Theodore Kaczynski: differenze tra le versioni

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Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [https://web.archive.org/web/20100331234033/https://www.insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf ''Future Primitive''], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti:
Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [https://web.archive.org/web/20100331234033/https://www.insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf ''Future Primitive''], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti:
: «Egli (Zerzan) è ancora riuscito a trascurare nei libri tutto ciò che potrebbe contraddire la sua teoria. Poichè Zerzan è ben documentato sulle società dei cacciatori-raccoglitori, e come gli aborigeni australiani sono tra i più noti cacciatori-raccoglitori, non posso credere che non si sia mai imbattuto in un racconto di un abuso inflitto alle donne dagli australiani. Eppure non ha mai accennato a tali relazioni, neppure per confutarle. Non dobbiamo presumere che ci sia disonestà cosciente in Zerzan. Come [[Nietzsche]] ha detto: "''La bugia più comune è quella che si fa a se stessi, mentire agli altri è l'eccezione''". In altre parole, si inganna se stessi prima di ingananre gli altri. Un elemento importante da tenere in considerazione qui è ben noto ai propagandisti di professione: le persone tendono a dimenticare - non vedono o dimenticano - le informazioni che trovano imbarazzanti.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, edizioni Xenia, p. 154.)
: «Egli (Zerzan) è ancora riuscito a trascurare nei libri tutto ciò che potrebbe contraddire la sua teoria. Poichè Zerzan è ben documentato sulle società dei cacciatori-raccoglitori, e come gli aborigeni australiani sono tra i più noti cacciatori-raccoglitori, non posso credere che non si sia mai imbattuto in un racconto di un abuso inflitto alle donne dagli australiani. Eppure non ha mai accennato a tali relazioni, neppure per confutarle. Non dobbiamo presumere che ci sia disonestà cosciente in Zerzan. Come [[Nietzsche]] ha detto: "''La bugia più comune è quella che si fa a stessi, mentire agli altri è l'eccezione''". In altre parole, si inganna stessi prima di ingananre gli altri. Un elemento importante da tenere in considerazione qui è ben noto ai propagandisti di professione: le persone tendono a dimenticare - non vedono o dimenticano - le informazioni che trovano imbarazzanti.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, edizioni Xenia, p. 154.)


L'ambientalista statunitense [[Kevin Kelly]], nel suo saggio sulla ''Quello che vuole la tecnologia'' (2010), dedica un intero capitolo (intitolato ''Unabomber aveva ragione'') all'analisi del pensiero dell'UnaBomber, approvando la sua analisi sulla [[tecnologia]], chiamata da Kelly col termine ''technium'', e sostenendo che essa era abbastanza in sintonia con il proprio punto di vista. L'ambientalista americano ritiene che la tecnologia sia un sistema unificato «in cui ogni elemento dipende da tutti gli altri. Non è possibile eliminare le parti “cattive” e conservare solo quelle “buone”», anche se però ciò lo porta a conclusioni diverse di quelle di Kaczynski: Kelly infatti sostiene che l'adesione al ''technium'' sia «una scelta volontaria, e non una dipendenza né una stregoneria».
L'ambientalista statunitense [[Kevin Kelly]], nel suo saggio sulla ''Quello che vuole la tecnologia'' (2010), dedica un intero capitolo (intitolato ''Unabomber aveva ragione'') all'analisi del pensiero dell'UnaBomber, approvando la sua analisi sulla [[tecnologia]], chiamata da Kelly col termine ''technium'', e sostenendo che essa era abbastanza in sintonia con il proprio punto di vista. L'ambientalista americano ritiene che la tecnologia sia un sistema unificato «in cui ogni elemento dipende da tutti gli altri. Non è possibile eliminare le parti “cattive” e conservare solo quelle “buone”», anche se però ciò lo porta a conclusioni diverse di quelle di Kaczynski: Kelly infatti sostiene che l'adesione al ''technium'' sia «una scelta volontaria, e non una dipendenza né una stregoneria».
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