidamento della repubblica borghese. La data scelta fu quella dell'[[8 gennaio]] [[1933]].<ref name="cedema">Casanova, Julián (1997). ''De la calle al frente. El anarcosindicalismo en España (1931-1936)''. Barcelona: Crítica. pp. 108-114</ref>


La rivolta iniziò il [[1° gennaio]], quando dalle 19:00 alle 21:00 a Felguera (sede della [[CNT spagnola|CNT]] delle Asturie) furono fatti esplodere diversi ordigni. Contemporaneamente, a Siviglia, si registrarono numerose rivolte di strada che sfociarono in irruzioni in vari negozi e locali della città . A Real de la Jara alcuni agitatori diedero fuoco alla [[Chiesa|chiesa]] locale. A Lérida ci furono scontri, a Pedro Muñoz saccheggi vari e la proclamazione da parte di alcuni sindacalisti dell'instaurazione del [[comunismo libertario]]. Il [[2 gennaio]], la Guardia Civil di Barcellona scoprì un deposito di bombe attribuito alla stessa organizzazione. Il [[3 gennaio|3]] un altro arsenale di esplosivi fu scoperto a Barcellona; il [[5 gennaio|5]] altre esplosioni a Felguera e Gijon, sciopero dei tipografi a Valencia, ecc.
La rivolta iniziò il [[1° gennaio]], quando dalle 19:00 alle 21:00 a Felguera (sede della [[CNT spagnola|CNT]] delle Asturie) furono fatti esplodere diversi ordigni. Contemporaneamente, a Siviglia, si registrarono numerose rivolte di strada che sfociarono in irruzioni in vari negozi e locali della città . A Real de la Jara alcuni agitatori diedero fuoco alla [[Chiesa|chiesa]] locale. A Lérida ci furono scontri, a Pedro Muñoz saccheggi vari e la proclamazione da parte di alcuni sindacalisti dell'instaurazione del [[comunismo libertario]]. Il [[2 gennaio]], la Guardia Civil di Barcellona scoprì un deposito di bombe attribuito alla stessa organizzazione. Il [[3 gennaio|3]] un altro arsenale di esplosivi fu scoperto a Barcellona; il [[5 gennaio|5]] altre esplosioni a Felguera e Gijon, sciopero dei tipografi a Valencia, ecc.
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