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Nella capitale uruguayana collabora alla rivista «[[Studi Sociali]]» (Montevideo-Bienos Aires, 40 numeri dal [[16 marzo]] [[1930]] al [[15 maggio]] [[1935]]) diretta da [[Luigi Fabbri|Luigi]] e [[Luce Fabbri]]. In seguito, a partire dal [[1930]], si indirizza verso il [[socialismo]] riformista di natura libertaria. | Nella capitale uruguayana collabora alla rivista «[[Studi Sociali]]» (Montevideo-Bienos Aires, 40 numeri dal [[16 marzo]] [[1930]] al [[15 maggio]] [[1935]]) diretta da [[Luigi Fabbri|Luigi]] e [[Luce Fabbri]]. In seguito, a partire dal [[1930]], si indirizza verso il [[socialismo]] riformista di natura libertaria. | ||
Durante la seconda guerra mondiale diviene presidente del Comitato di Montevideo dell'associazione Italia Libera e organizza molte manifestazioni contro il [[Nazismo|nazi]]-[[fascismo]]. Dopo la guerra, Gobbi permane nella sua residenza in Uruguay, dove apre una libreria e fonda la casa editrice Libreria Italiana. Depressosi a causa della grave crisi economica che colpisce l'[[Uruguay]] negli | Durante la seconda guerra mondiale diviene presidente del Comitato di Montevideo dell'associazione Italia Libera e organizza molte manifestazioni contro il [[Nazismo|nazi]]-[[fascismo]]. Dopo la guerra, Gobbi permane nella sua residenza in Uruguay, dove apre una libreria e fonda la casa editrice Libreria Italiana. Depressosi a causa della grave crisi economica che colpisce l'[[Uruguay]] negli anni '60, Torquato Gobbi si suicida nel maggio del [[1963]]. | ||
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