Violenza della polizia: differenze tra le versioni

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*[[6 dicembre]] [[2008]] - [[Grecia]]: ad Atene, nel quartiere di [[Exarchia]], il 15enne anarchico [[Alexandros Andreas Grigoropoulos]] cade vittima di una pallottola sparata da un [[poliziotto]] greco, scatenando la furia di studenti, universitari e lavoratori, che mettono a ferro e fuoco le principali città greche per oltre 3 settimane.
*[[6 dicembre]] [[2008]] - [[Grecia]]: ad Atene, nel quartiere di [[Exarchia]], il 15enne anarchico [[Alexandros Andreas Grigoropoulos]] cade vittima di una pallottola sparata da un [[poliziotto]] greco, scatenando la furia di studenti, universitari e lavoratori, che mettono a ferro e fuoco le principali città greche per oltre 3 settimane.
*[[10 marzo]] [[2010]] - [[Grecia]]: a Dafni (sud-est di Atene), durante uno scontro a fuoco con la [[polizia]] greca che l'ha sorpreso mentre rubava un auto, viene assassinato [[Lambros Fountas]], anarchico militante di Lotta Rivoluzionaria (EA). Esiste solo la versione della [[polizia]] in quanto non vi sono altri testimoni.
*[[10 marzo]] [[2010]] - [[Grecia]]: a Dafni (sud-est di Atene), durante uno scontro a fuoco con la [[polizia]] greca che l'ha sorpreso mentre rubava un auto, viene assassinato [[Lambros Fountas]], anarchico militante di Lotta Rivoluzionaria (EA). Esiste solo la versione della [[polizia]] in quanto non vi sono altri testimoni.
*dal dicembre [[2010]] all'inizio del [[2011]] - nord Africa, Medio Oriente, Vicino oriente: la Primavera Araba, ovvero una serie di proteste ed agitazioni coinvolgenti vari pesi (Algeria, Bahrein, Egitto, Gibuti, Giordania, Iraq, Libia, Siria, Tunisia, Yemen) comporta circa 140.000 morti, causati dagli scontri tra manifestanti e forze di [[polizia]] locali (incidenti minori sono avvenuti in Arabia Saudita, Kuwait, Marocco, Mauritania, Oman, Somalia e Sudan).
*dal dicembre [[2010]] all'inizio del [[2011]] - nord Africa, Medio Oriente, Vicino oriente: la Primavera Araba, ovvero una serie di proteste ed agitazioni coinvolgenti vari pesi ([[Algeria]], [[Bahrein]], [[Egitto]], [[Gibuti]], [[Giordania]], [[Iraq]], [[Libia]], [[Siria]], [[Tunisia]], [[Yemen]]) comporta circa 140.000 morti, causati dagli scontri tra manifestanti e forze di [[polizia]] locali (incidenti minori sono avvenuti in [[Arabia Saudita]], [[Kuwait]], [[Marocco]], [[Mauritania]], [[Oman]], [[Somalia]] e [[Sudan]]).
*[[24 agosto|24]]-[[25 agosto]] [[2011]] - [[Cile]]: a Macul muore durante gli scontri con la [[polizia]] il quattordicenne Manuel Gutiérrez Reinoso. A La Pincoya viene ucciso dalle forze dell'ordine il diciottenne Mario Parraguez Pinto. In tutto il [[Cile]] erano stati proclamati due giorni di [[sciopero generale]].
*[[24 agosto|24]]-[[25 agosto]] [[2011]] - [[Cile]]: a Macul muore durante gli scontri con la [[polizia]] il quattordicenne Manuel Gutiérrez Reinoso. A La Pincoya viene ucciso dalle forze dell'ordine il diciottenne Mario Parraguez Pinto. In tutto il [[Cile]] erano stati proclamati due giorni di [[sciopero generale]].


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