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Da Zic del marzo 2014: "Oggi 1 marzo Giornata Mondiale del Rifugiato e del Richiedente Asilo abbiamo occupato lo stabile, vuoto, di via XXI Aprile di proprietà dell'azienda sanitaria locale, quindi pubblico meglio conosciuto, da molti cittadini bolognesi che li si curavano i denti, come “il Beretta”. La giornata mondiale dei migranti viene ancora celebrata tra crisi economica, dignità e diritti calpestati alla luce di quanto visto nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Lampedusa e dei morti nel mare mediterraneo ormai diventato un vero cimitero umano. Per questo abbiamo deciso di nominare l'Occupazione” CENTRO DI ACCOGLIENZA AUTOGESTITO LAMPEDUSA”. Questa nostra azione è la risposta concreta e reale ad una esigenza reale e concreta cioè quella che vede centinaia di profughi, richiedenti asilo e migranti defraudati del diritto alla casa e del diritto ad una vita dignitosa sul territorio italiano ed europeo. | Da Zic del marzo 2014: "Oggi 1 marzo Giornata Mondiale del Rifugiato e del Richiedente Asilo abbiamo occupato lo stabile, vuoto, di via XXI Aprile di proprietà dell'azienda sanitaria locale, quindi pubblico meglio conosciuto, da molti cittadini bolognesi che li si curavano i denti, come “il Beretta”. La giornata mondiale dei migranti viene ancora celebrata tra crisi economica, dignità e diritti calpestati alla luce di quanto visto nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Lampedusa e dei morti nel mare mediterraneo ormai diventato un vero cimitero umano. Per questo abbiamo deciso di nominare l'Occupazione” CENTRO DI ACCOGLIENZA AUTOGESTITO LAMPEDUSA”. Questa nostra azione è la risposta concreta e reale ad una esigenza reale e concreta cioè quella che vede centinaia di profughi, richiedenti asilo e migranti defraudati del diritto alla casa e del diritto ad una vita dignitosa sul territorio italiano ed europeo. | ||
Nei mesi scorsi abbiamo assistito agli ipocriti piagnistei di istituzioni e associazioni sui morti di Lampedusa. Queste istituzioni e queste lobby di giorno piangono e di notte, quando tutto torna nel dimenticatoio, speculano sulla pelle dei migranti e di coloro che scappano da guerre e fame molte volte generate da gli stessi Stati che dovrebbero accoglierli e renderli cittadini. Noi non stiamo con le mani aperte a chiedere carità o a spartirci le briciole che vengono da gli appalti , dai fondi europei e dagli sprar che lo stato fà cadere dal tavolo, noi rispondiamo ad un'esigenza primaria come quella della casa che è la base per la dignita di ogni persona. | Nei mesi scorsi abbiamo assistito agli ipocriti piagnistei di istituzioni e associazioni sui morti di Lampedusa. Queste istituzioni e queste lobby di giorno piangono e di notte, quando tutto torna nel dimenticatoio, speculano sulla pelle dei migranti e di coloro che scappano da guerre e fame molte volte generate da gli stessi Stati che dovrebbero accoglierli e renderli cittadini. Noi non stiamo con le mani aperte a chiedere carità o a spartirci le briciole che vengono da gli appalti, dai fondi europei e dagli sprar che lo stato fà cadere dal tavolo, noi rispondiamo ad un'esigenza primaria come quella della casa che è la base per la dignita di ogni persona. | ||
In questa ottica abbiamo occupato, per la seconda volta, una stabile lasciato a marcire, per altri due anni, dopo che lo abbiamo abitato e avevamo proposto l'autogestione con gruppi di famiglie sfrattate da case private che non vedevano nessuna soluzione da parte delle istituzioni. Siamo di nuovo qui, non siamo polvere che potete nascondere sotto il tappeto vogliamo i nostri diritti, sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle Carte internazionali che l'Italia ogni giorno disattende, e lotteremo fino ad ottenerli. | In questa ottica abbiamo occupato, per la seconda volta, una stabile lasciato a marcire, per altri due anni, dopo che lo abbiamo abitato e avevamo proposto l'autogestione con gruppi di famiglie sfrattate da case private che non vedevano nessuna soluzione da parte delle istituzioni. Siamo di nuovo qui, non siamo polvere che potete nascondere sotto il tappeto vogliamo i nostri diritti, sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle Carte internazionali che l'Italia ogni giorno disattende, e lotteremo fino ad ottenerli. | ||
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=== Occupazione abitativa Via Irnerio === | === Occupazione abitativa Via Irnerio === | ||
Dal volantino di rivendicazione dell'occupazione: "stamattina come Sindacato Asia/USB di Bologna insieme a decine di famiglie sfrattate dalla crisi e abbandonate dalle istituzioni e appoggiati dall'intera Federazione dell'Unione Sindacale di Base abbiamo occupato lo stabile abbandonato di via Irnerio. Stabile destinato ,come al solito , all'incuria o alla speculazione immobiliare dei solito noti. | Dal volantino di rivendicazione dell'occupazione: "stamattina come Sindacato Asia/USB di Bologna insieme a decine di famiglie sfrattate dalla crisi e abbandonate dalle istituzioni e appoggiati dall'intera Federazione dell'Unione Sindacale di Base abbiamo occupato lo stabile abbandonato di via Irnerio. Stabile destinato ,come al solito, all'incuria o alla speculazione immobiliare dei solito noti. | ||
Dopo incontri inconcludenti con le istituzioni ormai nude ed avvilentemente immobili e totalmente incapaci di proporre soluzioni abitative, che non sia il solito dormitorio ormai esplodente o la strada con qualche soldo in tasca elargito come elemosina dai vari assistenti sociali,ci siamo riappropriati di proprietà pubblica sfitta per dare soluzione abitativa a donne, bambini e uomini sfrattati oggi e non nei tempi che la burocrazia vorrebbe imporre per ribadire ,una volta di più, di come è necessariamente urgente che le istituzioni si facciano politicamente carico di una Moratoria per il blocco immediato degli sfratti per morosità . | Dopo incontri inconcludenti con le istituzioni ormai nude ed avvilentemente immobili e totalmente incapaci di proporre soluzioni abitative, che non sia il solito dormitorio ormai esplodente o la strada con qualche soldo in tasca elargito come elemosina dai vari assistenti sociali,ci siamo riappropriati di proprietà pubblica sfitta per dare soluzione abitativa a donne, bambini e uomini sfrattati oggi e non nei tempi che la burocrazia vorrebbe imporre per ribadire ,una volta di più, di come è necessariamente urgente che le istituzioni si facciano politicamente carico di una Moratoria per il blocco immediato degli sfratti per morosità . | ||
Crediamo ancora nella forza del dialogo, crediamo nella politica- sindacale vera, ed è per questo che chiediamo l'ennesimo incontro tra la nostra Associazione Sindacale e le Istituzioni che dovrebbero occuparsi del diritto alla casa di , come hanno potuto osservare nella manifestazione del 18 e 19 a Roma, migliaia di “Cittadini Abitanti”. | Crediamo ancora nella forza del dialogo, crediamo nella politica- sindacale vera, ed è per questo che chiediamo l'ennesimo incontro tra la nostra Associazione Sindacale e le Istituzioni che dovrebbero occuparsi del diritto alla casa di, come hanno potuto osservare nella manifestazione del 18 e 19 a Roma, migliaia di “Cittadini Abitanti”. | ||
AS.I.A /USB Bologna | AS.I.A /USB Bologna | ||
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===Ex Mercato 24 (XM24)=== | ===Ex Mercato 24 (XM24)=== | ||
Nel luglio del [[2000]], sull'onda della protesta contro il vertice [[OCSE]], nacque in via Ranzani l'esperienza ''Contropiani'' (e della "Libera università Contropiani"), legata al movimento antiglobalizzazione e che sarà una delle realtà costituenti il ''Bologna Social Forum''. Nel [[2002]] l'amministrazione comunale guidata da Guazzaloca decise di togliere lo spazio a ''Contropiani'' e concesse l'utilizzo dell'ex mercato ortofrutticolo in via Fioravanti, che prese il nome di ''Ex Mercato 24'', comunemente abbreviato ''XM24''<ref>[http://isole.ecn.org/xm24/article/28/xm24 Cos'è l'XM24], dal sito web dell'XM24, consultato il 25-2-2008</ref>. | Nel luglio del [[2000]], sull'onda della protesta contro il vertice [[OCSE]], nacque in via Ranzani l'esperienza ''Contropiani'' (e della "Libera università Contropiani"), legata al movimento antiglobalizzazione e che sarà una delle realtà costituenti il ''Bologna Social Forum''. Nel [[2002]] l'amministrazione comunale guidata da Guazzaloca decise di togliere lo spazio a ''Contropiani'' e concesse l'utilizzo dell'ex mercato ortofrutticolo in via Fioravanti, che prese il nome di ''Ex Mercato 24'', comunemente abbreviato ''XM24''<ref>[http://isole.ecn.org/xm24/article/28/xm24 Cos'è l'XM24], dal sito web dell'XM24, consultato il 25-2-2008</ref>. | ||
Numerose le realtà associative e le iniziative che "abitano" gli spazi del XM24 oltre a ''Contropiani'': la "''Ciclofficina Ampioraggio''", l'associazione di giardinaggio critico "''Critical garden - Crepe urbane''", le gallerie artistiche "''Da Marisa gallery''" e "''Wernice''" , il collettivo musicale "''Frigotecniche''", il collettivo per il diritto alla case e le occupazioni a scopo abitativo "''Habit_Azione''", il progetto di controinformazione "''Inf0SHoCK''", un mercatino biologico settimanale, la [[banca del tempo]] "''MOMO''", il collettivo queer "''frangettestreme''", il [[sound system]] "''Onde Bastarde''", l'"''Osservatorio America Latina''", una palestra, la [[camera oscura]] pubblica "''Reflecsa''", il collettivo per il recupero alimentare "''RobinFood''", la sala cinematografica "Salavisioni", una scuola di lingue ed una di italiano con migranti, la mediateca "Visual Space", il media-attivismo di "''Teleimmagini''", un internet point e il "''Coordinamento migranti Bologna''". | Numerose le realtà associative e le iniziative che "abitano" gli spazi del XM24 oltre a ''Contropiani'': la "''Ciclofficina Ampioraggio''", l'associazione di giardinaggio critico "''Critical garden - Crepe urbane''", le gallerie artistiche "''Da Marisa gallery''" e "''Wernice''", il collettivo musicale "''Frigotecniche''", il collettivo per il diritto alla case e le occupazioni a scopo abitativo "''Habit_Azione''", il progetto di controinformazione "''Inf0SHoCK''", un mercatino biologico settimanale, la [[banca del tempo]] "''MOMO''", il collettivo queer "''frangettestreme''", il [[sound system]] "''Onde Bastarde''", l'"''Osservatorio America Latina''", una palestra, la [[camera oscura]] pubblica "''Reflecsa''", il collettivo per il recupero alimentare "''RobinFood''", la sala cinematografica "Salavisioni", una scuola di lingue ed una di italiano con migranti, la mediateca "Visual Space", il media-attivismo di "''Teleimmagini''", un internet point e il "''Coordinamento migranti Bologna''". | ||
Dal [[2005]] la nuova amministrazione comunale guidata da Cofferati dichiara che la convenzione per l'assegnazione dello spazio all'XM24 è solo un'assegnazione temporanea del 2002 e non un regolare contratto<ref>''Bologna: Cofferati, Nessun Contratto Tra Comune e Centro Sociale Xm24'', AdnKronos, 20-7-2006</ref>, e profila la chiusura del centro sociale per far spazio alla costruzione di nuovi edifici. Nel febbraio 2008 il comune ha dichiarato che i locali in cui si trova Xm24 non saranno demoliti, quindi, probabilmente, il c.s.a. potrà continuare la sua esistenza. | Dal [[2005]] la nuova amministrazione comunale guidata da Cofferati dichiara che la convenzione per l'assegnazione dello spazio all'XM24 è solo un'assegnazione temporanea del 2002 e non un regolare contratto<ref>''Bologna: Cofferati, Nessun Contratto Tra Comune e Centro Sociale Xm24'', AdnKronos, 20-7-2006</ref>, e profila la chiusura del centro sociale per far spazio alla costruzione di nuovi edifici. Nel febbraio 2008 il comune ha dichiarato che i locali in cui si trova Xm24 non saranno demoliti, quindi, probabilmente, il c.s.a. potrà continuare la sua esistenza. | ||
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Dal volantino del 1 novembre 2014 | Dal volantino del 1 novembre 2014 | ||
"Come lavoratori dell'Unione Sindacale di Parma, insieme all'Ateneo Libertario, al Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI e all'Archivio- Biblioteca Furlotti, abbiamo restituito alla città uno spazio che da anni era chiuso e in stato di abbandono. Abbiamo dovuto occupare perché da anni per tempistiche burocratiche la trattativa col Comune per ottenere una sede per l'Unione Sindacale Italiana, che ci spetta come restituzione del patrimonio storico distrutto dal fascismo, non vedeva alcun spiraglio. Infatti, non tutti sanno che il famoso sciopero agrario del 1908, le Barricate Antifasciste, le dure lotte di inizio '900 furono organizzate non dalla CGIL (che invece le osteggiò) ma dalla Camera del Lavoro di Parma, che aderì all'USI. E questa grande esperienza fu distrutta dal fascismo. Ci rendiamo disponibili, fin da ora, a proporre un progetto di autorecupero dello stabile abbandonato. Negli ultimi tempi, quindi, non solo la nostra attività era di fatto ostacolata, ma tutto il nostro vasto materiale archivistico e librario (definito di “importante rilevanza storica”) stava rovinandosi ed era impedita la libera fruizione a tutti gli interessati. In questo spazio noi intendiamo continuare non solo l'attività che da anni con buoni riscontri stiamo facendo, ma anche far partire con nuovo slancio altri progetti. Troveranno spazio: lo Sportello Sindacale di Lotta Autogestito; l'Archivio/biblioteca “Gianni Furlotti”; una sede locale dell'Associazione contro gli Abusi in Divisa; il progetto “Liberi Libri” con la presentazione mensile di testi di carattere sociale e culturale; un punto di distribuzione di stampa libertaria e tutto quanto l'Assemblea deciderà . Noi riteniamo che sia sempre più necessaria l'apertura di uno spazio libertario in città , nel quale diffondere cultura non omologata e poter sostenere quei lavoratori che ricercano un modo più diretto di autorganizzazione. Liberare spazi di autogestione è una necessità . Usi-Parma, Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI , Ateneo Libertario, Archivio-Biblioteca Gianni | "Come lavoratori dell'Unione Sindacale di Parma, insieme all'Ateneo Libertario, al Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI e all'Archivio- Biblioteca Furlotti, abbiamo restituito alla città uno spazio che da anni era chiuso e in stato di abbandono. Abbiamo dovuto occupare perché da anni per tempistiche burocratiche la trattativa col Comune per ottenere una sede per l'Unione Sindacale Italiana, che ci spetta come restituzione del patrimonio storico distrutto dal fascismo, non vedeva alcun spiraglio. Infatti, non tutti sanno che il famoso sciopero agrario del 1908, le Barricate Antifasciste, le dure lotte di inizio '900 furono organizzate non dalla CGIL (che invece le osteggiò) ma dalla Camera del Lavoro di Parma, che aderì all'USI. E questa grande esperienza fu distrutta dal fascismo. Ci rendiamo disponibili, fin da ora, a proporre un progetto di autorecupero dello stabile abbandonato. Negli ultimi tempi, quindi, non solo la nostra attività era di fatto ostacolata, ma tutto il nostro vasto materiale archivistico e librario (definito di “importante rilevanza storica”) stava rovinandosi ed era impedita la libera fruizione a tutti gli interessati. In questo spazio noi intendiamo continuare non solo l'attività che da anni con buoni riscontri stiamo facendo, ma anche far partire con nuovo slancio altri progetti. Troveranno spazio: lo Sportello Sindacale di Lotta Autogestito; l'Archivio/biblioteca “Gianni Furlotti”; una sede locale dell'Associazione contro gli Abusi in Divisa; il progetto “Liberi Libri” con la presentazione mensile di testi di carattere sociale e culturale; un punto di distribuzione di stampa libertaria e tutto quanto l'Assemblea deciderà . Noi riteniamo che sia sempre più necessaria l'apertura di uno spazio libertario in città , nel quale diffondere cultura non omologata e poter sostenere quei lavoratori che ricercano un modo più diretto di autorganizzazione. Liberare spazi di autogestione è una necessità . Usi-Parma, Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI, Ateneo Libertario, Archivio-Biblioteca Gianni | ||
===La Realidad [SGOMBERATO]=== | ===La Realidad [SGOMBERATO]=== | ||
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===CSA Spartaco=== | ===CSA Spartaco=== | ||
Dal sito: "Spartaco è un Centro Sociale Autogestito. È uno spazio fisico in cui si catalizzano le energie e i progetti di tante persone (anche molto diverse tra loro) che hanno deciso di scegliere una via alternativa per comunicare e agire e per sperimentare una socializzazione nuova e diversa. Una socializzazione orizzontale, senza gerarchie, ma comunitaria, paritaria. Spartaco è un posto dove la logica “cliente-gestore” viene totalmente abolita, dove ogni singolo è responsabile del posto,e,insieme agli altri, contribuisce a renderlo più ricco e più vivo. Non ci sono “gestori” appunto ma individualità che vogliono partecipare, investire energie, mettersi in gioco in prima persona. Ognuno e'chiamato a sentirsi parte attiva del centro, bevendo una birra il sabato sera ma anche prendendo in mano martello e trapano quando ci sono lavori da fare o nuove cose da costruire. Questa è l'autogestione. Avere la consapevolezza che non si ha bisogno di comprare,pagare,aspettare che qualcuno faccia al nostro posto,ma che se si vuole si può fare tutto in autonomia col minimo della spesa e del consumo. Tutti i laboratori e le strutture che sono all'interno dello Spartaco sono state autocostruite e interamente autoprodotte a cominciare dal palco in legno, alla rampa di skate, alla camera oscura, alla serigrafia. Ognuno mette a disposizione degli altri le proprie competenze e c'e'un continuo scambio e un continuo operare per la crescita del centro. Non certo per guadagno, non per attirare clienti, non per propaganda di partito. Tutto il lavoro compiuto in questo anno è nato dalla voglia di condivisione, dal bisogno di uno spazio diverso e piu'libero. In un mondo in cui ci si sente sempre più soli, dove vige la logica del “produci-consuma-crepa” , dove i media e lo stato controllano con le loro telecamere ogni nostro movimento e dove il nuovo fascismo si chiama “sicurezza” lo Spartaco propone invece un diverso modo di vivere, adottando come fondamentali linee comuni l'antifascismo, l'autogestione, l'ateismo, il veganesimo. Tutte pratiche che vengono vissute nella quotidianità e fanno di Spartaco un posto vivo, apartitico pur essendo politico, ricco di iniziative e autentico spazio sociale senza scopi di lucro o fini commerciali. Dove le idee non il denaro sono veicolo di scambio, dove la porta è sempre aperta, dove è bandita ogni forma di controllo sociale. Un posto senza capi ne segretari, in cui si decide insieme ed in completa autonomia. Dove oltre alla teoria le cose si mettono in pratica ,perché, se la teoria non diventa pratica, tutto è destinato a fallire." | Dal sito: "Spartaco è un Centro Sociale Autogestito. È uno spazio fisico in cui si catalizzano le energie e i progetti di tante persone (anche molto diverse tra loro) che hanno deciso di scegliere una via alternativa per comunicare e agire e per sperimentare una socializzazione nuova e diversa. Una socializzazione orizzontale, senza gerarchie, ma comunitaria, paritaria. Spartaco è un posto dove la logica “cliente-gestore” viene totalmente abolita, dove ogni singolo è responsabile del posto,e,insieme agli altri, contribuisce a renderlo più ricco e più vivo. Non ci sono “gestori” appunto ma individualità che vogliono partecipare, investire energie, mettersi in gioco in prima persona. Ognuno e'chiamato a sentirsi parte attiva del centro, bevendo una birra il sabato sera ma anche prendendo in mano martello e trapano quando ci sono lavori da fare o nuove cose da costruire. Questa è l'autogestione. Avere la consapevolezza che non si ha bisogno di comprare,pagare,aspettare che qualcuno faccia al nostro posto,ma che se si vuole si può fare tutto in autonomia col minimo della spesa e del consumo. Tutti i laboratori e le strutture che sono all'interno dello Spartaco sono state autocostruite e interamente autoprodotte a cominciare dal palco in legno, alla rampa di skate, alla camera oscura, alla serigrafia. Ognuno mette a disposizione degli altri le proprie competenze e c'e'un continuo scambio e un continuo operare per la crescita del centro. Non certo per guadagno, non per attirare clienti, non per propaganda di partito. Tutto il lavoro compiuto in questo anno è nato dalla voglia di condivisione, dal bisogno di uno spazio diverso e piu'libero. In un mondo in cui ci si sente sempre più soli, dove vige la logica del “produci-consuma-crepa”, dove i media e lo stato controllano con le loro telecamere ogni nostro movimento e dove il nuovo fascismo si chiama “sicurezza” lo Spartaco propone invece un diverso modo di vivere, adottando come fondamentali linee comuni l'antifascismo, l'autogestione, l'ateismo, il veganesimo. Tutte pratiche che vengono vissute nella quotidianità e fanno di Spartaco un posto vivo, apartitico pur essendo politico, ricco di iniziative e autentico spazio sociale senza scopi di lucro o fini commerciali. Dove le idee non il denaro sono veicolo di scambio, dove la porta è sempre aperta, dove è bandita ogni forma di controllo sociale. Un posto senza capi ne segretari, in cui si decide insieme ed in completa autonomia. Dove oltre alla teoria le cose si mettono in pratica ,perché, se la teoria non diventa pratica, tutto è destinato a fallire." | ||
===Etna 3 (Cervia)=== | ===Etna 3 (Cervia)=== |