Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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critiche ottenendo il consenso dei congressisti: fu condannata l'involuzione della [[rivoluzione castrista]] ma si volle difendere l'isola dagli attacchi reazionari provenienti dall'esterno. Anche «[[L'Adunata dei Refrattari]]», storico giornale libertario statunitense, accusò gli anarchici cubani esuli in Florida di essere al servizio degli [[USA]], in quanto, pur riconoscendo gli eccessi di [[Fidel Castro]], bisognava difendere le posizioni [[anticapitalismo|anticapitaliste]] e [[antimperialismo|antimperialiste]] del governo castrista.
critiche ottenendo il consenso dei congressisti: fu condannata l'involuzione della [[rivoluzione castrista]] ma si volle difendere l'isola dagli attacchi reazionari provenienti dall'esterno. Anche «[[L'Adunata dei Refrattari]]», storico giornale libertario statunitense, accusò gli anarchici cubani esuli in Florida di essere al servizio degli [[USA]], in quanto, pur riconoscendo gli eccessi di [[Fidel Castro]], bisognava difendere le posizioni [[anticapitalismo|anticapitaliste]] e [[antimperialismo|antimperialiste]] del governo castrista.


Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [ .. alla baia dei Porci .. ] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana ]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità  Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  
Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [ ... alla baia dei Porci ... ] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana ]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità  Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  


Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività , anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività  intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.
Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività , anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività  intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.
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