Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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=== Immediato periodo post-revoluzionario (1960-1961) ===
=== Immediato periodo post-revoluzionario (1960-1961) ===
[[File:CheHigh.jpg|thumb|150 px|right|Ernesto "[[Che]]" Guevara, guerrigliero argentino protagonista della rivoluzione cubana, fu responsabile della repressione di alcuni movimenti sindacalisti non allineati con il castrismo]]
[[File:CheHigh.jpg|thumb|150 px|right|Ernesto "[[Che]]" Guevara, guerrigliero argentino protagonista della rivoluzione cubana, fu responsabile della repressione di alcuni movimenti sindacalisti non allineati con il castrismo]]
Dopo la vittoria dei rivoluzionari, [[Fidel Castro]] espulse molti anarco-sindacalisti della ''Confederación de Trabajadores de Cuba''. A causa di questo, e per il sospetto generale verso il [[governo]], il Consiglio nazionale dell' ''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' pubblicò un manifesto di denuncia del castrismo. Il [[stampa anarchica|periodico]] «Solidaridad Gastronomica», esplicitando il suo scontento, accusò il [[governo]] di non essere veramente rivoluzionario. Nel mese di gennaio [[1960]], l'ALC, durante un'assemblea, nonostante la diffidenza verso Castro, chiese ugualmente sostegno in favore della [[rivoluzione cubana]] e contro i nemici reazionari della stessa. Il numero finale di «Solidaridad Gastronomica» commemorava la morte dell'anarchico spagnolo [[Buenaventura Durruti]] e conteneva un editoriale in cui si affermava che la "[[dittatura del proletariato]]" era impossibile da attuare, se non creando un regime liberticida.
Dopo la vittoria dei rivoluzionari, [[Fidel Castro]] espulse molti anarco-sindacalisti della ''Confederación de Trabajadores de Cuba''. A causa di questo, e per il sospetto generale verso il [[governo]], il Consiglio nazionale dell'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' pubblicò un manifesto di denuncia del castrismo. Il [[stampa anarchica|periodico]] «Solidaridad Gastronomica», esplicitando il suo scontento, accusò il [[governo]] di non essere veramente rivoluzionario. Nel mese di gennaio [[1960]], l'ALC, durante un'assemblea, nonostante la diffidenza verso Castro, chiese ugualmente sostegno in favore della [[rivoluzione cubana]] e contro i nemici reazionari della stessa. Il numero finale di «Solidaridad Gastronomica» commemorava la morte dell'anarchico spagnolo [[Buenaventura Durruti]] e conteneva un editoriale in cui si affermava che la "[[dittatura del proletariato]]" era impossibile da attuare, se non creando un regime liberticida.


Durante l'estate dello stesso anno, l'anarchico tedesco [[Augustyn Souchy]] fu invitato dal governo di [[Castro]] ad ispezionare il settore agricolo del paese. Non fu impressionato da quanto vide e lo dichiarò pubblicamente in un opuscolo intitolato ''Testimonianze sulla rivoluzione cubana'', in cui denunciava le similitudini tra il regime cubano e quello sovietico. Tre giorni dopo la partenza di Souchy, l'opuscolo fu sequestrato, anche se ciò non impedì ad una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] argentina di ripubblicarlo. All'incirca nello stesso periodo, l'ALC, allarmato dall'avvicinamento di Castro verso il [[marxismo-leninismo]], rilasciò una dichiarazione contro questa possibilità  firmandosi ''Grupo de Sindicalistas Libertarios'' al fine di prevenire un'eventuale reazione del governo. Nel documento dichiarò la sua opposizione al centralismo, all'[[autoritarismo]] e al [[militarismo]].  
Durante l'estate dello stesso anno, l'anarchico tedesco [[Augustyn Souchy]] fu invitato dal governo di [[Castro]] ad ispezionare il settore agricolo del paese. Non fu impressionato da quanto vide e lo dichiarò pubblicamente in un opuscolo intitolato ''Testimonianze sulla rivoluzione cubana'', in cui denunciava le similitudini tra il regime cubano e quello sovietico. Tre giorni dopo la partenza di Souchy, l'opuscolo fu sequestrato, anche se ciò non impedì ad una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] argentina di ripubblicarlo. All'incirca nello stesso periodo, l'ALC, allarmato dall'avvicinamento di Castro verso il [[marxismo-leninismo]], rilasciò una dichiarazione contro questa possibilità  firmandosi ''Grupo de Sindicalistas Libertarios'' al fine di prevenire un'eventuale reazione del governo. Nel documento dichiarò la sua opposizione al centralismo, all'[[autoritarismo]] e al [[militarismo]].  
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Subito dopo la presa del potere, diversi sindacalisti furono arrestati dai castristi, perchè come disse [[Che Guevara]] nell'ottobre 1960 «il destino dei sindacati è di scomparire»; lo stesso "[[Che]]", una volta varata la legge agraria 647, sostenne che «il Ministro del Lavoro può prendere il controllo di qualsiasi sindacato, dimettendo i funzionari e nominandone altri…» ([http://finimondo.org/node/194 Sam Dolgoff, ''The Cuban Revolution]'').  La stampa libertaria venne proibita nel [[1961]], e molti anarchici finirono in esilio, in [[carcere|galera]] (nei campi di rieducazione) o morirono. Fra questi, come riportato da Sam Dolgoff in ''The Cuban Revolution'', anche diversi compagni che diedero il loro contributo al successo della [[rivoluzione cubana]] combattendo nel [[Movimento 26 Luglio]].
Subito dopo la presa del potere, diversi sindacalisti furono arrestati dai castristi, perchè come disse [[Che Guevara]] nell'ottobre 1960 «il destino dei sindacati è di scomparire»; lo stesso "[[Che]]", una volta varata la legge agraria 647, sostenne che «il Ministro del Lavoro può prendere il controllo di qualsiasi sindacato, dimettendo i funzionari e nominandone altri…» ([http://finimondo.org/node/194 Sam Dolgoff, ''The Cuban Revolution]'').  La stampa libertaria venne proibita nel [[1961]], e molti anarchici finirono in esilio, in [[carcere|galera]] (nei campi di rieducazione) o morirono. Fra questi, come riportato da Sam Dolgoff in ''The Cuban Revolution'', anche diversi compagni che diedero il loro contributo al successo della [[rivoluzione cubana]] combattendo nel [[Movimento 26 Luglio]].


Altri anarchici ricorsero all'[[azione diretta]] clandestina, secondo [[Casto Moscú]], «un numero infinito de manifesti scritti denunciavano i falsi postulati della rivoluzione di Castro e chiamavano il popolo ad opporsi ad essa...». In seguito [[Manuel Gaona Sousa]], uno dei fondatori dell' ''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' e vecchio anarchico, iniziò a sostenere pubblicamente il [[governo]], bollando come “traditori” tutti coloro che si opponevano al [[governo]]; Moscú e un altro anarchico, [[Manuel González]], furono arrestati all'Avana. Dopo la liberazione, chiesero ospitalità  allo [[Stato]] messicano, che li accolse. In seguito dal [[Messico]] raggiunsero Miami, in Florida, dove si riunirono con altri anarchici cubani presenti in zona.
Altri anarchici ricorsero all'[[azione diretta]] clandestina, secondo [[Casto Moscú]], «un numero infinito de manifesti scritti denunciavano i falsi postulati della rivoluzione di Castro e chiamavano il popolo ad opporsi ad essa...». In seguito [[Manuel Gaona Sousa]], uno dei fondatori dell'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' e vecchio anarchico, iniziò a sostenere pubblicamente il [[governo]], bollando come “traditori” tutti coloro che si opponevano al [[governo]]; Moscú e un altro anarchico, [[Manuel González]], furono arrestati all'Avana. Dopo la liberazione, chiesero ospitalità  allo [[Stato]] messicano, che li accolse. In seguito dal [[Messico]] raggiunsero Miami, in Florida, dove si riunirono con altri anarchici cubani presenti in zona.


=== Dagli anni '60 alla fine del secolo ===
=== Dagli anni '60 alla fine del secolo ===
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