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Le difficoltà economiche sono enormi e l'anarchico vorrebbe tornare in [[Italia]], anche perché gli era giunta notizia che c'era la possibilità di revisionare il suo processo per i fatti del [[1921]]. Gaggi si deve muovere con prudenza, i [[bolscevismo|bolscevichi]] lo considerano sempre più come un nemico della [[rivoluzione]] e nel [[1930]], dopo aver trovato un nuovo lavoro a Sahalin in estremo oriente, progetta un improbabile piano di fuga. Anche i fascisti hanno saputo di queste sue intenzioni e viene segnalato nel ''Bollettino delle Ricerche'': «da arrestare in caso di rimpatrio». Nel frattempo svolge lavori saltuari come interprete e, dal [[1932]], si impiega all'hotel Metropol di Mosca. | Le difficoltà economiche sono enormi e l'anarchico vorrebbe tornare in [[Italia]], anche perché gli era giunta notizia che c'era la possibilità di revisionare il suo processo per i fatti del [[1921]]. Gaggi si deve muovere con prudenza, i [[bolscevismo|bolscevichi]] lo considerano sempre più come un nemico della [[rivoluzione]] e nel [[1930]], dopo aver trovato un nuovo lavoro a Sahalin in estremo oriente, progetta un improbabile piano di fuga. Anche i fascisti hanno saputo di queste sue intenzioni e viene segnalato nel ''Bollettino delle Ricerche'': «da arrestare in caso di rimpatrio». Nel frattempo svolge lavori saltuari come interprete e, dal [[1932]], si impiega all'hotel Metropol di Mosca. | ||
Nel gennaio del [[1933]], durante una riunione «non ufficialmente disposta dal Komintern» tra i fuoriusciti di Mosca, Odessa e Kiev, a cui presenziano anche alcune spie [[fascismo|fasciste]], scoppia un violento alterco tra chi pretende che tutti gli italiani chiedano la cittadinanza sovietica e chi, come Otello, non intende invece precludersi la possibilità di rientrare in [[Italia]]. Nell'occasione Luigi Capanni, comunista originario del Valdarno, invia una missiva a Luigi Longo per denunciare diffamare il suo conterraneo definendolo agente provocatore e spia. Nel [[1934]] il terrore staliniano contro il “[[Lev Trotzky|trotzkismo]] | Nel gennaio del [[1933]], durante una riunione «non ufficialmente disposta dal Komintern» tra i fuoriusciti di Mosca, Odessa e Kiev, a cui presenziano anche alcune spie [[fascismo|fasciste]], scoppia un violento alterco tra chi pretende che tutti gli italiani chiedano la cittadinanza sovietica e chi, come Otello, non intende invece precludersi la possibilità di rientrare in [[Italia]]. Nell'occasione Luigi Capanni, comunista originario del Valdarno, invia una missiva a Luigi Longo per denunciare diffamare il suo conterraneo definendolo agente provocatore e spia. Nel [[1934]] il terrore staliniano contro il “[[Lev Trotzky|trotzkismo]]” si intensifica: sono bollati con quest'epiteto tutti i dissidenti, compreso Gaggi. Egli si trova in una situazione di angoscia e paura, specialmente dopo aver appreso la notizia della morte del babbo e dopo aver dovuto affrontare anche la morte della sua compagna Marsaide. | ||
=== L'internamento nel gulag === | === L'internamento nel gulag === | ||
[[File:Umberto Tommasini.jpg|200 px|thumb|[[Umberto Tommasini]], anarchico con il quale Gaggi mantenne stabili rapporti epistolari.]] | [[File:Umberto Tommasini.jpg|200 px|thumb|[[Umberto Tommasini]], anarchico con il quale Gaggi mantenne stabili rapporti epistolari.]] | ||
Rimasto solo con la piccola Lilina, l'anarchico russo inizia la convivenza con un'altra donna russa, Tamara. Il [[28 dicembre]] [[1934]], insieme ad altri nove italiani residenti a Mosca, viene arrestato ed il Club internazionale, considerato un “covo di | Rimasto solo con la piccola Lilina, l'anarchico russo inizia la convivenza con un'altra donna russa, Tamara. Il [[28 dicembre]] [[1934]], insieme ad altri nove italiani residenti a Mosca, viene arrestato ed il Club internazionale, considerato un “covo di spie”, viene chiuso d'[[autorità ]]. In merito al suo arresto, dubbi sorgeranno sulla figura di Tamara a causa della sua condizione di dipendente del ''Narodnyj kommissariat''. | ||
Interrogato dalla [[polizia]] politica, pur respingendo la definizione di controrivoluzionario, Gaggi ammette di essere critico nei confronti del sistema sociale dell'URSS e delle condizioni lavorative degli operai. Durante l'interrogatorio ammette anche di aver mantenuto contatti clandestini epistolari con esuli anarchici a Parigi come [[Umberto Tommasini]]. | Interrogato dalla [[polizia]] politica, pur respingendo la definizione di controrivoluzionario, Gaggi ammette di essere critico nei confronti del sistema sociale dell'URSS e delle condizioni lavorative degli operai. Durante l'interrogatorio ammette anche di aver mantenuto contatti clandestini epistolari con esuli anarchici a Parigi come [[Umberto Tommasini]]. | ||
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: «… la vittoria definitiva sarà nostra, e da questa lontana Asia giunga il mio augurio fraterno al popolo spagnolo di un prossimo raggiungimento di una società di liberi in terra liberata...». | : «… la vittoria definitiva sarà nostra, e da questa lontana Asia giunga il mio augurio fraterno al popolo spagnolo di un prossimo raggiungimento di una società di liberi in terra liberata...». | ||
Da quel momento (novembre [[1936]]) si perdono le sue tracce. A seguito dell'apertura degli archivi sovietici si apprenderà la sua data di morte avvenuta “in stato di | Da quel momento (novembre [[1936]]) si perdono le sue tracce. A seguito dell'apertura degli archivi sovietici si apprenderà la sua data di morte avvenuta “in stato di detenzione”: [[31 maggio]] [[1945]]. | ||
L'anno prima, quando l'anarchico era ancora in vita, l'allora ministro comunista Palmiro Togliatti s'era rifiutato di intervenire in suo favore e aveva evitato di rispondere ad una lettera in tal senso inviatagli da [[Victor Serge]]. | L'anno prima, quando l'anarchico era ancora in vita, l'allora ministro comunista Palmiro Togliatti s'era rifiutato di intervenire in suo favore e aveva evitato di rispondere ad una lettera in tal senso inviatagli da [[Victor Serge]]. |