Josiah Warren: differenze tra le versioni

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Warren è da molti ritenuto il primo di quella lunga schiera di anarchici che darà  vita alla corrente [[anarco-individualismo |anarco-individualista]] americana e che vide tra le sue fila [[Lysander Spooner]], [[H.D.Thoreau]], [[James L.Walzer]], [[John Henry Mackay]] e [[Benjamin Tucker]].
Warren è da molti ritenuto il primo di quella lunga schiera di anarchici che darà  vita alla corrente [[anarco-individualismo |anarco-individualista]] americana e che vide tra le sue fila [[Lysander Spooner]], [[H.D.Thoreau]], [[James L.Walzer]], [[John Henry Mackay]] e [[Benjamin Tucker]].


Fu soprattutto [[Benjamin Tucker]], dopo averlo conosciuto durante una conferenza nel [[1870]], a considerarlo un "maestro", uno dei primi critici del [[capitalismo]] e dell'[[autorità |autoritarismo]]. Un uomo che, come [[Pierre Joseph Proudhon]], scelse l’[[anarchismo]] piuttosto che il [[socialismo di Stato]], come metodologia di opposizione rivoluzionaria e prospettiva di civiltà . Non è un caso che Tucker dedichi la sua collezione di saggi ''Instead of a Book'', alla memoria di Warren definito «mio amico e maestro... di cui gli insegnamenti furono una prima fonte di luce», proseguendo che egli «fu il primo uomo ad esporre e formulare la dottrina ormai conosciuta con il nome di anarchismo».
Fu soprattutto [[Benjamin Tucker]], dopo averlo conosciuto durante una conferenza nel [[1870]], a considerarlo un "maestro", uno dei primi critici del [[capitalismo]] e dell'[[autorità |autoritarismo]]. Un uomo che, come [[Pierre Joseph Proudhon]], scelse l'[[anarchismo]] piuttosto che il [[socialismo di Stato]], come metodologia di opposizione rivoluzionaria e prospettiva di civiltà . Non è un caso che Tucker dedichi la sua collezione di saggi ''Instead of a Book'', alla memoria di Warren definito «mio amico e maestro... di cui gli insegnamenti furono una prima fonte di luce», proseguendo che egli «fu il primo uomo ad esporre e formulare la dottrina ormai conosciuta con il nome di anarchismo».


Fondatore nel [[1833]] di ''[[The Peaceful Revolutionist]]'', considerato il primo giornale anarchico della storia, Warren è celebre per aver enunciato la formula della «sovranità  dell'[[Individuo|individuo]]», poi rilanciata dal più celebre [[John Stuart Mill]], evidenziando una concezione fortemente individualistica e in strenua opposizione al movimento cooperativista di [[Robert Owen]], di cui come abbiamo visto inizialmente fu uno dei principali seguaci.
Fondatore nel [[1833]] di ''[[The Peaceful Revolutionist]]'', considerato il primo giornale anarchico della storia, Warren è celebre per aver enunciato la formula della «sovranità  dell'[[Individuo|individuo]]», poi rilanciata dal più celebre [[John Stuart Mill]], evidenziando una concezione fortemente individualistica e in strenua opposizione al movimento cooperativista di [[Robert Owen]], di cui come abbiamo visto inizialmente fu uno dei principali seguaci.
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: «La costituzione, alla pari di tutte le altre costruzioni artificiali, è il primo, il più grande e il più fatale errore mai commesso dai riformisti e dai legislatori».
: «La costituzione, alla pari di tutte le altre costruzioni artificiali, è il primo, il più grande e il più fatale errore mai commesso dai riformisti e dai legislatori».


Il manifesto prosegue sottolineando come la costituzione calpesti la dignità  umana individuale in favore del governo nato da queste “combinazioni” menzognere. L’[[individuo]] viene ridotto ad un semplice “pezzo di una macchina”, senza possibilità  di aver realmente sotto controllo la propria vita che è invece totalmente condizionata dalle leggi a lui imposte.
Il manifesto prosegue sottolineando come la costituzione calpesti la dignità  umana individuale in favore del governo nato da queste “combinazioni” menzognere. L'[[individuo]] viene ridotto ad un semplice “pezzo di una macchina”, senza possibilità  di aver realmente sotto controllo la propria vita che è invece totalmente condizionata dalle leggi a lui imposte.


In ''[http://tmh.floonet.net/pdf/jwarren.pdf Equitable Commerce]'' ([[1846]]), si scaglia contro coloro che applicano prezzi superiori al costo di produzione e soprattutto descrive le ragioni del prezzo di costo e dello scambio di lavoro con eguale tempo-lavoro. La diseguaglianza salariale oraria viola la pari dignità  e quindi la "sovranità  individuale" di ciascuno sul proprio tempo, perché toglie da chi fatica di più per dare a chi svolge attività  più gratificanti.
In ''[http://tmh.floonet.net/pdf/jwarren.pdf Equitable Commerce]'' ([[1846]]), si scaglia contro coloro che applicano prezzi superiori al costo di produzione e soprattutto descrive le ragioni del prezzo di costo e dello scambio di lavoro con eguale tempo-lavoro. La diseguaglianza salariale oraria viola la pari dignità  e quindi la "sovranità  individuale" di ciascuno sul proprio tempo, perché toglie da chi fatica di più per dare a chi svolge attività  più gratificanti.
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Il ''[[Cincinnati Time Store]]'' terminò la propria esperienza nel [[1830]], ma solo perché Warren decise di farne di nuove. I risultati dello ''[[Cincinnati Time Store|Store]]'' furono soddisfacenti. Successivamente, nel [[1847]], fondò una nuova colonia denominata ''[[Utopia]]'', non lontano da Cincinnati, Ohio ([[USA]]). La colonia, strutturata in maniera [[autorità |antiautoritaria]], si basava sulla [[proprietà  privata]] e l'economia di mercato. Così come nella precedente esperienza, anche Utopia accetta le ''[[nota di lavoro di Warren|note di lavoro]]'' ("labour notes") come unità  di scambio. L'attività  fu molto difficoltosa a causa della guerra civile in atto e per colpa dell'innalzamento dei prezzi delle terre. Malgrado tutto però Utopia continuò i propri esperimenti mutualistici fino al [[1875]].  
Il ''[[Cincinnati Time Store]]'' terminò la propria esperienza nel [[1830]], ma solo perché Warren decise di farne di nuove. I risultati dello ''[[Cincinnati Time Store|Store]]'' furono soddisfacenti. Successivamente, nel [[1847]], fondò una nuova colonia denominata ''[[Utopia]]'', non lontano da Cincinnati, Ohio ([[USA]]). La colonia, strutturata in maniera [[autorità |antiautoritaria]], si basava sulla [[proprietà  privata]] e l'economia di mercato. Così come nella precedente esperienza, anche Utopia accetta le ''[[nota di lavoro di Warren|note di lavoro]]'' ("labour notes") come unità  di scambio. L'attività  fu molto difficoltosa a causa della guerra civile in atto e per colpa dell'innalzamento dei prezzi delle terre. Malgrado tutto però Utopia continuò i propri esperimenti mutualistici fino al [[1875]].  


Aiutato da [[Stephen Pearl Andrews]], Josiah Warren riuscì a fondare un'altra colonia di 3 km² sull’isola di Long Island, New York, [[USA]], nel [[1851]], denominata [[Modern Times]] (Tempi moderni). Essa continuò la propria attività  sino al [[1860]].
Aiutato da [[Stephen Pearl Andrews]], Josiah Warren riuscì a fondare un'altra colonia di 3 km² sull'isola di Long Island, New York, [[USA]], nel [[1851]], denominata [[Modern Times]] (Tempi moderni). Essa continuò la propria attività  sino al [[1860]].


In ''Equitable Commerce'' spiega che, grazie al [[prezzo di costo]] trasparente e reciproco, anche l'uso di moneta corrente può essere piegato al principio mutualista dello scambio paritario di tempo-lavoro con uguale tempo-lavoro, in cui l'abolizione del profitto è l'abolizione del [[plusprezzo]] superiore al costo necessario alla produzione (plusprezzo estorto al consumatore sfruttato in base al bisogno), ottenendo così che il salario reale del consumatore non venga intaccato. L'espansione del [[mutualismo]] del prezzo di costo reciproco tra molti produttori delle filiere comuni tende ad abbassare prezzi e costi, imponibili e tasse, con un surplus reale comune paritario e distribuito in quanto consumatori.
In ''Equitable Commerce'' spiega che, grazie al [[prezzo di costo]] trasparente e reciproco, anche l'uso di moneta corrente può essere piegato al principio mutualista dello scambio paritario di tempo-lavoro con uguale tempo-lavoro, in cui l'abolizione del profitto è l'abolizione del [[plusprezzo]] superiore al costo necessario alla produzione (plusprezzo estorto al consumatore sfruttato in base al bisogno), ottenendo così che il salario reale del consumatore non venga intaccato. L'espansione del [[mutualismo]] del prezzo di costo reciproco tra molti produttori delle filiere comuni tende ad abbassare prezzi e costi, imponibili e tasse, con un surplus reale comune paritario e distribuito in quanto consumatori.


=== L'educazione ===
=== L'educazione ===
: «La potenzialità  educativa è in tutte le cose che ci circondano.  Se vogliamo un’educazione che qualifichi i bambini per la vita futura. L’educazione deve  allora abbracciare quelle pratiche e quei principi che verranno richiesti nella vita futura. Se vogliamo che, nella vita adulta, pratichino l’equità  tra di loro, dobbiamo allora circondarli di pratiche eque e trattarli in maniera equa. [….] Se vogliamo che siano capaci di autogovernarsi nell’età  adulta, devono praticare il diritto all’autogoverno già  nell’infanzia. Se vogliamo che imparino a gestirsi razionalmente, consci delle conseguenze delle proprie azioni, deve essere loro consentito, nell’infanzia, di regolarsi in base alle conseguenze dei propri atti. I bambini sono innanzitutto il frutto dell’esempio. Se noi li bastoniamo, si bastoneranno tra di loro.  Se osservano in noi il tentativo di dominarci l’un l’altro, imiteranno la stessa barbarie.  Se invece abitualmente rispettiamo il diritto all’autosovranità  per ognuno di noi e per loro, diventeranno altrettanto rispettosi dei propri diritti e di quelli degli altri”. (Warren, ''Equitable Commerce'',  1846) .»  <ref>In [[Rudolf Rocker]], ''I pionieri della libertà '', Edizioni Antistato, 1982,  p. 82;  130 </ref>
: «La potenzialità  educativa è in tutte le cose che ci circondano.  Se vogliamo un'educazione che qualifichi i bambini per la vita futura. L'educazione deve  allora abbracciare quelle pratiche e quei principi che verranno richiesti nella vita futura. Se vogliamo che, nella vita adulta, pratichino l'equità  tra di loro, dobbiamo allora circondarli di pratiche eque e trattarli in maniera equa. [….] Se vogliamo che siano capaci di autogovernarsi nell'età  adulta, devono praticare il diritto all'autogoverno già  nell'infanzia. Se vogliamo che imparino a gestirsi razionalmente, consci delle conseguenze delle proprie azioni, deve essere loro consentito, nell'infanzia, di regolarsi in base alle conseguenze dei propri atti. I bambini sono innanzitutto il frutto dell'esempio. Se noi li bastoniamo, si bastoneranno tra di loro.  Se osservano in noi il tentativo di dominarci l'un l'altro, imiteranno la stessa barbarie.  Se invece abitualmente rispettiamo il diritto all'autosovranità  per ognuno di noi e per loro, diventeranno altrettanto rispettosi dei propri diritti e di quelli degli altri”. (Warren, ''Equitable Commerce'',  1846) .»  <ref>In [[Rudolf Rocker]], ''I pionieri della libertà '', Edizioni Antistato, 1982,  p. 82;  130 </ref>


== Note ==
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