Tecniche di neocolonialismo: differenze tra le versioni

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== Come gli aiuti umanitari impoveriscono l'Africa ==
== Come gli aiuti umanitari impoveriscono l'Africa ==


La tecnica del «'''colonialismo informale'''» non è nuova. Essa è stata spesso utilizzata, durante l'era coloniale, in Egitto e in Tunisia. Il ''bey'' di Tunisi <ref name="due">Il Bey era il Prefetto rappresentante l'Impero Ottomano a Tunisi (Tunisia).</ref> aveva spesso preso del denaro in prestito per rafforzare il suo esercito e ridurre i suoi legami con la Turchia <ref name="tuechia"> È bene sottolineare che a partire dal settecento l'impero turco era in avanzato stato di disgregazione, quindi spessissimo il bey tendeva a privileggiare rapporti, anche di sottomissione, con gli stati occidentali, soprattutto la Francia in quanto massima potenza mediterranea oppure, non potendosi appellare a qualche potenza protettrice, tendevano a non ostacolare piani di ingerenza nella speranza di minimizzare i rapporti di forza in campo (Nota del Collettivo anarcopedia).</ref>. Una gran parte della somma presa in prestito corrispondeva ad obbligazioni detenute da francesi, che richiesero e ricevettero l'aiuto del Quai d'Orsay     <ref name="tre">Il Quai d'Orsay è una sponda sulla riva sinistra della Senna nel VII arrondissement di Parigi, dove si trova il Ministero degli Esteri francese. Comunemente il Quai d'Orsay indica quindi Il Ministero degli Esteri</ref>.
La tecnica del «'''colonialismo informale'''» non è nuova. Essa è stata spesso utilizzata, durante l'era coloniale, in Egitto e in Tunisia. Il ''bey'' di Tunisi <ref name="due">Il Bey era il Prefetto rappresentante l'Impero Ottomano a Tunisi (Tunisia).</ref> aveva spesso preso del denaro in prestito per rafforzare il suo esercito e ridurre i suoi legami con la Turchia <ref name="tuechia"> È bene sottolineare che a partire dal settecento l'impero turco era in avanzato stato di disgregazione, quindi spessissimo il bey tendeva a privileggiare rapporti, anche di sottomissione, con gli stati occidentali, soprattutto la Francia in quanto massima potenza mediterranea oppure, non potendosi appellare a qualche potenza protettrice, tendevano a non ostacolare piani di ingerenza nella speranza di minimizzare i rapporti di forza in campo (Nota del Collettivo anarcopedia).</ref>. Una gran parte della somma presa in prestito corrispondeva ad obbligazioni detenute da francesi, che richiesero e ricevettero l'aiuto del Quai d'Orsay <ref name="tre">Il Quai d'Orsay è una sponda sulla riva sinistra della Senna nel VII arrondissement di Parigi, dove si trova il Ministero degli Esteri francese. Comunemente il Quai d'Orsay indica quindi Il Ministero degli Esteri</ref>.


La gestione del bey doveva essere sottoposta ad una supervisione, tecnica approvata dalla Francia e dall'Inghilterra e poi prorogata dal Fondo Monetario Internazionale.  
La gestione del bey doveva essere sottoposta ad una supervisione, tecnica approvata dalla Francia e dall'Inghilterra e poi prorogata dal Fondo Monetario Internazionale.  
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