Carlo Cafiero: differenze tra le versioni

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Risolti momentaneamente i problemi giudiziari, Cafiero lascia l'[[Italia]] e parte per la [[Francia]], fermandosi nei pressi di Versailles, a Les Molières. Nel [[1879]] viene dato alle stampe il ''Compendio del primo volume de "Il Capitale"'', che godrà  del pubblico elogio dello stesso [[Marx]] a cui era stata inviata una copia. Intanto la moglie [[Olimpia Kutusov|Olimpia]], dopo una drammatica fuga dalla Siberia, riesce a raggiungere la [[Svizzera]], nello stesso periodo in cui Cafiero è invece attivamente impegnato nel movimento anarchico francese, anche perché quello italiano è sottoposto alle dure [[repressione|repressioni]] delle [[autorità ]] dopo l'attentato di [[Giovanni Passannante]] ad Umberto I. Il [[18 novembre]] [[1879]] è espulso dalla [[Francia]], insieme a [[Malatesta]], per aver partecipato ad una riunione nel corso della quale era stato malmenato un funzionario di polizia. Recatosi in [[Svizzera]], si stabilisce prima a Ginevra, dove entra in rapporti con gli anarchici del gruppo che ruota intorno a «Revolté», storico [[stampa anarchica|periodico]] fondato da [[Kropotkin]], poi a Berna ed infine a Lugano.
Risolti momentaneamente i problemi giudiziari, Cafiero lascia l'[[Italia]] e parte per la [[Francia]], fermandosi nei pressi di Versailles, a Les Molières. Nel [[1879]] viene dato alle stampe il ''Compendio del primo volume de "Il Capitale"'', che godrà  del pubblico elogio dello stesso [[Marx]] a cui era stata inviata una copia. Intanto la moglie [[Olimpia Kutusov|Olimpia]], dopo una drammatica fuga dalla Siberia, riesce a raggiungere la [[Svizzera]], nello stesso periodo in cui Cafiero è invece attivamente impegnato nel movimento anarchico francese, anche perché quello italiano è sottoposto alle dure [[repressione|repressioni]] delle [[autorità ]] dopo l'attentato di [[Giovanni Passannante]] ad Umberto I. Il [[18 novembre]] [[1879]] è espulso dalla [[Francia]], insieme a [[Malatesta]], per aver partecipato ad una riunione nel corso della quale era stato malmenato un funzionario di polizia. Recatosi in [[Svizzera]], si stabilisce prima a Ginevra, dove entra in rapporti con gli anarchici del gruppo che ruota intorno a «Revolté», storico [[stampa anarchica|periodico]] fondato da [[Kropotkin]], poi a Berna ed infine a Lugano.


Venduta la villa de "La Baronata", Cafiero acquisisce un po’ di finanze che gli permettono di proseguire con maggiori tranquillità  la propria attività  anarchica, che soprattutto durante il periodo luganese risulterà  molto florida grazie agli stretti rapporti con un nucleo di internazionalisti formato da [[Gaetano Grassi]], [[Florido Matteucci]], [[Egisto Marzoli]], [[Filippo Boschiero]] ed altri. A Lugano scrive anche il saggio ''Rivoluzione'', che sarà  pubblicato in parte su «La R??volution social» di Saint-Cloud ([[20 febbraio]]-[[31 luglio]] [[1881]]).
Venduta la villa de "La Baronata", Cafiero acquisisce un po’ di finanze che gli permettono di proseguire con maggiori tranquillità  la propria attività  anarchica, che soprattutto durante il periodo luganese risulterà  molto florida grazie agli stretti rapporti con un nucleo di internazionalisti formato da [[Gaetano Grassi]], [[Florido Matteucci]], [[Egisto Marzoli]], [[Filippo Boschiero]] ed altri. A Lugano scrive anche il saggio ''Rivoluzione'', che sarà  pubblicato in parte su «La Révolution social» di Saint-Cloud ([[20 febbraio]]-[[31 luglio]] [[1881]]).


Allontanatosi da Lugano nell’ottobre [[1880]] per partecipare al convegno della [[Federazione anarchica del Giura]] di Chaux de Fonds ([[9 ottobre|9]]-[[10 ottobre]]), vi pronuncia il celebre discorso su ''[[Anarchia e comunismo (di Carlo Cafiero|Anarchia e comunismo]]'', incentrato sulla convinzione che la [[rivoluzione]] sia una legge che regola la storia dell’umanità  e che rende possibile il progresso dei popoli nel corso del tempo:
Allontanatosi da Lugano nell’ottobre [[1880]] per partecipare al convegno della [[Federazione anarchica del Giura]] di Chaux de Fonds ([[9 ottobre|9]]-[[10 ottobre]]), vi pronuncia il celebre discorso su ''[[Anarchia e comunismo (di Carlo Cafiero|Anarchia e comunismo]]'', incentrato sulla convinzione che la [[rivoluzione]] sia una legge che regola la storia dell’umanità  e che rende possibile il progresso dei popoli nel corso del tempo:
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