Italo Garinei: differenze tra le versioni

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== Biografia==
== Biografia==


'''Italo Garinei''' nasce a Pisa nel [[1886]]. Da giovane, e sino al [[1915]], si avvicina alle correnti libertarie del [[marxismo]] e al [[sindacalismo rivoluzionario]], militando nella [[Federazione Giovanile Socialista]]. Durante questo periodo, a partire dal [[1906]], collabora con la stampa socialista-rivoluzionaria: «Sempre Avanti», «La guerra sociale», «L’internazionale», «La bandiera proletaria» e «Il martello».  
'''Italo Garinei''' nasce a Pisa nel [[1886]]. Da giovane, e sino al [[1915]], si avvicina alle correnti libertarie del [[marxismo]] e al [[sindacalismo rivoluzionario]], militando nella [[Federazione Giovanile Socialista]]. Durante questo periodo, a partire dal [[1906]], collabora con la stampa socialista-rivoluzionaria: «Sempre Avanti», «La guerra sociale», «L'internazionale», «La bandiera proletaria» e «Il martello».  


Nel periodo antecedente alla prima guerra mondiale è attivissimo nel [[antimilitarismo |movimento antimilitarista]] e nell’ala classista e intransigente del PSI (in opposizione all’ala riformista). Quando, per motivi di studio, si trasferisce a Torino, vi trova un attivo movimento anarchico locale che influenzerà  le sue scelte politiche definitive. In Piemonte prosegue la sua attività  giornalistica, si laurea nel [[1916]]  e poi é chiamato a partire per la guerra. Alla fine del terribile conflitto mondiale aderisce al [[Gruppo Giovanile Sindacalista Anarchico]], divenendone un importante militante e partecipando a diverse iniziative.
Nel periodo antecedente alla prima guerra mondiale è attivissimo nel [[antimilitarismo |movimento antimilitarista]] e nell'ala classista e intransigente del PSI (in opposizione all'ala riformista). Quando, per motivi di studio, si trasferisce a Torino, vi trova un attivo movimento anarchico locale che influenzerà  le sue scelte politiche definitive. In Piemonte prosegue la sua attività  giornalistica, si laurea nel [[1916]]  e poi é chiamato a partire per la guerra. Alla fine del terribile conflitto mondiale aderisce al [[Gruppo Giovanile Sindacalista Anarchico]], divenendone un importante militante e partecipando a diverse iniziative.


Durante il [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|biennio rosso]] si fa portavoce del [[consiliarismo|movimento consiliarista]], divenendo un elemento di raccordo tra il gruppo degli anarchici consiliaristi ([[Maurizio Garino]], [[Pietro Ferrero]], ecc.)  e quello di [[Ordine Nuovo]] di [[Antonio Gramsci]].  
Durante il [[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|biennio rosso]] si fa portavoce del [[consiliarismo|movimento consiliarista]], divenendo un elemento di raccordo tra il gruppo degli anarchici consiliaristi ([[Maurizio Garino]], [[Pietro Ferrero]], ecc.)  e quello di [[Ordine Nuovo]] di [[Antonio Gramsci]].  
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Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà  degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]].  
Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà  degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]].  


Proprio a Garinei si devono la pubblicazione di alcuni numeri unici di polemica politica dal titolo «Iniziativa anarchica» e, nella primavera del [[1966]], la ripresa delle pubblicazioni del «Seme anarchico», interrotte per un breve periodo. A Pisa, Garinei è per lungo tempo uno dei principali motori dell’[[anarchismo]] toscano, insieme tra gli altri a [[Renzo Vanni]].  Muore a Treviso il [[6 novembre]] [[1970]].
Proprio a Garinei si devono la pubblicazione di alcuni numeri unici di polemica politica dal titolo «Iniziativa anarchica» e, nella primavera del [[1966]], la ripresa delle pubblicazioni del «Seme anarchico», interrotte per un breve periodo. A Pisa, Garinei è per lungo tempo uno dei principali motori dell'[[anarchismo]] toscano, insieme tra gli altri a [[Renzo Vanni]].  Muore a Treviso il [[6 novembre]] [[1970]].


== Voci correlate==
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