Italo Garinei: differenze tra le versioni

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Il [[24 ottobre]] [[1920]] viene arrestato a Padova, insieme a [[Giovanni Diodà ]] (delegato del gruppo anarchico di Padova), mentre partecipa ad un convegno organizzato dagli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] veneti. Durante gli anni bui del [[Fascismo|fascismo]] la sua attività  è molto limitata per via dei rigidi controlli cui è sottoposto, soprattutto perché è sospettato di avere contatti con gli [[antifascismo|antifascisti]] esteri. Nonostante le difficoltà , nel [[1944]] a Torino pubblica con [[Fioravanti Meniconi]] e [[Dante Armanetti]] alcuni numeri clandestini del giornale «Era nuova» .
Il [[24 ottobre]] [[1920]] viene arrestato a Padova, insieme a [[Giovanni Diodà ]] (delegato del gruppo anarchico di Padova), mentre partecipa ad un convegno organizzato dagli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] veneti. Durante gli anni bui del [[Fascismo|fascismo]] la sua attività  è molto limitata per via dei rigidi controlli cui è sottoposto, soprattutto perché è sospettato di avere contatti con gli [[antifascismo|antifascisti]] esteri. Nonostante le difficoltà , nel [[1944]] a Torino pubblica con [[Fioravanti Meniconi]] e [[Dante Armanetti]] alcuni numeri clandestini del giornale «Era nuova» .


Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà  degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]].  
Alla fine della guerra, Garinei ricomincia a collaborare con la [[stampa anarchica|stampa libertaria]], dal [[1951]] al [[1968]] pubblica insieme a [[Dante Armanetti]] «Seme anarchico», un [[stampa anarchica|mensile anarchico]]. A metà  degli "anni 60" ritorna in Toscana, proprio nel periodo in cui, dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana]] del novembre [[1965]], la [[Federazione Anarchica Pisana]] diviene una delle principali organizzazioni che si oppongono ad una nuova “strutturazione” nazionale considerata eccessivamente accentratrice e burocratica: con [[Aurelio Chessa]], [[Pio Turroni]], gli anarchici toscani ed altri compagni promuove la costituzione dei GIA ([[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]) che avviene a Pisa durante il convegno del [[19 dicembre]] [[1965]].  


Proprio a Garinei si devono la pubblicazione di alcuni numeri unici di polemica politica dal titolo «Iniziativa anarchica» e, nella primavera del [[1966]], la ripresa delle pubblicazioni del «Seme anarchico», interrotte per un breve periodo. A Pisa, Garinei è per lungo tempo uno dei principali motori dell’[[anarchismo]] toscano, insieme tra gli altri a [[Renzo Vanni]].  Muore a Treviso il [[6 novembre]] [[1970]].
Proprio a Garinei si devono la pubblicazione di alcuni numeri unici di polemica politica dal titolo «Iniziativa anarchica» e, nella primavera del [[1966]], la ripresa delle pubblicazioni del «Seme anarchico», interrotte per un breve periodo. A Pisa, Garinei è per lungo tempo uno dei principali motori dell’[[anarchismo]] toscano, insieme tra gli altri a [[Renzo Vanni]].  Muore a Treviso il [[6 novembre]] [[1970]].
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