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Dal [[1884]] è costretto all'esilio in [[Gran Bretagna]] a causa di una condanna che pende sul suo capo (accusa di cospirazione contro lo Stato), da dove poi frequentemente si sposta in altri paesi europei e negli [[Stati Uniti]]. | Dal [[1884]] è costretto all'esilio in [[Gran Bretagna]] a causa di una condanna che pende sul suo capo (accusa di cospirazione contro lo Stato), da dove poi frequentemente si sposta in altri paesi europei e negli [[Stati Uniti]]. | ||
Il [[28 giugno]] [[1885]] è a Parigi per tentare di coordinare i gruppi anarchici italiani e francesi. In questo periodo preconizza l'entrata degli anarchici nelle organizzazioni operaie, opponendosi all'[[individualismo]] e agli antiorganizzatori, ma soprattutto dedica sempre maggior spazio alla stesura e pubblicazione di opuscoli ('' | Il [[28 giugno]] [[1885]] è a Parigi per tentare di coordinare i gruppi anarchici italiani e francesi. In questo periodo preconizza l'entrata degli anarchici nelle organizzazioni operaie, opponendosi all'[[individualismo]] e agli antiorganizzatori, ma soprattutto dedica sempre maggior spazio alla stesura e pubblicazione di opuscoli (''Dell'anarchia o d'onde veniamo e dove andiamo'', ''La fine del parlamentarismo'', | ||
''La nuova religione'') e saggi (''Socialismo o monopolismo?'' del 1887, ''Manualetto di scienza economica ad uso degli operai'' del [[1888]], '' | ''La nuova religione'') e saggi (''Socialismo o monopolismo?'' del 1887, ''Manualetto di scienza economica ad uso degli operai'' del [[1888]], ''L'Italie telle qu'elle est'', pubblicato in lingua francese nel [[1890]]). | ||
Arrestato a Versailles il [[26 aprile]] [[1890]], mentre distribuisce volantini molto violenti, viene condannato a due ani di [[carcere]] e poi espulso dalla [[Francia]]. Merlino ripara così a Malta insieme a [[Paolo Schicchi]]. I due sbarcheranno poi clandestinamente in Sicilia nel tentativo di far esplodere nuovi moti insurrezionali. | Arrestato a Versailles il [[26 aprile]] [[1890]], mentre distribuisce volantini molto violenti, viene condannato a due ani di [[carcere]] e poi espulso dalla [[Francia]]. Merlino ripara così a Malta insieme a [[Paolo Schicchi]]. I due sbarcheranno poi clandestinamente in Sicilia nel tentativo di far esplodere nuovi moti insurrezionali. | ||
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All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza organizzatrice che sfocerà nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]]. | All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza organizzatrice che sfocerà nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]]. | ||
===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica=== | ===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica=== | ||
All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione | All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione dell'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], ritenendo che il parlamentarismo potesse essere un mezzo non per prendere il potere ma per per penetrare tra le masse) e ad elaborare una concezione originale del socialismo di tendenza [[socialismo libertario|libertaria]], in cui afferma che il [[socialismo]] non possa che essere il risultato finale di esperienze, tentativi e correzioni continue, pertanto non possa essere inquadrato in un modello prestabilito. Il socialismo, per Merlino, si configura come un equilibrio instabile tra le istanze individuali e quelle collettive, avvicinandosi pertanto alle idee di [[Proudhon]]. Le sue idee saranno esplicate in maniera chiara in alcuni saggi che delineeranno il suo percorso politico, come ''Pro e contro il socialismo'' (1897) e ''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898). | ||
Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]). | Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]). | ||
Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], | Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], l'importante ''Rivista Critica del Socialismo''<ref>[http://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=14&t=elenco-flipping-Rivista+Critica+del+Socialismo. Rivista critica del socialismo. Rivista mensile. Direttore: Francesco Saverio Merlino. 1899 - 1899 ]</ref>, ed alla fine dello stesso anno si iscrive al PSI, rimanendo però alquanto isolato all'interno del partito. | ||
Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]],<ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/Difesa_di_Bresci_opuscolo1917.pdf La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano]</ref> salvandolo dalla condanna a morte. Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc. | Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]],<ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/Difesa_di_Bresci_opuscolo1917.pdf La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano]</ref> salvandolo dalla condanna a morte. Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc. | ||
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*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf Collettivismo, Lotta di Classe ...e Ministero]'' (1901) | *''[http://www.centrostudifsmerlino.org/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf Collettivismo, Lotta di Classe ...e Ministero]'' (1901) | ||
*''Forma ed essenza del socialismo'' (1898) | *''Forma ed essenza del socialismo'' (1898) | ||
*'' | *''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898) | ||
*''Pro e contro il socialismo'' (1897) | *''Pro e contro il socialismo'' (1897) | ||
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZZlcza1Fjd1lUNGM/edit?pli=1 | *''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZZlcza1Fjd1lUNGM/edit?pli=1 L'individualismo nell'anarchismo]'' (1893) | ||
*''Gli opuscoli Necessità e basi di un accordo'' (1892) | *''Gli opuscoli Necessità e basi di un accordo'' (1892) | ||
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/Perche_siamo_anarchici_1966.pdf Perchè siamo anarchici]'' (1892) | *''[http://www.centrostudifsmerlino.org/Perche_siamo_anarchici_1966.pdf Perchè siamo anarchici]'' (1892) | ||
*'' | *''L'Italie telle qu'elle est'' (1890) | ||
*''Socialismo o monopolismo?'' (1887) | *''Socialismo o monopolismo?'' (1887) | ||
*''La fine del parlamentarismo'' (1887) | *''La fine del parlamentarismo'' (1887) | ||
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*R. Manieri, ''La fondazione etica del socialismo''. F.S. Merlino, Bari, 1983; | *R. Manieri, ''La fondazione etica del socialismo''. F.S. Merlino, Bari, 1983; | ||
*E.R. Papa, ''Per una biografia intellettuale di F.S. Merlino. Giustizia e sociologia criminale. Dal “socialismo anarchico” al “riformismo rivoluzionario” (1878-1930)'', Milano, 1982; | *E.R. Papa, ''Per una biografia intellettuale di F.S. Merlino. Giustizia e sociologia criminale. Dal “socialismo anarchico” al “riformismo rivoluzionario” (1878-1930)'', Milano, 1982; | ||
*N. | *N. Dell'Erba, ''Le origini del socialismo a Napoli (1872-1892)'', Napoli, 1979; | ||
*M. Galizia, ''Il socialismo giuridico di Francesco Saverio Merlino. | *M. Galizia, ''Il socialismo giuridico di Francesco Saverio Merlino. Dall'anarchismo al socialismo, alle origini della dottrina socialista dello Stato in Italia, in Aspetti e tendenze del diritto costituzionale. Scritti in onore di Costantino Mortati'', Roma, 1977. | ||
* [[Arrigo Petacco]], L'anarchico che venne dall'America, Mondadori, Milano 1974, p.91. | * [[Arrigo Petacco]], L'anarchico che venne dall'America, Mondadori, Milano 1974, p.91. | ||
* Massimiliano Boni, Il socialismo senza Marx. Studi e polemiche per una revisione della dottrina socialista (1897-1930), Bologna 1974. | * Massimiliano Boni, Il socialismo senza Marx. Studi e polemiche per una revisione della dottrina socialista (1897-1930), Bologna 1974. |