Socialismo utopistico: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "’" con "'"
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
Riga 7: Riga 7:
Le dottrine socialiste fecero la loro comparsa nei primi decenni del XIX secolo e sono perciò strettamente connesse alle trasformazioni indotte dalla [[rivoluzione industriale]].  
Le dottrine socialiste fecero la loro comparsa nei primi decenni del XIX secolo e sono perciò strettamente connesse alle trasformazioni indotte dalla [[rivoluzione industriale]].  


In realtà , ben prima di questa fase storica, comparvero molti scritti in cui venivano denunciati le iniquità  della società  dell'epoca: in ''[[Utopia]]'' ([[1516]]) l’inglese [[Tommaso Moro]] descrisse una società  ideale di cittadini che vivevano in comunanza di beni e venivano amministrati da un mite [[governo]] di sapienti;  
In realtà , ben prima di questa fase storica, comparvero molti scritti in cui venivano denunciati le iniquità  della società  dell'epoca: in ''[[Utopia]]'' ([[1516]]) l'inglese [[Tommaso Moro]] descrisse una società  ideale di cittadini che vivevano in comunanza di beni e venivano amministrati da un mite [[governo]] di sapienti;  
il calabrese [[Tommaso Campanella]], ne ''[[La Città  del Sole]]'' ([[1620]]), delineò le linee di uno [[Stato]] ideale, ispirato anch’esso alla totale comunanza dei beni.
il calabrese [[Tommaso Campanella]], ne ''[[La Città  del Sole]]'' ([[1620]]), delineò le linee di uno [[Stato]] ideale, ispirato anch'esso alla totale comunanza dei beni.


Alla fine del XVIII secolo fu la volta della [[La Rivoluzione Francese | Rivoluzione Francese]] a proclamare l’[[eguaglianza]] di tutti gli uomini e le donne, in particolare fu la cosiddetta ''[[Congiura degli Uguali]]'' di [[Babeuf|Gracco Babeuf]] a sollevare quest'incongruenza della società  moderna.
Alla fine del XVIII secolo fu la volta della [[La Rivoluzione Francese | Rivoluzione Francese]] a proclamare l'[[eguaglianza]] di tutti gli uomini e le donne, in particolare fu la cosiddetta ''[[Congiura degli Uguali]]'' di [[Babeuf|Gracco Babeuf]] a sollevare quest'incongruenza della società  moderna.


==Il socialismo utopistico==
==Il socialismo utopistico==
Riga 20: Riga 20:
[[File:Henri_de_Saint-simon_portrait.jpg|150 px|thumb|left|Henri de [[Saint-Simon]]]]
[[File:Henri_de_Saint-simon_portrait.jpg|150 px|thumb|left|Henri de [[Saint-Simon]]]]
[[File:Charles Fourier.gif|thumb|right|170 px|[[Charles Fourier]]]]
[[File:Charles Fourier.gif|thumb|right|170 px|[[Charles Fourier]]]]
I precursori socialisti, con venature libertarie più o meno accentuate, furono definiti “utopisti” da Karl [[Marx]], poiché secondo lui questi non tenevano conto delle trasformazioni avvenute a seguito della rivoluzione industriale, delle ferree leggi economiche imposte dalla [[capitalismo|produzione capitalista]] e perché prescindono nel loro progetto, dall’organizzazione degli sfruttati, dalla [[lotta di classe]] e dall’abbattimento del potere.
I precursori socialisti, con venature libertarie più o meno accentuate, furono definiti “utopisti” da Karl [[Marx]], poiché secondo lui questi non tenevano conto delle trasformazioni avvenute a seguito della rivoluzione industriale, delle ferree leggi economiche imposte dalla [[capitalismo|produzione capitalista]] e perché prescindono nel loro progetto, dall'organizzazione degli sfruttati, dalla [[lotta di classe]] e dall'abbattimento del potere.
I suoi principali esponenti, secondo gli storici, furono due francesi, [[Pierre Joseph Proudhon]] e Charles [[Fourier]].  
I suoi principali esponenti, secondo gli storici, furono due francesi, [[Pierre Joseph Proudhon]] e Charles [[Fourier]].  


Proudhon fu contrario ad ogni forma di giacobinismo, autoritario e accentratore: egli fu quindi un anarchico e un fautore dell’abolizione dello [[Stato]], contrariamente agli utopisti che auspicavano la decentralizzazione dello [[Stato]] o la sua riduzione ai minimi termini. [[Pierre Joseph Proudhon]] disapprovò anche la decisione degli operai di votare i propri candidati alle elezioni del [[1864]]: «per la [[democrazia]] operaia era il caso di rispondere come le dieci tribù di Geroboamo: Fate i vostri affari, signori borghesi! Noi rientriamo sotto le nostre tende».
Proudhon fu contrario ad ogni forma di giacobinismo, autoritario e accentratore: egli fu quindi un anarchico e un fautore dell'abolizione dello [[Stato]], contrariamente agli utopisti che auspicavano la decentralizzazione dello [[Stato]] o la sua riduzione ai minimi termini. [[Pierre Joseph Proudhon]] disapprovò anche la decisione degli operai di votare i propri candidati alle elezioni del [[1864]]: «per la [[democrazia]] operaia era il caso di rispondere come le dieci tribù di Geroboamo: Fate i vostri affari, signori borghesi! Noi rientriamo sotto le nostre tende».
Di conseguenza catalogarlo  tra i socialisti utopisti è quindi una forzatura e non a caso gli anarchici lo hanno riconosciuto sempre per quello che è: un anarchico.
Di conseguenza catalogarlo  tra i socialisti utopisti è quindi una forzatura e non a caso gli anarchici lo hanno riconosciuto sempre per quello che è: un anarchico.


[[Charles Fourier]] fu l’utopista in cui  si riscontrarono le maggiori tendenze libertarie, escludendo ovviamente il già  citato Proudhon. Egli era un fautore della libera associazione, in funzione della cosiddetta ”attrazione passionale” che si estrinsecava nel lavoro attraente. Ciò che differenziò Fourier dai classici utopisti e dai rivoluzionari di qualsiasi estrazione fu l’intento non di cambiare né tanto meno di fustigare le inclinazioni proprie della natura umana, bensì di specificarle e comprenderle in modo tale da assecondarle per trarne il meglio e la maggior [[libertà ]]  possibile.
[[Charles Fourier]] fu l'utopista in cui  si riscontrarono le maggiori tendenze libertarie, escludendo ovviamente il già  citato Proudhon. Egli era un fautore della libera associazione, in funzione della cosiddetta ”attrazione passionale” che si estrinsecava nel lavoro attraente. Ciò che differenziò Fourier dai classici utopisti e dai rivoluzionari di qualsiasi estrazione fu l'intento non di cambiare né tanto meno di fustigare le inclinazioni proprie della natura umana, bensì di specificarle e comprenderle in modo tale da assecondarle per trarne il meglio e la maggior [[libertà ]]  possibile.


== Dall’utopia all’organizzazione del movimento operaio ==
== Dall'utopia all'organizzazione del movimento operaio ==


Tra gli utopisti il dibattito ideologico si imperniò in particolare sui mezzi da adoperare: da una parte i fautori dell’azione violenta (per es. [[Blanqui]]), alla cui guida si sarebbe posta una minoranza avanguardista, e  dall’altra coloro che volevano muoversi in un ambito legale e non violento (per es. [[Etienne Cabet]]).  
Tra gli utopisti il dibattito ideologico si imperniò in particolare sui mezzi da adoperare: da una parte i fautori dell'azione violenta (per es. [[Blanqui]]), alla cui guida si sarebbe posta una minoranza avanguardista, e  dall'altra coloro che volevano muoversi in un ambito legale e non violento (per es. [[Etienne Cabet]]).  


Lo sviluppo del dibattito teorico del movimento operaio portò all’abbandono del socialismo utopistico e alla nascita del [[movimento operaio]] organizzato in diverse forme e con mezzi e fini altrettanto vari: in [[Gran Bretagna|Inghilterra]] presero forma le [[Trade-Unions]]; in [[Francia]] si diffuse l’[[anarchismo proudhoniano]]; in [[Italia]] l’[[anarchismo]] [[Michail Bakunin |  bakuniano]]; in [[Germania]] venne fondata, in chiave antiborghese, l’"Associazione generale degli operai tedeschi", da cui si sviluppò la socialdemocrazia tedesca.
Lo sviluppo del dibattito teorico del movimento operaio portò all'abbandono del socialismo utopistico e alla nascita del [[movimento operaio]] organizzato in diverse forme e con mezzi e fini altrettanto vari: in [[Gran Bretagna|Inghilterra]] presero forma le [[Trade-Unions]]; in [[Francia]] si diffuse l'[[anarchismo proudhoniano]]; in [[Italia]] l'[[anarchismo]] [[Michail Bakunin |  bakuniano]]; in [[Germania]] venne fondata, in chiave antiborghese, l'"Associazione generale degli operai tedeschi", da cui si sviluppò la socialdemocrazia tedesca.


La necessità  di coordinare tutti questi movimenti portò alla nascita, nel [[1864]], dell’[[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione Internazionale dei Lavoratori]] e paradossalmente all’accentuarsi degli scontri tra [[marxismo | marxisti]] e anarchici.
La necessità  di coordinare tutti questi movimenti portò alla nascita, nel [[1864]], dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione Internazionale dei Lavoratori]] e paradossalmente all'accentuarsi degli scontri tra [[marxismo | marxisti]] e anarchici.


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione