L'azione come propaganda (di Johann Most)

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L'azione come propaganda è uno scritto di Johann Most incentrato sulla propaganda col fatto e pubblicato nel numero di Freiheit del 25 luglio 1885. Il testo è stato estratto dal libro La peste, la bestia e il mostro di Aníbal D'Auria, recuperato dal sito librosdeanarres.com.ar [1] e tradotto in italiano dal collettivo anarcopediano.

L'azione come propaganda

Centinaia di volte abbiamo detto che l'importanza dell'azione dei rivoluzionari moderni non è solamente in se stessa, ma anche nel suo effetto propagandistico. Pertanto, non solo noi predichiamo l'azione in sé e per sé, ma anche l'azione come propaganda.

Quantunque la questione sia molto semplice, ancora una volta ci scontriamo con persone, incluse quelle prossime al nostro movimento, che non capisce o si rifiuta di farlo. Di questo abbiamo avuto una recente dimostrazione nel caso Lieske. [2]

Quindi, la domanda è la seguente: a che servono le minacce anarchiche «occhio per occhio, dente per dente», se non accompagnate da azioni coerenti?

Sono per caso solo la versione popolare della «amministrazione della giustizia»? [3] Sono forse sporchi trucchi ridondanti anonimamente affinché nessuno sappia perché non vengono messe in pratica?

Certamente se così fosse, questa sarebbe una modalità d'azione, ma non di azione come propaganda.

La cosa importante della minaccia anarchica è che proclama forte e chiaro a tutti coloro in grado di sentire, che alcuni uomini possono morire per svariati motivi; e che alla prima occasione che si presenta, la minaccia sarà eseguita mandando effettivamente il farabutto all'altro mondo.

Ciò è stato effettivamente fatto con Alessandro Romanov, Messenzoff, Sudeikin, Bloch e Hlubeck, Rumpff e tanti altri. E una volta che l'azione è stata eseguita, è importante che i rivoluzionari facciano conoscere a tutto il mondo le loro ragioni. [4]

La grande impressione che queste azioni rivoluzionarie provocano, sono dimostrate dai ripetuti tentativi dei reazionari di metterle a tacere o di distorcerne il significato. Ciò è avvenuto particolarmente in Russia dove vigono forti restrizioni alla stampa. Per ottenere il massimo dei benefici da queste azioni, subito dopo essere state eseguite, in particolare nella stessa città in cui queste furono realizzate, si dovettero incollare manifesti che spiegavano le ragioni di tali azioni.

Nei casi in cui questo non fu fatto, ciò era semplicemente dovuto al coinvolgimento di più persone o alla mancanza di denaro. Per la stampa anarchica, visto che ne avevano le possibilità, in questi casi nulla sarebbe stato più naturale che glorificare l'azione spiegando i fatti. Poichè se ne disinteressarono, o addirittura le rinnegarono, ciò va interpretato come uno stupido e completo tradimento.

Freiheit ha sempre seguito questa politica. [5] Solo per invidia e insipida e giallastra, i demagoghi, ed altri che continuamente ci urlano beffardamente «fattelo, continuate a farlo», condannando la nostra condotta come un crimine ogni volta che possono.

Questa miserabile stirpe è ben consapevole che nessuna azione anarchica può raggiungere il proprio effetto propagandistico se gli organi di stampa che avrebbero la responsabilità di dare la giusta importanza a queste azioni non le rendendo accettabili dal popolo.

È soprattutto questo ciò che fa infuriare i reazionari.

Note

  1. L'articolo è stato anche pubblicato dalla Biblioteca Anarquista
  2. Most si riferisce a Julius Lieske, anarchico tedesco condannato a morte nel 1885 con prove circostanziali per l'assassinio di Carl L. Rumpff, efficiente repressore del socialismo a capo della polizia di Francoforte.
  3. L'espressione letterale di Most in inglese non è “justice” (giustizia) ma “law and order” (legge e ordine).
  4. Alessandro Romanov è Alessandro II, zar di Russia, assassinato nel 1881. Sudeikin fu un colonnello dell'esercito russo assassinato da Delgaieff. Hlubeck fu un ispettore di polizia assassinato a Vienna nel 1883. Rumpff fu capo della polizia di Francoforte, assassinato nel 1885. Di Bloch e di Messenzoff non si è riusciti a trovare nulla.
  5. Freiheit, come detto, era il giornale anarchico diretta da Johann Most nel quale questo stesso scritto fu pubblicato.Freiheit appoggiò esplicitamente la propaganda col fatto.

Voci correlate


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