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[[File:Freedom3.jpg|miniatura|200px|Prima pagina del primo numero di ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]''.]] | [[File:Freedom3.jpg|miniatura|200px|Prima pagina del primo numero di ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]''.]] | ||
La conquista della Lega socialista fu solo una fra le tante manifestazioni del generale intensificarsi dell'attività anarchica nella seconda parte del decennio [[1880]]-[[1990]]. Particolarmente significativa fu l'apparizione di due giornali - ''[[The Anarchist]]'' e ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' - espressioni di tendenze molto diverse. ''[[The Anarchist]]'' cominciò ad uscire nel [[1885]] sotto la direzione di [[Henry Seymour]], discepolo dell'[[anarco-individualismo|individualista]] americano [[Benjamin Tucker]] e fondatore dello [[English Anarchist Circle]], un piccolo gruppo di neoproudhoniani che consideravano il possesso individuale essenziale alla [[libertà]] e vedevano in un razionale sistema di scambio la chiave | La conquista della Lega socialista fu solo una fra le tante manifestazioni del generale intensificarsi dell'attività anarchica nella seconda parte del decennio [[1880]]-[[1990]]. Particolarmente significativa fu l'apparizione di due giornali - ''[[The Anarchist]]'' e ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' - espressioni di tendenze molto diverse. ''[[The Anarchist]]'' cominciò ad uscire nel [[1885]] sotto la direzione di [[Henry Seymour]], discepolo dell'[[anarco-individualismo|individualista]] americano [[Benjamin Tucker]] e fondatore dello [[English Anarchist Circle]], un piccolo gruppo di neoproudhoniani che consideravano il possesso individuale essenziale alla [[libertà]] e vedevano in un razionale sistema di scambio la chiave | ||
della liberazione sociale. [[Henry Seymour|Seymour]] aveva però interessi molto vasti - era, tra l'altro, un fervido assertore della paternità baconiana dei drammi di Shakespeare - e non solo pubblicò sotto forma di opuscolo quella che fu per molti anni l'unica traduzione da [[Bakunin]] apparsa in [[Inghilterra]] (il saggio frammentario ''[[Dio e lo Stato]]''), ma anche accolse fra i collaboratori di ''[[The Anarchist]]'' scrittori d'opinioni | della liberazione sociale. [[Henry Seymour|Seymour]] aveva però interessi molto vasti - era, tra l'altro, un fervido assertore della paternità baconiana dei drammi di Shakespeare - e non solo pubblicò sotto forma di opuscolo quella che fu per molti anni l'unica traduzione da [[Bakunin]] apparsa in [[Inghilterra]] (il saggio frammentario ''[[Dio e lo Stato]]''), ma anche accolse fra i collaboratori di ''[[The Anarchist]]'' scrittori d'opinioni così | ||
diverse come [[George Bernard Shaw]] ed [[Élisée Reclus]]. Per un breve periodo, nel [[1886]], [[Henry Seymour|Seymour]] offrì ospitalità nelle colonne del suo giornale a [[Kropotkin]] e ai suoi discepoli, | diverse come [[George Bernard Shaw]] ed [[Élisée Reclus]]. Per un breve periodo, nel [[1886]], [[Henry Seymour|Seymour]] offrì ospitalità nelle colonne del suo giornale a [[Kropotkin]] e ai suoi discepoli, | ||
ma la divergenza fra [[individualismo anarchico]] e [[comunismo anarchico]] era troppo profonda perché la collaborazione potesse durare per più di un numero. ''[[The Anarchist]]'' cessò le pubblicazioni nel [[1888]], ma la tendenza [[anarco-individualista]] continuò vigorosa fin nel decennio successivo. Nel [[1889]] lo stesso [[Henry Seymour|Seymour]] fece uscire alcuni numeri di un nuovo giornale, ''[[Revolutionary Review]]'', e dal [[1890]] al [[1892]] [[Albert Tarn]] difese le posizioni [[anarco-individualismo|individualistiche]] in ''[[Herald of Anarchy]]''. Ma nel [[movimento anarchico]] era dominante allora la tendenza al [[comunismo libertario]] e questa trovò espressione soprattutto in ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'', fondato nel [[1886]] dal gruppo raccolto intorno a [[Pëtr Kropotkin]], per il quale cominciò appunto in quell'anno il suo lungo soggiorno in [[Inghilterra]]. Il [[Freedom Group]] era un piccolo circolo di propagandisti in tutto fedele alle tradizioni anarchiche classiche; dedito alla propaganda scritta ed orale, non nutriva alcuna ambizione di trasformarsi in un movimento di massa, benché mantenesse contatti con vari gruppi anarchici che cominciavano a formarsi a Londra e nel nord. [[Kropotkin]] era il mentore intellettuale del gruppo; intorno a lui si raccolsero parecchi espatriati celebri, tra gli altri [[Francesco Saverio Merlino]] e alcuni vecchi compagni del tempo della sua attività a Mosca, in particolare [[Sergej Michajlovič Kravčinskij|Stepniak]] e [[Nikolaj Vasilievič Čajkovskij]]. Inglesi erano però i membri più attivi e nessuno era più attivo di [[Charlotte Wilson]], una ragazza di Girton, dai capelli neri e dalla lingua tagliente, che portava abiti molto ricercati ed era andata a vivere in una minuscola casa al margine di Hampstead Heath piuttosto che accettare il denaro del fratello, agente di cambio. | ma la divergenza fra [[individualismo anarchico]] e [[comunismo anarchico]] era troppo profonda perché la collaborazione potesse durare per più di un numero. ''[[The Anarchist]]'' cessò le pubblicazioni nel [[1888]], ma la tendenza [[anarco-individualista]] continuò vigorosa fin nel decennio successivo. Nel [[1889]] lo stesso [[Henry Seymour|Seymour]] fece uscire alcuni numeri di un nuovo giornale, ''[[Revolutionary Review]]'', e dal [[1890]] al [[1892]] [[Albert Tarn]] difese le posizioni [[anarco-individualismo|individualistiche]] in ''[[Herald of Anarchy]]''. Ma nel [[movimento anarchico]] era dominante allora la tendenza al [[comunismo libertario]] e questa trovò espressione soprattutto in ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'', fondato nel [[1886]] dal gruppo raccolto intorno a [[Pëtr Kropotkin]], per il quale cominciò appunto in quell'anno il suo lungo soggiorno in [[Inghilterra]]. Il [[Freedom Group]] era un piccolo circolo di propagandisti in tutto fedele alle tradizioni anarchiche classiche; dedito alla propaganda scritta ed orale, non nutriva alcuna ambizione di trasformarsi in un movimento di massa, benché mantenesse contatti con vari gruppi anarchici che cominciavano a formarsi a Londra e nel nord. [[Kropotkin]] era il mentore intellettuale del gruppo; intorno a lui si raccolsero parecchi espatriati celebri, tra gli altri [[Francesco Saverio Merlino]] e alcuni vecchi compagni del tempo della sua attività a Mosca, in particolare [[Sergej Michajlovič Kravčinskij|Stepniak]] e [[Nikolaj Vasilievič Čajkovskij]]. Inglesi erano però i membri più attivi e nessuno era più attivo di [[Charlotte Wilson]], una ragazza di Girton, dai capelli neri e dalla lingua tagliente, che portava abiti molto ricercati ed era andata a vivere in una minuscola casa al margine di Hampstead Heath piuttosto che accettare il denaro del fratello, agente di cambio. | ||
[[Charlotte Wilson]] era stata membro attivo della Fabian Society e, dalla conversione nel [[1883]], ne fu l'unico e loquace membro anarchico. Divenne e rimase per un decennio la direttrice di ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'', che molto dovette alle sue capacità organizzative; [[Kropotkin]] fu l'ispiratore ideologico del giornale e continuò ad esserlo sino alla frattura con il [[Freedom Group]] a causa del suo appoggio agli Alleati nella Prima guerra mondiale. | [[Charlotte Wilson]] era stata membro attivo della Fabian Society e, dalla conversione nel [[1883]], ne fu l'unico e loquace membro anarchico. Divenne e rimase per un decennio la direttrice di ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'', che molto dovette alle sue capacità organizzative; [[Kropotkin]] fu l'ispiratore ideologico del giornale e continuò ad esserlo sino alla frattura con il [[Freedom Group]] a causa del suo appoggio agli Alleati nella Prima guerra mondiale. | ||
Per otto anni ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' e ''[[The Commonweal]]'' continuarono a propugnare l'[[anarchismo]] da punti di vista leggermente diversi. ''[[Freedom]]'' rappresentava gli intellettuali del movimento, ''[[The Commonweal]]'' gli attivisti plebei. Ma dopo che la sua direzione fu tolta a [[William Morris|Morris]] ''[[The Commonweal]]'' calò rapidamente di tono, fino a perdere qualsiasi significato | Per otto anni ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' e ''[[The Commonweal]]'' continuarono a propugnare l'[[anarchismo]] da punti di vista leggermente diversi. ''[[Freedom]]'' rappresentava gli intellettuali del movimento, ''[[The Commonweal]]'' gli attivisti plebei. Ma dopo che la sua direzione fu tolta a [[William Morris|Morris]] ''[[The Commonweal]]'' calò rapidamente di tono, fino a perdere qualsiasi significato così ideologico come letterario. La stessa Lega socialista si ridusse a un piccolo nucleo di fervidi militanti, il cui terrorismo - puramente verbale - espose il giornale alle persecuzioni del governo, sinché nel [[1894]] multe e mancanza di lettori posero fine alla sua esistenza. Infine, nel [[1895]], i superstiti della Lega socialista si unirono al [[Freedom Group]] e ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' divenne l'organo di un [[movimento anarchico]] unificato, numericamente esiguo ma pieno di fervore. | ||
Gli anni immediatamente precedenti il [[1890]] e il decennio successivo videro l'apogeo dell'[[anarchismo]] inglese; in quegli anni le dottrine anarchiche si diffusero in molte direzioni e influenzarono un settore abbastanza importante | Gli anni immediatamente precedenti il [[1890]] e il decennio successivo videro l'apogeo dell'[[anarchismo]] inglese; in quegli anni le dottrine anarchiche si diffusero in molte direzioni e influenzarono un settore abbastanza importante | ||
del movimento [[socialista]], numericamente ancora esiguo. Ricordando quei giorni lo storico fabiano Edward Pease, che non aveva certo alcun motivo di esagerare l'influenza anarchica, osservava: | del movimento [[socialista]], numericamente ancora esiguo. Ricordando quei giorni lo storico fabiano Edward Pease, che non aveva certo alcun motivo di esagerare l'influenza anarchica, osservava: | ||
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[[File:Arbeter_Fraint.jpg|miniatura|300px|Testata di ''[[Der Arbeter Fraint]]''.]] | [[File:Arbeter_Fraint.jpg|miniatura|300px|Testata di ''[[Der Arbeter Fraint]]''.]] | ||
Due gruppi fra i quali l'[[anarchia]] trovò molti seguaci furono gli immigrati ebrei dell'East End di Londra e i letterati ed artisti ribelli dell'ultimo decennio del secolo. Gli immigrati ebrei erano per lo più operai e manovali occupati - spesso con orari pesantissimi e bassi salari - in varie branche dell'industria tessile. Bruciavano di comprensibile risentimento al pensiero di essere fuggiti dalla tirannia politica e dai program di cui erano vittime sotto gli zar | Due gruppi fra i quali l'[[anarchia]] trovò molti seguaci furono gli immigrati ebrei dell'East End di Londra e i letterati ed artisti ribelli dell'ultimo decennio del secolo. Gli immigrati ebrei erano per lo più operai e manovali occupati - spesso con orari pesantissimi e bassi salari - in varie branche dell'industria tessile. Bruciavano di comprensibile risentimento al pensiero di essere fuggiti dalla tirannia politica e dai program di cui erano vittime sotto gli zar | ||
solo per venire a farsi sfrattare da uomini della loro stessa razza e religione nella libera [[Inghilterra]] e per trent'anni, dal [[1885]] circa al [[1914]], fornirono al [[movimento anarchico]] più reclute che tutto il resto della popolazione britannica. A Londra gli anarchici ebrei si raccoglievano intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'', un giornale yiddish che cominciò ad uscire nel [[1885]] per dare espressione letteraria ai diversi punti di vista [[socialisti]] discussi | solo per venire a farsi sfrattare da uomini della loro stessa razza e religione nella libera [[Inghilterra]] e per trent'anni, dal [[1885]] circa al [[1914]], fornirono al [[movimento anarchico]] più reclute che tutto il resto della popolazione britannica. A Londra gli anarchici ebrei si raccoglievano intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'', un giornale yiddish che cominciò ad uscire nel [[1885]] per dare espressione letteraria ai diversi punti di vista [[socialisti]] discussi così loquacemente, una settimana dopo l'altra, all'Intemational Club di Berners Street, a Whitechapel. Nel [[1891]], in gran parte a causa dell'espulsione degli anarchici dalla [[II Internazionale]], il Club di Berners Street fu diviso da gravi dissensi politici, dai quali gli anarchici emersero trionfanti, padroni del club di ''[[Der Arbeter Fraint]]''. Il periodo più attivo del [[movimento anarchico]] ebraico a Londra cominciò con l'arrivo di [[Rudolf Rocker]] in [[Inghilterra]] nel gennaio [[1895]]. [[Rudolf Rocker|Rocker]], di mestiere rilegatore di libri, era un tedesco di purissima razza; non parlava lo yiddish e non aveva mai conosciuto ebrei fino, al suo arrivo | ||
a Parigi, come profugo politico, nel [[1893]], quando gli furono presentati gli anarchici dei ghetti polacchi di quella città. Giunto a Londra, prese immediatamente contatto con il grappo ebraico di Whitechapel, imparò l'inglese e nel | a Parigi, come profugo politico, nel [[1893]], quando gli furono presentati gli anarchici dei ghetti polacchi di quella città. Giunto a Londra, prese immediatamente contatto con il grappo ebraico di Whitechapel, imparò l'inglese e nel | ||
[[1896]] cominciò a scrivere per ''[[Der Arbeter Fraint]]''. Due anni dopo si recò a Liverpool, dove collaborò alla direzione di un piccolo giornale, anche questo in lingua yiddish, intitolato ''[[Dos Freie Vort]]''. | [[1896]] cominciò a scrivere per ''[[Der Arbeter Fraint]]''. Due anni dopo si recò a Liverpool, dove collaborò alla direzione di un piccolo giornale, anche questo in lingua yiddish, intitolato ''[[Dos Freie Vort]]''. |