Violenza della polizia: differenze tra le versioni

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[[Image:Warning for police brutality.png|300px|thumb|right|Brutalità poliziesca.]]Seppur l'uso della forza da parte delle forze di [[polizia]] e dell'[[esercito]] venga strettamente regolamentato dalle leggi, esistono prove in cui gli stessi hanno pesantemente abusato dei loro poteri: si va dai "semplici" pestaggi alla [[violenza]] durante manifestazioni ed eventi sportivi, sino a veri e propri casi di omicidi; talvolta questi abusi sono stati compiuti da singole [[individualità]] (quelle che ipocritamente i [[media]] chiamano "mele marce"), talvolta si è trattato, invece, di vere e proprie operazioni illegali che hanno goduto dell'appoggio esterno di alti funzionari dello [[Stato]] e della classe politica. Questa [[violenza]] è il risultato di un'educazione e di un addestramento che tendono a disumanizzare e a considerare pericolosi per l'ordine sociale gli antagonisti, i ribelli, gli emarginati, i carcerati ecc.     
[[Image:Warning for police brutality.png|300px|thumb|right|Brutalità poliziesca.]]Seppur l'uso della forza da parte delle forze di [[polizia]] e dell'[[esercito]] venga strettamente regolamentato dalle leggi, esistono prove in cui gli stessi hanno pesantemente abusato dei loro poteri: si va dai "semplici" pestaggi alla [[violenza]] durante manifestazioni ed eventi sportivi, sino a veri e propri casi di omicidi; talvolta questi abusi sono stati compiuti da singole [[individualità]] (quelle che ipocritamente i [[media]] chiamano "mele marce"), talvolta si è trattato, invece, di vere e proprie operazioni illegali che hanno goduto dell'appoggio esterno di alti funzionari dello [[Stato]] e della classe politica. Questa [[violenza]] è il risultato di un'educazione e di un addestramento che tendono a disumanizzare e a considerare pericolosi per l'ordine sociale gli antagonisti, i ribelli, gli emarginati, i carcerati ecc.     


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[[File:Milano_breccia_convento_dei_cappuccini_1898.jpg|thumb|La breccia aperta a cannonate nelle mura del convento dei Cappuccini durante i moti di Milano del [[1898]].]]
[[File:Milano_breccia_convento_dei_cappuccini_1898.jpg|thumb|La breccia aperta a cannonate nelle mura del convento dei Cappuccini durante i moti di Milano del [[1898]].]]
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici.]]
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici.]]
*[[1861]]: secondo una statistica elaborata dagli occupanti piemontesi alla fine del [[1861]], per reprimere il fenomeno del brigantaggio le forze militari hanno fucilato 733 persone e ne hanno uccise 1.093 in combattimento; cifre che probabilmente non corrispondevano ai dati reali, giacché il giornale francese ''De Naples a Palerme'' ([[1863]]-[[1864]]) parla di 10.000 meridionali fucilati o uccisi in combattimento.
*[[1861]]: secondo una statistica elaborata dagli occupanti piemontesi alla fine del [[1861]], per reprimere il fenomeno del brigantaggio le forze [[militari]] hanno fucilato 733 persone e ne hanno uccise 1.093 in combattimento; cifre che probabilmente non corrispondevano ai dati reali, giacché il giornale francese ''De Naples a Palerme'' ([[1863]]-[[1864]]) parla di 10.000 meridionali fucilati o uccisi in combattimento.
*[[21 settembre|21]]-[[22 settembre]] [[1864]]: a Torino l'[[esercito]] italiano compie un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione che manifesta contro il trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze: 50 morti e 170 feriti.
*[[21 settembre|21]]-[[22 settembre]] [[1864]]: a Torino l'[[esercito]] italiano compie un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione che manifesta contro il trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze: 50 morti e 170 feriti.
*[[16 febbraio|16]]-[[22 febbraio]] [[1898]]: manifestazioni contro la crisi e i prezzi alti in Sicilia. A Palermo, il [[16 febbraio|16]], l'[[esercito]] interviene contro una manifestazione di disoccupati, donne e ragazzi: il bilancio è di 5 morti e 28 feriti; le sommosse continuano un pò ovunque ed il [[22 febbraio|22]], a Modica, i carabinieri fanno 5 morti.
*[[16 febbraio|16]]-[[22 febbraio]] [[1898]]: manifestazioni contro la crisi e i prezzi alti in Sicilia. A Palermo, il [[16 febbraio|16]], l'[[esercito]] interviene contro una manifestazione di disoccupati, donne e ragazzi: il bilancio è di 5 morti e 28 feriti; le sommosse continuano un pò ovunque ed il [[22 febbraio|22]], a Modica, i carabinieri fanno 5 morti.
*[[28 aprile|28]]-[[30 aprile]] [[1898]]: le [[militarismo|forze dell'ordine]] reprimono con durezza le manifestazioni che si tengono in Campania e in Puglia. Le rivolte si estendono ovunque, coinvolgendo Rimini, Ravenna, Benevento e Molfetta, finendo con l'interessare, in breve tempo, gran parte della penisola.
*[[28 aprile|28]]-[[30 aprile]] [[1898]]: le [[militarismo|forze dell'ordine]] reprimono con durezza le manifestazioni che si tengono in Campania e in Puglia. Le rivolte si estendono ovunque, coinvolgendo Rimini, Ravenna, Benevento e Molfetta, finendo con l'interessare, in breve tempo, gran parte della penisola.
*[[1° maggio|1°]]-[[5 maggio]] [[1898]]: a Molfetta i militari sparano sulla folla in [[sciopero]], si contano 5 morti. Il [[5 maggio]], sempre a Molfetta, altri due manifestanti vengono assassinati dalle forza militari. Ai primi di maggio l'[[esercito]] apre il fuoco a Bagnacavallo (Emilia Romagna): 6 morti; nello stesso periodo cadono due manifestanti a Piacenza e uno a Figline Valdarno. Il [[5 maggio]], durante una pubblica assemblea davanti al municipio, i carabinieri massacrano 4 manifestanti a Sesto Fiorentino.
*[[1° maggio|1°]]-[[5 maggio]] [[1898]]: a Molfetta i [[militari]] sparano sulla folla in [[sciopero]], si contano 5 morti. Il [[5 maggio]], sempre a Molfetta, altri due manifestanti vengono assassinati dalle forze [[militari]]. Ai primi di maggio l'[[esercito]] apre il fuoco a Bagnacavallo (Emilia Romagna): 6 morti; nello stesso periodo cadono due manifestanti a Piacenza e uno a Figline Valdarno. Il [[5 maggio]], durante una pubblica assemblea davanti al municipio, i carabinieri massacrano 4 manifestanti a Sesto Fiorentino.
*[[6 maggio|6]]-[[7 maggio|7]]-[[8 maggio|8]]-[[9 maggio]] [[1898]]: a Milano vengono erette barricate per le strade della città per protestare contro la crisi e l'[[autoritarismo]] governativo. Nel corso delle 4 rivoltose giornate milanesi l'[[esercito]], guidato da Bava Beccaris, cannoneggia sulla folla provocando 88 vittime accertate. Bava Beccaris sarà premiato dal re Umberto I per i servizi resi al paese. Il [[29 luglio]] [[1900]], per protestare contro i crimini compiuti in quei giorni, [[Gaetano Bresci]] colpirà a morte il re.
*[[6 maggio|6]]-[[7 maggio|7]]-[[8 maggio|8]]-[[9 maggio]] [[1898]]: a Milano vengono erette barricate per le strade della città per protestare contro la crisi e l'[[autoritarismo]] governativo. Nel corso delle 4 rivoltose giornate milanesi l'[[esercito]], guidato da Bava Beccaris, cannoneggia sulla folla provocando 88 vittime accertate. Bava Beccaris sarà premiato dal re Umberto I per i servizi resi al paese. Il [[29 luglio]] [[1900]], per protestare contro i crimini compiuti in quei giorni, [[Gaetano Bresci]] colpirà a morte il re.
*[[1899]]: in Sardegna viene spedito un corpo militare adibito alla [[repressione]] del fenomeno del banditismo: perquisizioni, arresti e violenze si susseguono specialmente nel centro dell'isola. Nella Barbagia di Seulo ben 150 carabinieri e 60 militari snidano ed uccidono 4 latitanti, i fratelli Giacomo ed Elia Serra Sanna, Salvatore Pau e Tomaso Virdis, mentre il Giuseppe Lovicu riesce a fuggire rimandando la sua fine al [[1901]], quando cadrà sotto il fuoco dei carabinieri.
*[[1899]]: in Sardegna viene spedito un corpo [[militare]] adibito alla [[repressione]] del fenomeno del banditismo: perquisizioni, arresti e violenze si susseguono specialmente nel centro dell'isola. Nella Barbagia di Seulo ben 150 carabinieri e 60 [[militari]] snidano ed uccidono 4 latitanti, i fratelli Giacomo ed Elia Serra Sanna, Salvatore Pau e Tomaso Virdis, mentre il Giuseppe Lovicu riesce a fuggire rimandando la sua fine al [[1901]], quando cadrà sotto il fuoco dei carabinieri.
*[[4 settembre]] [[1904]]: a Bugerru (Sardegna) una delegazione di minatori in lotta per l'aumento salariale viene violentemente caricata dai carabinieri: un eccidio, 3 morti e decine di feriti.
*[[4 settembre]] [[1904]]: a Bugerru (Sardegna) una delegazione di minatori in lotta per l'aumento salariale viene violentemente caricata dai carabinieri: un eccidio, 3 morti e decine di feriti.
*[[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1904]]: ad Anguillara Sabazia (Roma) una manifestazione di contadini contro alcuni grandi latifondisti, fra cui il principe Torlonia e l'onorevole Tittoni, viene repressa dall'[[esercito]] e si conclude con decine di manifestanti feriti. Il [[14 settembre|giorno seguente]], a Castelluzzo (Trapani), i carabinieri aprono il fuoco contro una folla di contadini che protestano contro lo scioglimento di una riunione socialista: due morti e una decina di feriti. Gli [[sciopero|scioperi]] e le proteste si estenderanno in tutta la penisola e il [[16 settembre|16]] ci sarà il primo [[sciopero generale]] italiano.
*[[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1904]]: ad Anguillara Sabazia (Roma) una manifestazione di contadini contro alcuni grandi latifondisti, fra cui il principe Torlonia e l'onorevole Tittoni, viene repressa dall'[[esercito]] e si conclude con decine di manifestanti feriti. Il [[14 settembre|giorno seguente]], a Castelluzzo (Trapani), i carabinieri aprono il fuoco contro una folla di contadini che protestano contro lo scioglimento di una riunione socialista: due morti e una decina di feriti. Gli [[sciopero|scioperi]] e le proteste si estenderanno in tutta la penisola e il [[16 settembre|16]] ci sarà il primo [[sciopero generale]] italiano.
*[[7 giugno]] [[1914]]: ad Ancona inizia l'insurrezione passata alla storia con il nome di "[[settimana rossa]]": alla "Villa Rossa" di Ancona si tiene un comizio [[antimilitarista]], contro la guerra e per la liberazione di Moroni e [[Augusto Masetti]] (anarchico e [[antimilitarista]] che sparò al proprio colonnello per protesta contro la missione militare in Libia), in cui parlano Nenni per i repubblicani, Palizza per i sindacalisti ed [[Errico Malatesta]] per gli anarchici. Al termine del comizio i carabinieri "caricano" la folla sparando e uccidendo tre manifestanti (Nello Budini di 17 anni e Antonio Casaccia di 24 anni, entrambi repubblicani, e l'anarchico [[Attilio Giambrignoni]] di 22 anni).
*[[7 giugno]] [[1914]]: ad Ancona inizia l'insurrezione passata alla storia con il nome di "[[settimana rossa]]": alla "Villa Rossa" di Ancona si tiene un comizio [[antimilitarista]], contro la guerra e per la liberazione di Moroni e [[Augusto Masetti]] (anarchico e [[antimilitarista]] che sparò al proprio colonnello per protesta contro la missione [[militare]] in Libia), in cui parlano Nenni per i repubblicani, Palizza per i sindacalisti ed [[Errico Malatesta]] per gli anarchici. Al termine del comizio i carabinieri "caricano" la folla sparando e uccidendo tre manifestanti (Nello Budini di 17 anni e Antonio Casaccia di 24 anni, entrambi repubblicani, e l'anarchico [[Attilio Giambrignoni]] di 22 anni).
*[[23 agosto|23]]-[[24 agosto]] [[1917]]: a Torino [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|violenti scontri]] si sviluppano tra manifestanti e forze di [[polizia]]. Borgo San Paolo, la Barriera di Nizza e la Barriera di Milano sono i quartieri in cui più calda è la resistenza popolare.  
*[[23 agosto|23]]-[[24 agosto]] [[1917]]: a Torino [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|violenti scontri]] si sviluppano tra manifestanti e forze di [[polizia]]. Borgo San Paolo, la Barriera di Nizza e la Barriera di Milano sono i quartieri in cui più calda è la resistenza popolare.  
*[[1919]]-[[1920]]: durante il "[[biennio rosso]]", alle occupazioni di terre e fabbriche le istituzioni rispondono con la [[repressione]] [[poliziesca]]. I morti, tra le forze dell'ordine e i manifestanti, sarebbero circa 200.
*[[1919]]-[[1920]]: durante il "[[biennio rosso]]", alle occupazioni di terre e fabbriche le istituzioni rispondono con la [[repressione]] [[poliziesca]]. I morti, tra le forze dell'ordine e i manifestanti, sarebbero circa 200.
*[[7 aprile]] [[1920]]: a Modena i regi carabinieri sparano sui lavoratori in [[sciopero]] riuniti in Piazza Grande per un comizio indetto dalle due Camere del Lavoro presenti in città (socialista ed anarchica), 5 i morti.
*[[7 aprile]] [[1920]]: a Modena i regi carabinieri sparano sui lavoratori in [[sciopero]] riuniti in Piazza Grande per un comizio indetto dalle due Camere del Lavoro presenti in città (socialista ed anarchica), 5 i morti.
*[[26 giugno|26]]-[[28 giugno]]: ad Ancona scoppia la "[[rivolta dei bersaglieri]]", che ben presto si estenderà in altre cittadine delle Marche e dell'[[Italia]] centrale. La rivolta termina con il bombardamento della città da parte delle truppe militari fedeli al re e al governo Giolitti.
*[[26 giugno|26]]-[[28 giugno]]: ad Ancona scoppia la "[[rivolta dei bersaglieri]]", che ben presto si estenderà in altre cittadine delle Marche e dell'[[Italia]] centrale. La [[rivolta]] termina con il bombardamento della città da parte delle truppe [[militari]] fedeli al re e al governo Giolitti.
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che viene impedito con [[violenza]] dai carabinieri; la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che viene impedito con [[violenza]] dai carabinieri; la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, guardie regie e militanti socialisti. Tra questi 10 persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle guardie regie e dei [[fascismo|fascisti]].
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, guardie regie e militanti socialisti. Tra questi 10 persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle guardie regie e dei [[fascismo|fascisti]].


===Durante il fascismo===
===Durante il fascismo===
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
Ai primordi del regime [[fascista]], il [[31 dicembre]] [[1922]], Benito Mussolini sciolse alcuni corpi [[militari]] con funzioni di [[polizia]] e li fece assorbire dall'Arma dei Reali Carabinieri. Nell'ambito della stessa manovra, venne creata la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Furono questi due corpi, coadiuvati direttamente o indirettamente dagli squadristi, ad operarsi nella [[violenta]] [[repressione]] dell'[[antifascismo]] e di ogni forma di dissenso. Uno degli episodi più tragici e violenti fu la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage di Torino]] del dicembre [[1922]].
Ai primordi del regime [[fascista]], il [[31 dicembre]] [[1922]], Benito Mussolini sciolse alcuni corpi militari con funzioni di [[polizia]] e li fece assorbire dall'Arma dei Reali Carabinieri. Nell'ambito della stessa manovra, venne creata la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Furono questi due corpi, coadiuvati direttamente o indirettamente dagli squadristi, ad operarsi nella [[violenta]] [[repressione]] dell'[[antifascismo]] e di ogni forma di dissenso. Uno degli episodi più tragici e violenti fu la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage di Torino]] del dicembre [[1922]].


Alcuni militari furono rimossi dalle loro cricche perché Mussolini non si fidava di loro. Tra questi Guido Jurgens, capitano dei carabinieri, Federico Fusco (vedi la [[difesa di Parma del 1922]]), prefetto di Parma, Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza. Mussolini non poteva fidarsi appieno dell'[[esercito]], visto che diversi soldati si erano schierati al fianco dell'ala anarco-bolscevico-sovversiva degli Arditi di Trieste, che poi confluiranno negli [[Arditi del Popolo]] insieme ai legionari dell'[[Impresa di Fiume]] e ai [[Rivolta dei Bersaglieri (1920)|bersaglieri di Ancona]]. A infastidire il duce [[fascista]] era stata anche la familiarizzazione fra soldati e rivoltosi nella [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma del 1922]]. Né il duce poteva fidarsi delle associazioni di reduci e dei loro legami con settori militari, in cui vi erano personalità monarchiche [[antifasciste]], incluso Pietro Badoglio <ref>[https://web.archive.org/web/20080509062153/http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza4a.htm ''Sud, la Resistenza dimenticata''], di Mario Avagliano</ref>.
Alcuni [[militari]] furono rimossi dalle loro cricche perché Mussolini non si fidava di loro. Tra questi Guido Jurgens, capitano dei carabinieri, Federico Fusco (vedi la [[difesa di Parma del 1922]]), prefetto di Parma, Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza. Mussolini non poteva fidarsi appieno dell'[[esercito]], visto che diversi soldati si erano schierati al fianco dell'ala anarco-bolscevico-sovversiva degli Arditi di Trieste, che poi confluiranno negli [[Arditi del Popolo]] insieme ai legionari dell'[[Impresa di Fiume]] e ai [[Rivolta dei Bersaglieri (1920)|bersaglieri di Ancona]]. A infastidire il duce [[fascista]] era stata anche la familiarizzazione fra soldati e rivoltosi nella [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma del 1922]]. Né il duce poteva fidarsi delle associazioni di reduci e dei loro legami con settori [[militari]], in cui vi erano personalità monarchiche [[antifasciste]], incluso Pietro Badoglio <ref>[https://web.archive.org/web/20080509062153/http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza4a.htm ''Sud, la Resistenza dimenticata''], di Mario Avagliano</ref>.


Renzo De Felice testimonia quanto Mussolini riuscì a rendere efficace quanto aveva programmato:
Renzo De Felice testimonia quanto Mussolini riuscì a rendere efficace quanto aveva programmato:
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Inoltre, sempre durante il [[fascismo]], il corpo di [[polizia]] annovererà al suo interno le più tristemente note bande di torturatori (che agivano nelle cosiddette "ville tristi"), affiliate alla pubblica sicurezza: dalla banda Koch, il cui capo fu eliminato dai carabinieri, alla banda Collotti, alla banda Carità, ai torturatori della Casa dello Studente di Genova, al tristemente noto prefetto genovese Carlo Emanuele Basile (autore di "editti" di deportazione di operai e tecnici in [[Germania]]).
Inoltre, sempre durante il [[fascismo]], il corpo di [[polizia]] annovererà al suo interno le più tristemente note bande di torturatori (che agivano nelle cosiddette "ville tristi"), affiliate alla pubblica sicurezza: dalla banda Koch, il cui capo fu eliminato dai carabinieri, alla banda Collotti, alla banda Carità, ai torturatori della Casa dello Studente di Genova, al tristemente noto prefetto genovese Carlo Emanuele Basile (autore di "editti" di deportazione di operai e tecnici in [[Germania]]).
[[File:Pinelli.jpg|thumb|100px|left|[[Giuseppe Pinelli]], anarchico defenestrato dalla [[polizia]] il [[12 dicembre]] [[1969]].]]


=== Dopo la caduta del fascismo ===
=== Dopo la caduta del fascismo ===
{{vedi|Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri}}
{{vedi|Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri}}
{{Vedi|L'insurrezione antimilitarista del "non si parte!"}}
{{Vedi|L'insurrezione antimilitarista del "Non si parte!"}}
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
{{vedi|Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità}}
{{vedi|Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità}}
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I partecipanti al movimento [[NO TAV]] hanno dovuto far i conti con la [[violenza]] delle forze dell'ordine in diverse occasioni, ma non solo a loro è toccato tastare con mano la brutalità istituzionale: molti lavoratori e studenti scesi in piazza per manifestare contro la crisi hanno dovuto subire violenti pestaggi e cariche inusitate <ref>[http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Sardegna-La-protesta-dei-pastori/6100 ''Sardegna - La protesta dei pastori'']</ref> <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=NUu3CKzzzyI ''Roma, cariche contro studenti: vietato manifestare'']</ref> <ref>[http://archive.is/3Pxy1 ''Genova: polizia carica corteo operai Fincanieri'']</ref>.
I partecipanti al movimento [[NO TAV]] hanno dovuto far i conti con la [[violenza]] delle forze dell'ordine in diverse occasioni, ma non solo a loro è toccato tastare con mano la brutalità istituzionale: molti lavoratori e studenti scesi in piazza per manifestare contro la crisi hanno dovuto subire violenti pestaggi e cariche inusitate <ref>[http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Sardegna-La-protesta-dei-pastori/6100 ''Sardegna - La protesta dei pastori'']</ref> <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=NUu3CKzzzyI ''Roma, cariche contro studenti: vietato manifestare'']</ref> <ref>[http://archive.is/3Pxy1 ''Genova: polizia carica corteo operai Fincanieri'']</ref>.


Tra il [[2003]] e il [[2009]] sono saliti alla ribalta della cronaca diversi casi di omicidio compiuti dalle forze di [[polizia]] <ref>Altri casi, che però non hanno adeguatamente ricevuto l'interesse dei [[media]], hanno riguardato [http://archive.is/0P2kz Domenico Palumbo] e [https://archive.ph/Xpkd8 Marco De Santis].</ref>:
Tra il [[2003]] e il [[2009]] sono saliti alla ribalta della cronaca diversi casi di omicidio compiuti dalle forze di [[polizia]] <ref>Altri casi, che però non hanno adeguatamente ricevuto l'interesse dei [[media]], hanno riguardato [http://archive.is/0P2kz Domenico Palumbo] e [https://archive.is/Xpkd8 Marco De Santis].</ref>:
*[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Marcello Lonzi], ucciso nel carcere di Livorno l'[[11 luglio]] [[2003]]
*[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Marcello Lonzi], ucciso nel [[carcere]] di Livorno l'[[11 luglio]] [[2003]];
*[[Federico Aldrovandi]], assassinato il [[25 settembre]] [[2005]]
*[[Federico Aldrovandi]], assassinato il [[25 settembre]] [[2005]];
*[https://ristretti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=36809:giustizia-riccardo-rasman-pestato-a-morte-per-due-petardi Riccardo Rasman], pestato a morte a Trieste il [[27 ottobre]] [[2006]]
*[https://ristretti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=36809:giustizia-riccardo-rasman-pestato-a-morte-per-due-petardi Riccardo Rasman], pestato a morte a Trieste il [[27 ottobre]] [[2006]];
*[http://veritaperaldo.noblogs.org/ Aldo Bianzino], trovato morto nel [[carcere]] di Perugia il [[14 ottobre]] [[2007]]
*[http://veritaperaldo.noblogs.org/ Aldo Bianzino], trovato morto nel [[carcere]] di Perugia il [[14 ottobre]] [[2007]];
*[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html Gabriele Sandri], ucciso da un "colpo accidentale" l'[[11 novembre]] [[2007]]
*[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html Gabriele Sandri], ucciso da un "colpo accidentale" l'[[11 novembre]] [[2007]];
*[http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/240544_caso_uva_manconi_choc_uva_violentato_in_caserma/ Giuseppe Uva], violentato e ucciso in caserma il [[14 giugno]] del [[2008]]
*[http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/240544_caso_uva_manconi_choc_uva_violentato_in_caserma/ Giuseppe Uva], violentato e ucciso in caserma il [[14 giugno]] del [[2008]];
*[http://perstefanocucchi.blogspot.com/ Stefano Cucchi], ucciso durante la custodia cautelare il [[22 ottobre]] [[2009]]
*[http://perstefanocucchi.blogspot.com/ Stefano Cucchi], ucciso durante la custodia cautelare il [[22 ottobre]] [[2009]].


==Fuori dall'Italia: episodi di violenza legati a questione politiche==
==Fuori dall'Italia: episodi di violenza legati a questione politiche==
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*dicembre [[2010]] - inizio [[2011]] - Nordafrica, Medio Oriente, Vicino Oriente: la Primavera Araba, ovvero una serie di proteste ed agitazioni coinvolgenti vari pesi ([[Algeria]], [[Bahrein]], [[Egitto]], [[Gibuti]], [[Giordania]], [[Iraq]], [[Libia]], [[Siria]], [[Tunisia]], [[Yemen]]), comporta circa 140.000 morti, causati dagli scontri tra manifestanti e forze di [[polizia]] locali (incidenti minori avvengono in [[Arabia Saudita]], [[Kuwait]], [[Marocco]], [[Mauritania]], [[Oman]], [[Somalia]] e [[Sudan]]).
*dicembre [[2010]] - inizio [[2011]] - Nordafrica, Medio Oriente, Vicino Oriente: la Primavera Araba, ovvero una serie di proteste ed agitazioni coinvolgenti vari pesi ([[Algeria]], [[Bahrein]], [[Egitto]], [[Gibuti]], [[Giordania]], [[Iraq]], [[Libia]], [[Siria]], [[Tunisia]], [[Yemen]]), comporta circa 140.000 morti, causati dagli scontri tra manifestanti e forze di [[polizia]] locali (incidenti minori avvengono in [[Arabia Saudita]], [[Kuwait]], [[Marocco]], [[Mauritania]], [[Oman]], [[Somalia]] e [[Sudan]]).
*[[24 agosto|24]]-[[25 agosto]] [[2011]] - [[Cile]]: a Macul muore durante gli scontri con la [[polizia]] il quattordicenne Manuel Gutiérrez Reinoso. A La Pincoya viene ucciso dalle forze dell'ordine il diciottenne Mario Parraguez Pinto. In tutto il [[Cile]] erano stati proclamati due giorni di [[sciopero generale]].
*[[24 agosto|24]]-[[25 agosto]] [[2011]] - [[Cile]]: a Macul muore durante gli scontri con la [[polizia]] il quattordicenne Manuel Gutiérrez Reinoso. A La Pincoya viene ucciso dalle forze dell'ordine il diciottenne Mario Parraguez Pinto. In tutto il [[Cile]] erano stati proclamati due giorni di [[sciopero generale]].
*[[25 gennaio]] [[2016]] - [[Egitto]]: nel giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, viene rapito a Il Cairo Giulio Regeni, dottorando italiano dell'Università di Cambridge; il suo corpo, torturato, è ritrovato senza vita il [[3 febbraio]] successivo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani.


==Note==
==Note==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Violenza]]
*[[Polizia]]
*[[Militarismo]]
*[[Militarismo]]


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