Il Primo Maggio: differenze tra le versioni

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[[Image:1ermai1891.jpg|250px|right|thumb|[[sciopero|Sciopero]] del 1° maggio [[1891]] a Clichy]]
[[Image:1ermai1891.jpg|250px|right|thumb|[[sciopero|Sciopero]] del 1° maggio [[1891]] a Clichy]]
Il '''[[1 maggio|1° maggio]]''' è una data dalla rilevanza storica notevolissima, ogni anno vengono ricordate le lotte sindacali ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori, soprattutto tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Durante quel periodo prese forma una maggiore consapevolezza e coscienza ([[coscienza di classe]]) della classe lavoratrice, soprattutto per merito dell’[[anarchismo]] (in quell'epoca il ruolo del [[marxismo]], almeno inizialmente, fu non rilevantissima) e dei mezzi di lotta che proponeva, principalmente l'[[azione diretta]].  
Il '''[[1 maggio|1° maggio]]''' è una data dalla rilevanza storica notevolissima, ogni anno vengono ricordate le lotte sindacali ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori, soprattutto tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Durante quel periodo prese forma una maggiore consapevolezza e coscienza ([[coscienza di classe]]) della classe lavoratrice, soprattutto per merito dell'[[anarchismo]] (in quell'epoca il ruolo del [[marxismo]], almeno inizialmente, fu non rilevantissima) e dei mezzi di lotta che proponeva, principalmente l'[[azione diretta]].  
:«La giornata del primo Maggio è considerata nel mondo socialista come la festa del Lavoro. Si tratta di una falsa affermazione del 1° Maggio che ha talmente permeato la vita dei lavoratori che effettivamente in molti paesi, essi lo celebrano così. Infatti,  il primo maggio non è un giorno di festa per i lavoratori [...] No, i lavoratori non devono, quel giorno rimanere nelle loro officine o nei campi. Quel giorno, i lavoratori di tutti i paesi devono riunirsi in ogni villaggio, in ogni città , per organizzare delle riunioni di massa, non per festeggiare quel giorno così come lo concepiscono i socialisti statalisti ed in particolare i bolscevichi, ma per contare le loro forze, per determinare le possibilità  di lotta diretta contro l'ordine marcio, vile schiavista, fondato sulla violenza e la menzogna.» ([[Nestor Makhno]], ''[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-nestor-mackno-da-dielo-truda-1928-61719490.html Il primo Maggio simbolo di un'era nuova nella vita e la lotta dei lavoratori]'')
:«La giornata del primo Maggio è considerata nel mondo socialista come la festa del Lavoro. Si tratta di una falsa affermazione del 1° Maggio che ha talmente permeato la vita dei lavoratori che effettivamente in molti paesi, essi lo celebrano così. Infatti,  il primo maggio non è un giorno di festa per i lavoratori [...] No, i lavoratori non devono, quel giorno rimanere nelle loro officine o nei campi. Quel giorno, i lavoratori di tutti i paesi devono riunirsi in ogni villaggio, in ogni città , per organizzare delle riunioni di massa, non per festeggiare quel giorno così come lo concepiscono i socialisti statalisti ed in particolare i bolscevichi, ma per contare le loro forze, per determinare le possibilità  di lotta diretta contro l'ordine marcio, vile schiavista, fondato sulla violenza e la menzogna.» ([[Nestor Makhno]], ''[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-nestor-mackno-da-dielo-truda-1928-61719490.html Il primo Maggio simbolo di un'era nuova nella vita e la lotta dei lavoratori]'')


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In seguito, dal congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione internazionale dei lavoratori]] - la [[I Internazionale|Prima Internazionale]] - riunitosi a Ginevra nel settembre [[1866]], scaturì una proposta concreta: «'''''Otto ore come limite legale dell'attività  lavorativa'''''». Non mancarono iniziative "minori": Ira Steward, meccanico di Boston, già  l'anno precedente aveva costituito la Lega per le otto ore del Massachusetts, cui fecero immediatamente seguito tante altre organizzazioni analoghe in tutte le aree industrializzate degli [[USA]], a dimostrazione del grande fermento dell'epoca.
In seguito, dal congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione internazionale dei lavoratori]] - la [[I Internazionale|Prima Internazionale]] - riunitosi a Ginevra nel settembre [[1866]], scaturì una proposta concreta: «'''''Otto ore come limite legale dell'attività  lavorativa'''''». Non mancarono iniziative "minori": Ira Steward, meccanico di Boston, già  l'anno precedente aveva costituito la Lega per le otto ore del Massachusetts, cui fecero immediatamente seguito tante altre organizzazioni analoghe in tutte le aree industrializzate degli [[USA]], a dimostrazione del grande fermento dell'epoca.


Nel [[1867]] lo [[Stato|stato]] dell’Illinois approvò una legge che istituiva le otto ore lavorative, disponendone l’entrata in vigore proprio per il [[1 maggio|Primo Maggio]] dello stesso anno.
Nel [[1867]] lo [[Stato|stato]] dell'Illinois approvò una legge che istituiva le otto ore lavorative, disponendone l'entrata in vigore proprio per il [[1 maggio|Primo Maggio]] dello stesso anno.
I lavoratori statunitensi, essendo consapevoli che ben difficilmente i padroni avrebbero rispettato la legalità , scesero in strada per legittimare le proprie richieste. Fu in particolar modo la città  di Chicago a manifestare massicciamente con almeno 10000 lavoratori in [[sciopero]]. Da quel momento il [[1 maggio|Primo Maggio]] divenne quindi una data simbolicamente importante, sia per i lavoratori statunitensi che degli altri paesi.
I lavoratori statunitensi, essendo consapevoli che ben difficilmente i padroni avrebbero rispettato la legalità , scesero in strada per legittimare le proprie richieste. Fu in particolar modo la città  di Chicago a manifestare massicciamente con almeno 10000 lavoratori in [[sciopero]]. Da quel momento il [[1 maggio|Primo Maggio]] divenne quindi una data simbolicamente importante, sia per i lavoratori statunitensi che degli altri paesi.


Il '''[[1 maggio|Primo Maggio]] [[1886]]''', 400000 lavoratori manifestarono in tutti gli [[USA]]; almeno 80000 persone scioperarono a Chicago, che divenne la città  simbolo di lotta e resistenza. Le manifestazioni proseguirono per tre giorni e furono caratterizzate da durissimi scontri con la polizia, che causarono la morte di alcuni scioperanti.[[Image:1ermai1907.jpg|250px|right|thumb|Arresto in seguito ad una manifestazione del [[1 maggio]] [[1907]]]]
Il '''[[1 maggio|Primo Maggio]] [[1886]]''', 400000 lavoratori manifestarono in tutti gli [[USA]]; almeno 80000 persone scioperarono a Chicago, che divenne la città  simbolo di lotta e resistenza. Le manifestazioni proseguirono per tre giorni e furono caratterizzate da durissimi scontri con la polizia, che causarono la morte di alcuni scioperanti.[[Image:1ermai1907.jpg|250px|right|thumb|Arresto in seguito ad una manifestazione del [[1 maggio]] [[1907]]]]
Nell’ambito di queste calde giornate gli anarchici furono accusati del lancio di una bomba che uccise un poliziotto, per questo sette di loro vennero accusati di omicidio e successivamente condannati a morte (4 furono effettivamente impiccati, uno si suicidò e gli altri vennero successivamente graziati). L'assoluzione arrivò troppo tardi, esattamente come molti anni dopo capitò a [[Sacco e Vanzetti]]; i protagonisti della drammatica vicenda di Chicago passarono alla storia come i [[martiri di Chicago]].
Nell'ambito di queste calde giornate gli anarchici furono accusati del lancio di una bomba che uccise un poliziotto, per questo sette di loro vennero accusati di omicidio e successivamente condannati a morte (4 furono effettivamente impiccati, uno si suicidò e gli altri vennero successivamente graziati). L'assoluzione arrivò troppo tardi, esattamente come molti anni dopo capitò a [[Sacco e Vanzetti]]; i protagonisti della drammatica vicenda di Chicago passarono alla storia come i [[martiri di Chicago]].
:«i lavoratori americani di Chicago e dei dintorni [...] Ascoltarono là  dei discorsi di numerosi oratori socialisti, e soprattutto quelli degli oratori anarchici, perché essi assimilavano le idee libertarie e si mettevano francamente dalla parte degli anarchici. I lavoratori americani tentarono quel giorno, organizzandosi, di esprimere la loro protesta contro l'infame ordine dello Stato e del Capitale dei possidenti. È su questo che intervengono i libertari americani Spiess, Parsons ed altri. È allora che questo incontro fu interrotta da delle provocazioni di mercenari del Capitale e si e terminò con il massacro di lavoratori disarmati, seguito dall'arresto e dall'assassinio di Spiess, Parsons ed altri compagni. I lavoratori di Chicago e dei dintorni non si radunavano per festeggiare la giornata del primo Maggio. Si erano raddunati per risolvere in comune i problemi della loro vita e delle loro lotte. » ([[Nestor Makhno]], ''[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-nestor-mackno-da-dielo-truda-1928-61719490.html Il primo Maggio simbolo di un'era nuova nella vita e la lotta dei lavoratori]'')
:«i lavoratori americani di Chicago e dei dintorni [...] Ascoltarono là  dei discorsi di numerosi oratori socialisti, e soprattutto quelli degli oratori anarchici, perché essi assimilavano le idee libertarie e si mettevano francamente dalla parte degli anarchici. I lavoratori americani tentarono quel giorno, organizzandosi, di esprimere la loro protesta contro l'infame ordine dello Stato e del Capitale dei possidenti. È su questo che intervengono i libertari americani Spiess, Parsons ed altri. È allora che questo incontro fu interrotta da delle provocazioni di mercenari del Capitale e si e terminò con il massacro di lavoratori disarmati, seguito dall'arresto e dall'assassinio di Spiess, Parsons ed altri compagni. I lavoratori di Chicago e dei dintorni non si radunavano per festeggiare la giornata del primo Maggio. Si erano raddunati per risolvere in comune i problemi della loro vita e delle loro lotte. » ([[Nestor Makhno]], ''[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-memoria-libertaria-nestor-mackno-da-dielo-truda-1928-61719490.html Il primo Maggio simbolo di un'era nuova nella vita e la lotta dei lavoratori]'')


Da quel Primo Maggio le forze di polizia di Chicago scatenarono la [[repressione]] contro gli anarchici, mettendo al bando tutte le organizzazioni legate all’[[anarco-sindacalismo]] e vietando le loro pubblicazioni. Anche i [[sindacalismo|sindacati]] americani iniziarono a discriminare le organizzazioni legate all'[[anarchismo]], cominciando ad isolarli a causa del loro pregiudizio sulla violenza (attribuita esclusivamente agli anarchici, molto spesso senza alcuna prova).
Da quel Primo Maggio le forze di polizia di Chicago scatenarono la [[repressione]] contro gli anarchici, mettendo al bando tutte le organizzazioni legate all'[[anarco-sindacalismo]] e vietando le loro pubblicazioni. Anche i [[sindacalismo|sindacati]] americani iniziarono a discriminare le organizzazioni legate all'[[anarchismo]], cominciando ad isolarli a causa del loro pregiudizio sulla violenza (attribuita esclusivamente agli anarchici, molto spesso senza alcuna prova).


Nel suo congresso di St. Louis del [[1888]] l'[[American Federation of Labor]] (AFL) propose il primo maggio del [[1890]] quale data ultima oltre la quale i lavoratori statunitensi non avrebbero più accettato di lavorare per più di otto ore al giorno. Per non essere però relazionati in alcun modo agli anarchici e alla violenza, l'l’''[[American Federation of Labor|AFL]]'' coniò lo slogan:  
Nel suo congresso di St. Louis del [[1888]] l'[[American Federation of Labor]] (AFL) propose il primo maggio del [[1890]] quale data ultima oltre la quale i lavoratori statunitensi non avrebbero più accettato di lavorare per più di otto ore al giorno. Per non essere però relazionati in alcun modo agli anarchici e alla violenza, l'l'''[[American Federation of Labor|AFL]]'' coniò lo slogan:  


: «Eight Hours, Firm, Peaceable, and Positive» («'''''8 ore: decisamente, pacificamente, senza dubbio'''''») <ref>[http://www.artemarinara.it/fim/1maggio.pdf Cento vent'anni di Primo Maggio]</ref>.
: «Eight Hours, Firm, Peaceable, and Positive» («'''''8 ore: decisamente, pacificamente, senza dubbio'''''») <ref>[http://www.artemarinara.it/fim/1maggio.pdf Cento vent'anni di Primo Maggio]</ref>.
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Numerose manifestazioni, caratterizzate da forti presenze anarchiche e socialiste, si svolsero durante il Primo Maggio degli anni che vanno dal [[1888]] al [[1891]], che sfociarono anche in numerosi incidenti a Roma (ci furono due morti, oltre a decine di feriti e centinaia di arresti arbitrari), Milano, Firenze e Bologna.
Numerose manifestazioni, caratterizzate da forti presenze anarchiche e socialiste, si svolsero durante il Primo Maggio degli anni che vanno dal [[1888]] al [[1891]], che sfociarono anche in numerosi incidenti a Roma (ci furono due morti, oltre a decine di feriti e centinaia di arresti arbitrari), Milano, Firenze e Bologna.


Nel Gennaio [[1891]], durante il congresso che stabilì la creazione (che effettivamente verrà  l’anno successivo) del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]], gli anarchici decisero la partecipazione al Primo Maggio con lo scopo di caratterizzare la protesta in senso [[rivoluzione|rivoluzionario]].
Nel Gennaio [[1891]], durante il congresso che stabilì la creazione (che effettivamente verrà  l'anno successivo) del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]], gli anarchici decisero la partecipazione al Primo Maggio con lo scopo di caratterizzare la protesta in senso [[rivoluzione|rivoluzionario]].
Nell’Aprile dello stesso anno, durante un comizio internazionale, anche l’anarchico [[Luigi Galleani]] presentò un ordine del giorno in favore della partecipazione al Primo Maggio.
Nell'Aprile dello stesso anno, durante un comizio internazionale, anche l'anarchico [[Luigi Galleani]] presentò un ordine del giorno in favore della partecipazione al Primo Maggio.


Il Primo Maggio diventò quindi un momento al quale ci si preparava con maggiore consapevolezza e attenzione organizzativa, anche se, proporzionalmente all'organizzazione, crebbe pure la brutalità  [[repressione|repressiva]] poliziesca e padronale.
Il Primo Maggio diventò quindi un momento al quale ci si preparava con maggiore consapevolezza e attenzione organizzativa, anche se, proporzionalmente all'organizzazione, crebbe pure la brutalità  [[repressione|repressiva]] poliziesca e padronale.


Il Primo Maggio [[1898]], e nei giorni seguenti, si ebbero manifestazioni in tutta [[Italia]] che coincisero con la fase più intensa dei cosiddetti «moti per il pane». Molte manifestazioni terminarono con violenti scontri con le forze dell’ordine, causando numerosi morti tra i manifestanti: tre morirono a  Minervino, cinque nel Fiorentino e  soprattutto ottanta morti (oltre a centinaia e centinaia di feriti) si registrarono nelle manifestazioni di Milano ([[6 maggio|6]]-[[9 maggio]]).
Il Primo Maggio [[1898]], e nei giorni seguenti, si ebbero manifestazioni in tutta [[Italia]] che coincisero con la fase più intensa dei cosiddetti «moti per il pane». Molte manifestazioni terminarono con violenti scontri con le forze dell'ordine, causando numerosi morti tra i manifestanti: tre morirono a  Minervino, cinque nel Fiorentino e  soprattutto ottanta morti (oltre a centinaia e centinaia di feriti) si registrarono nelle manifestazioni di Milano ([[6 maggio|6]]-[[9 maggio]]).


I morti di Milano furono il risultato della repressione sanguinaria operata dal [[Generale Bava-Beccaris]], il quale incredibilmente ricevette successivamente, dal Re Umberto I, un’alta onorificenza per aver “ripristinato l’ordine” nel Regno d’Italia (gesto che però il Re pagò carissimo quando il [[29 luglio]] del [[1900]] [[Gaetano Bresci]] lo colpì a morte).
I morti di Milano furono il risultato della repressione sanguinaria operata dal [[Generale Bava-Beccaris]], il quale incredibilmente ricevette successivamente, dal Re Umberto I, un'alta onorificenza per aver “ripristinato l'ordine” nel Regno d'Italia (gesto che però il Re pagò carissimo quando il [[29 luglio]] del [[1900]] [[Gaetano Bresci]] lo colpì a morte).


Il [[20 febbraio]] [[1919]] fu introdotta la giornata lavorativa di 8 ore nelle fabbriche metallurgiche in seguito ad un accordo tra la FIOM e gli industriali <ref>[http://www.fiom.cgil.it/profilo.htm Breve profilo storico della FIOM]</ref>. Dopo il [[biennio rosso]] e dopo anni di lotte pagate a caro prezzo di numerosi morti, finalmente i lavoratori riuscirono il [[10 marzo]] [[1923]], in piena epoca [[fascista]], ad ottenere la giornata lavorativa di otto ore per tutti:
Il [[20 febbraio]] [[1919]] fu introdotta la giornata lavorativa di 8 ore nelle fabbriche metallurgiche in seguito ad un accordo tra la FIOM e gli industriali <ref>[http://www.fiom.cgil.it/profilo.htm Breve profilo storico della FIOM]</ref>. Dopo il [[biennio rosso]] e dopo anni di lotte pagate a caro prezzo di numerosi morti, finalmente i lavoratori riuscirono il [[10 marzo]] [[1923]], in piena epoca [[fascista]], ad ottenere la giornata lavorativa di otto ore per tutti:
:«Il disegno di legge sugli orari, presentato dal socialista Filippo Turati, viene recepito dal Regio Decreto Legge n° 692, che stabilisce le 8 ore giornaliere di lavoro e le 48 ore settimanali, oltre a prevedere 12 ore di straordinario, da effettuarsi previa comunicazione all’Ispettorato del lavoro. Questo fondamentale atto legislativo, approvato dal primo governo Mussolini con un gravissimo ritardo rispetto alle altre nazioni europee (gli edili e i meccanici inglesi ottennero la riduzione a nove ore già  nel 1872, mentre in Russia le definitive otto ore ottenute dagli operai nel 1917 furono una colonna portante delle rivendicazioni rivoluzionarie già  dal 1905), non deve però essere letto come una concessione del Governo al proletariato, bensì come la vittoria di una lotta durata più di un secolo e mezzo. La giornata di 8 ore infatti, non fu richiesta al padronato o al governo, ma imposta dal basso, dalle rivendicazioni operaie e contadine che cominciarono a imporsi con insistenza nei primi decenni del XVIII secolo, per giungere ai primi riconoscimenti con i moti rivoluzionari del 1848.»<ref>[http://www.infoaut.org/blog/storia-di-classe/item/684-10-marzo-1923-in-italia-viene-approvata-la-giornata-lavorativa-di-8-ore 10 marzo 1923: in Italia viene approvata la giornata lavorativa di 8 ore]</ref>
:«Il disegno di legge sugli orari, presentato dal socialista Filippo Turati, viene recepito dal Regio Decreto Legge n° 692, che stabilisce le 8 ore giornaliere di lavoro e le 48 ore settimanali, oltre a prevedere 12 ore di straordinario, da effettuarsi previa comunicazione all'Ispettorato del lavoro. Questo fondamentale atto legislativo, approvato dal primo governo Mussolini con un gravissimo ritardo rispetto alle altre nazioni europee (gli edili e i meccanici inglesi ottennero la riduzione a nove ore già  nel 1872, mentre in Russia le definitive otto ore ottenute dagli operai nel 1917 furono una colonna portante delle rivendicazioni rivoluzionarie già  dal 1905), non deve però essere letto come una concessione del Governo al proletariato, bensì come la vittoria di una lotta durata più di un secolo e mezzo. La giornata di 8 ore infatti, non fu richiesta al padronato o al governo, ma imposta dal basso, dalle rivendicazioni operaie e contadine che cominciarono a imporsi con insistenza nei primi decenni del XVIII secolo, per giungere ai primi riconoscimenti con i moti rivoluzionari del 1848.»<ref>[http://www.infoaut.org/blog/storia-di-classe/item/684-10-marzo-1923-in-italia-viene-approvata-la-giornata-lavorativa-di-8-ore 10 marzo 1923: in Italia viene approvata la giornata lavorativa di 8 ore]</ref>


Con l’avvento del [[Fascismo]] la festa del lavoro venne di fatto cancellata, essendo stata spostata alla data del [[21 aprile]], facendola coincidere con la festa del Natale di Roma. In [[Germania]] il [[Nazismo|nazismo]], nell’ambito del progetto nazionalistico, la ribattezzò propagandisticamente con il nome di “Festa del lavoro nazionale”.
Con l'avvento del [[Fascismo]] la festa del lavoro venne di fatto cancellata, essendo stata spostata alla data del [[21 aprile]], facendola coincidere con la festa del Natale di Roma. In [[Germania]] il [[Nazismo|nazismo]], nell'ambito del progetto nazionalistico, la ribattezzò propagandisticamente con il nome di “Festa del lavoro nazionale”.


Dopo la fine della II Guerra Mondiale il governo di coalizione ([[1946]]) che prese le redini del potere, sancì che il “Primo Maggio” sarebbe stato «un giorno festivo a tutti gli effetti civili».
Dopo la fine della II Guerra Mondiale il governo di coalizione ([[1946]]) che prese le redini del potere, sancì che il “Primo Maggio” sarebbe stato «un giorno festivo a tutti gli effetti civili».
Tuttavia le violenze non terminarono con l’avvento della [[democrazia]] e il Primo Maggio dell’anno seguente  fu segnato dalla cosiddetta strage di Portella della Ginestra <ref>[http://www.centroimpastato.it/publ/online/portella_narcomafie.php3 Strage di Portella della Ginestra]</ref>, in cui gli uomini del [[Salvatore Giuliano, un bandito fascista|bandito Giuliano]] fecero fuoco contro i lavoratori che assistevano ad un comizio.
Tuttavia le violenze non terminarono con l'avvento della [[democrazia]] e il Primo Maggio dell'anno seguente  fu segnato dalla cosiddetta strage di Portella della Ginestra <ref>[http://www.centroimpastato.it/publ/online/portella_narcomafie.php3 Strage di Portella della Ginestra]</ref>, in cui gli uomini del [[Salvatore Giuliano, un bandito fascista|bandito Giuliano]] fecero fuoco contro i lavoratori che assistevano ad un comizio.


Dal [[Maggio 1968]], e per tutti gli "anni 70", la festa sembrò acquistare nuovo vigore diventando l’occasione per le rivendicazioni di carattere politico e sociale (contro le guerre, il [[razzismo]], il [[classismo]], il [[sessismo]] ecc.), oltre che per le rivendicazioni sindacali e lavorative.
Dal [[Maggio 1968]], e per tutti gli "anni 70", la festa sembrò acquistare nuovo vigore diventando l'occasione per le rivendicazioni di carattere politico e sociale (contro le guerre, il [[razzismo]], il [[classismo]], il [[sessismo]] ecc.), oltre che per le rivendicazioni sindacali e lavorative.


Attualmente le trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini e la minor consapevolezza generale, hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del Primo Maggio, spesso ridotte ad un [[rito]] stanco e snaturato dal suo significato storico.
Attualmente le trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini e la minor consapevolezza generale, hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del Primo Maggio, spesso ridotte ad un [[rito]] stanco e snaturato dal suo significato storico.
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