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== Analisi dal punto di vista anarchico == | == Analisi dal punto di vista anarchico == | ||
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Secondo [[Max Weber]] lo Stato possiede il «monopolio della violenza legittima». Dal punto di vista anarchico, lo Stato non è altro che la nuova forma con cui le classi dominanti si sono riorganizzate per gestire meglio il proprio '''Potere'''. Per l'anarchico russo [[Bakunin]]: | Secondo [[Max Weber]] lo Stato possiede il «monopolio della violenza legittima». Dal punto di vista anarchico, lo Stato non è altro che la nuova forma con cui le classi dominanti si sono riorganizzate per gestire meglio il proprio '''Potere'''. Per l'anarchico russo [[Bakunin]]: | ||
«...Uno Stato forte, degno di questo nome non può che avere un solido fondamento: la centralizzazione militare e burocratica. La differenza essenziale fra la monarchia e la repubblica più democratica consiste nel fatto che nella prima il mondo burocratico opprime e taglieggia il popolo per il maggior profitto dei privilegiati, delle classi proprietarie, e delle sue proprie tasche in nome del sovrano; nella repubblica opprimerà e spoglierà il popolo nella stessa maniera, a profitto delle medesime tasche e delle medesime classi, però in nome della volontà del popolo...» <ref>Bakunin, ''[[Stato e Anarchia]]'', p.35</ref> | «...Uno Stato forte, degno di questo nome non può che avere un solido fondamento: la centralizzazione militare e burocratica. La differenza essenziale fra la monarchia e la repubblica più democratica consiste nel fatto che nella prima il mondo burocratico opprime e taglieggia il popolo per il maggior profitto dei privilegiati, delle classi proprietarie, e delle sue proprie tasche in nome del sovrano; nella repubblica opprimerà e spoglierà il popolo nella stessa maniera, a profitto delle medesime tasche e delle medesime classi, però in nome della volontà del popolo...» <ref>Bakunin, ''[[Stato e Anarchia]]'', p.35</ref> | ||
Oggi come ieri, lo Stato controlla la popolazione non solo mediante i suoi specifici apparati repressivi (forze armate, amministrazioni, i tribunali e la [[polizia]]), ma anche attraverso una forte burocratizzazione del sistema (pseudo)democratico che comporta come conseguenza una serie di mali che affliggono la popolazione. Il popolo si illude che i suoi rappresentanti politici eletti in Parlamento curino gli interessi generali; lo Stato non solo permette tutto ciò ma anzi reprime le masse popolari, attraverso la violenza militare della [[Polizia]] e dell'[[esercito]], quando queste scendono in piazza rivendicando quelli che vengono ad essere i propri diritti e [[libertà]]. | Oggi come ieri, lo Stato controlla la popolazione non solo mediante i suoi specifici apparati repressivi (forze armate, amministrazioni, i tribunali e la [[polizia]]), ma anche attraverso una forte burocratizzazione del sistema (pseudo)democratico che comporta come conseguenza una serie di mali che affliggono la popolazione. Il popolo si illude che i suoi rappresentanti politici eletti in Parlamento curino gli interessi generali; lo Stato non solo permette tutto ciò ma anzi reprime le masse popolari, attraverso la violenza militare della [[Polizia]] e dell'[[esercito]], quando queste scendono in piazza rivendicando quelli che vengono ad essere i propri diritti e [[libertà]]. | ||