Tintino Rasi: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Nessun cambiamento nella dimensione ,  01:18, 24 mar 2019
m
Sostituzione testo - "…" con "..."
m (Sostituzione testo - " : " con ": ")
m (Sostituzione testo - "…" con "...")
Riga 89: Riga 89:
*«Il Commento», Londra, 10.9.1924/26 novembre 1924 (6 numeri), quindicinale (?), gerente Vittorio Taborelli redattore responsabile, pagine 4, colonne 4. (Pubblicazione di propaganda e di polemica antifascista, di cui figurò redattore l'anarchico comasco Vittorio Taborelli (1885-1966), un militante segnalatosi particolarmente durante il biennio rosso ed emigrato in Inghilterra intorno alla metà  del 1920, che in ogni modo deve esserne considerato, con certezza, il più diretto ispiratore. Il foglio contiene costanti esortazioni a non subire passivamente i soprusi fascisti; e l'incitamento a reagirvi, piuttosto, con metodi di pari violenza. In particolare, "Gold o'Bay" (Tintino Rasi) che nei due numeri consultati vi ha firmato i numeri di fondo, reclamava apertamente "il nostro imprescrittibile diritto a difenderci e ad uccidere", nessun'altra risposta essendo più possibile dare ai crimini fascisti. "È ora di fare intendere coi fatti persuasivi che non ci adattiamo ad essere presi per uno sciame di leprotti inseguiti dal moschetto o dal pugnale del cacciatore teschiato al quale dobbiamo rendere grazie ed essere grati se scampiamo dai suoi colpi o se ci lascia breve tregua involontaria. Perché questa è la nostra umiliante e tremenda condizione da oltre tre anni ad oggi. Noi siamo cacciati come la selvaggina. E per uscirne non c'è che una via. Alla caccia all'uomo dei fascisti, deve rispondere la caccia all'uomo delle vittime" dall'articolo "L'Orda dei Fratricidi", n. 4, 22 ottobre 1924).
*«Il Commento», Londra, 10.9.1924/26 novembre 1924 (6 numeri), quindicinale (?), gerente Vittorio Taborelli redattore responsabile, pagine 4, colonne 4. (Pubblicazione di propaganda e di polemica antifascista, di cui figurò redattore l'anarchico comasco Vittorio Taborelli (1885-1966), un militante segnalatosi particolarmente durante il biennio rosso ed emigrato in Inghilterra intorno alla metà  del 1920, che in ogni modo deve esserne considerato, con certezza, il più diretto ispiratore. Il foglio contiene costanti esortazioni a non subire passivamente i soprusi fascisti; e l'incitamento a reagirvi, piuttosto, con metodi di pari violenza. In particolare, "Gold o'Bay" (Tintino Rasi) che nei due numeri consultati vi ha firmato i numeri di fondo, reclamava apertamente "il nostro imprescrittibile diritto a difenderci e ad uccidere", nessun'altra risposta essendo più possibile dare ai crimini fascisti. "È ora di fare intendere coi fatti persuasivi che non ci adattiamo ad essere presi per uno sciame di leprotti inseguiti dal moschetto o dal pugnale del cacciatore teschiato al quale dobbiamo rendere grazie ed essere grati se scampiamo dai suoi colpi o se ci lascia breve tregua involontaria. Perché questa è la nostra umiliante e tremenda condizione da oltre tre anni ad oggi. Noi siamo cacciati come la selvaggina. E per uscirne non c'è che una via. Alla caccia all'uomo dei fascisti, deve rispondere la caccia all'uomo delle vittime" dall'articolo "L'Orda dei Fratricidi", n. 4, 22 ottobre 1924).
*«Il Proletario», Pontremoli, 1.5.1922 viene edito un numero saggio; primo numero 5.6.1922; ultimo numero, n. 5, 12 dicembre 1922.
*«Il Proletario», Pontremoli, 1.5.1922 viene edito un numero saggio; primo numero 5.6.1922; ultimo numero, n. 5, 12 dicembre 1922.
*«La Nostra Polemica», Parigi, Tipografia 9 rue Louis-Blanc, numero unico 1.11.1925, direttore Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 38 x 57, pagine 2, colonne 5. (Foglio lanciato dal Rasi quale risposta "ai calunniosi attacchi sferratici dai sedicenti anarchici di De Ambris e di Longchamps", ossia ai riferimenti polemici contenuti nel numero unico "Polemiche Nostre etc." diffuso nell'agosto di quell'anno dagli anarchici aderenti alle legioni garibaldine. Contiene in pratica un solo lunghissimo articolo di Auro d'Arcola "Liquidiamo i tristi artefici dell'impostura garibaldina", in cui sono polemicamente riepilogati gli eventi del garibaldinismo anarchico, dall'epoca in cui "in seno al Comitato antifascista…si era concretata l'iniziativa di una imminente spedizione insurrezionale capitanata da Garibaldi", fino alle polemiche più recenti). (I.I.S.G.).
*«La Nostra Polemica», Parigi, Tipografia 9 rue Louis-Blanc, numero unico 1.11.1925, direttore Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 38 x 57, pagine 2, colonne 5. (Foglio lanciato dal Rasi quale risposta "ai calunniosi attacchi sferratici dai sedicenti anarchici di De Ambris e di Longchamps", ossia ai riferimenti polemici contenuti nel numero unico "Polemiche Nostre etc." diffuso nell'agosto di quell'anno dagli anarchici aderenti alle legioni garibaldine. Contiene in pratica un solo lunghissimo articolo di Auro d'Arcola "Liquidiamo i tristi artefici dell'impostura garibaldina", in cui sono polemicamente riepilogati gli eventi del garibaldinismo anarchico, dall'epoca in cui "in seno al Comitato antifascista...si era concretata l'iniziativa di una imminente spedizione insurrezionale capitanata da Garibaldi", fino alle polemiche più recenti). (I.I.S.G.).
*«La Quale, Dinamico ufficioso degli ignoranti, motto: Vivere scocciatamente», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 20.3.1926 (a. I, n: 1), direttore Titino Rasi, gerente R. Goutière, formato cm. 31 x 40, pagine 4, colonne 4, prezzo 6 soldi in contanti la copia. (Costituì il tentativo, rimasto però senza seguito, di dare vita ad un foglio di satira politica antifascista. Elementi di scherno sono, pertanto, tutte le istituzioni e gli uomini del Regime: Particolarmente bersagliati risultano quegli ex esponenti fascisti epurati e passati quindi, in Francia, a una dubbia attività  di opposizione e di intrallazzi con gli ambienti massonici della "Lega dei Diritti dell'Uomo". Vedi "Il nuovo ministero" e i versi "Benvenuto, Cesarino!", diretti, questi ultimi, contro il fascista Cesare Rossi, uno dei principali artefici del delitto Matteotti. Oggetto di scherno figurano, altresì, i socialisti "aventiniani", satireggiati in uno scritto di chiaro sapore goliardico, "Novelle boccaccesche" a firma "Azzo d'Arezzo"). (I.I.S.G.).
*«La Quale, Dinamico ufficioso degli ignoranti, motto: Vivere scocciatamente», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 20.3.1926 (a. I, n: 1), direttore Titino Rasi, gerente R. Goutière, formato cm. 31 x 40, pagine 4, colonne 4, prezzo 6 soldi in contanti la copia. (Costituì il tentativo, rimasto però senza seguito, di dare vita ad un foglio di satira politica antifascista. Elementi di scherno sono, pertanto, tutte le istituzioni e gli uomini del Regime: Particolarmente bersagliati risultano quegli ex esponenti fascisti epurati e passati quindi, in Francia, a una dubbia attività  di opposizione e di intrallazzi con gli ambienti massonici della "Lega dei Diritti dell'Uomo". Vedi "Il nuovo ministero" e i versi "Benvenuto, Cesarino!", diretti, questi ultimi, contro il fascista Cesare Rossi, uno dei principali artefici del delitto Matteotti. Oggetto di scherno figurano, altresì, i socialisti "aventiniani", satireggiati in uno scritto di chiaro sapore goliardico, "Novelle boccaccesche" a firma "Azzo d'Arezzo"). (I.I.S.G.).
*«La Rivendicazione, Parigi», 30 giugno 1923/5 maggio 1925, direttore Tintino Rasi (Auro D'Arcola), gerente Emile Louis Soustelle. Dal 20 luglio 1923 (a. I, n. 2): Covinhes. Dal 30 agosto 1923 (a. I, n. 4; o, forse, dal numero precedente, non reperito): E. L. Soustelle. Dal 30 settembre 1923 (a I, n. 6; o, forse , dal numero precedente, non reperito): Covinhes. Formato cm. 32,5 x 49,5. Pagine 4. Escono a 2 pagine il numero supplementare del 29 luglio 1923; il n. 8 del 20 ottobre 1923; il n. 38 del 10 gennaio 1925. Colonne 4. (I.I.S.:G.). Vi collaborarono [[Virgilio Gozzoli]] ed altri elementi dell'area individualista, a causa delle difficoltà  a mantenere efficaci contatti con l'[[Italia]], finì col trattare prevalentemente problemi legati agli esuli di [[Francia]].
*«La Rivendicazione, Parigi», 30 giugno 1923/5 maggio 1925, direttore Tintino Rasi (Auro D'Arcola), gerente Emile Louis Soustelle. Dal 20 luglio 1923 (a. I, n. 2): Covinhes. Dal 30 agosto 1923 (a. I, n. 4; o, forse, dal numero precedente, non reperito): E. L. Soustelle. Dal 30 settembre 1923 (a I, n. 6; o, forse , dal numero precedente, non reperito): Covinhes. Formato cm. 32,5 x 49,5. Pagine 4. Escono a 2 pagine il numero supplementare del 29 luglio 1923; il n. 8 del 20 ottobre 1923; il n. 38 del 10 gennaio 1925. Colonne 4. (I.I.S.:G.). Vi collaborarono [[Virgilio Gozzoli]] ed altri elementi dell'area individualista, a causa delle difficoltà  a mantenere efficaci contatti con l'[[Italia]], finì col trattare prevalentemente problemi legati agli esuli di [[Francia]].
64 408

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione